domenica 1 febbraio 2015

Dal tessile di Biella alla vaniglia del Madagascar

Faccia a Faccia

Daniele Sella  39 anni di Biella, dove ha abitato e lavorato fino al 2009.
Mi sono sposato con Olinda, malgascia, e abbiamo una figlia Anna.
Ho incontrato mia moglie durante un viaggio fatto in Madagascar nel 2007, quando lei gestiva una piccola “epicerie” a Sambava.
Adesso viviamo tutti a Maroantsetra, che confina con il parco nazionale di Masoala la più grande foresta primaria protetta del Madagascar e che dal 1998 fa parte del patrimonio mondiale.
Mi sono incontrato alcune volte con il biologo e ricercatore di rane Franco Andreone, che frequenta  Maroantsetra, perchè in quella zona vive la rana pomodoro e non è difficile imbattersi in alcuni esemplari anche per le vie della cittadina, una mattina addirittura  ho trovato una rana pomodoro nel cofano della mia macchina.

A Biella
Biella rappresenta uno dei più importanti centri  lanieri italiani. Ho lavorato parecchi anni nel settore tessile in una ditta di tessuti per arredamento e tapezzerie come responsabile del reparto accoppiatura. Fino a quando la ditta ha chiuso i battenti. Ho trovato ancora lavoro in altre due aziende, ma purtroppo è successa la stessa cosa, fino a quando la crisi economica del settore nel 2000 ha stroncato definitivamente la maggior parte delle aziende che operavano nel biellese. Purtroppo essendo stato parecchi anni nel settore, ho potuto constatare che molte di queste aziende che hanno chiuso con la plausibile scusa della crisi economica, avevano ancora tante commesse da completare, e altre aziende hanno cercato di delocalizzare quello che c’era ancora da delocalizzare, e spesso si sono viste delle banche sovvenzionare aziende in perdita. Questa purtroppo è l’Italia di oggi!

Nostalgia......
È logico che ho molta nostalgia dei luoghi natii, degli amici e degli anni passati nella mia città, ho nostalgia dei miei genitori, sono figlio unico,  le compagnie e le passioni, la baita in valdescola e del coro polifonico dove ho cantato per parecchi anni.

Ma il Madagascar
Ho avuto modo di visitare parecchi paesi del mondo per turismo, molti dell’Africa, parecchi del Sudamerica, quando nel 1998, ho fatto il mio primo viaggio in Madagascar, promisi a me stesso che ci sarei ritornato, mi colpi’ la semplicità della gente, insomma, fu uno dei pochi viaggi in cui mi sentii veramente a casa, ed infatti  tornai nel 2007, e da li é cominciata questa mia nuova avventura…



Il tuo lavoro.....
Ho un Cyber Café, a cui ho dato il nome di "Uadesca", come la valle del mio paese di origine, a cui sono profondamente legato.
La mia attività é iniziata ufficialmente l’otto gennaio del 2010, dopo aver passato alcuni mesi a vagliare altre possibilità di lavoro in altre città come Diego, Sambava  e Tamatave.
Ero con la mia futura moglie a cercare qualche attività senza avere la minima idea di cosa cercare. Arrivando a Maroantsetra avevo bisogno di comunicare via mail e mi resi subito conto che era impossibile, perchè non esisteva un punto internet
qualificato; da li’ l’idea di portarci quattro computer e aprire un Cyber Cafè….ma non sapevo ancora a quali difficoltà stavo andando incontro….

Adesso…..
Adesso vivo e lavoro a Maroantsetra con mia moglie e mia figlia,  che é una città molto particolare, é una città molto scomoda da raggiungere, forse una delle piu’ scomode di tutto il Madagascar; l’ho scelta perché ho pensato che in questa città ci sarebbero state molte opportunità; ma non è stato cosi’.

Come si vive…
Come dicevo Maroantsetra é una città particolare,  grazie al proprio isolamento, é una città dove i prezzi dei prodotti locali sono bassi, ma tutto il resto é  piu’ caro rispetto al resto dell’isola, non c’é un supermercato, non c’é un ospedale degno di questo nome…non c’é una vera banca; qui é sconsigliato ammalarsi; carne e pesce non mancano , ma è quasi impossibile trovare del formaggio, i legumi sono cari e se il mare é agitato scarseggiano; tutti i prodotti che  si devono conservare in frigo come burro o latticini sono rari e se li trovi sono carissimi.

Come sono gli abitanti….
La gente é molto festosa, quando c’é qualche artista che si esibisce vanno tutti allo stadio, le discoteche sono molto frequentate, nelle festività tutti si riversano a fare pic nic e la spiaggia diviene affollata di gente.
Il clima é caldo ed umido, piove molto; i mesi migliori sono in genere ottobre, novembre e dicembre, fino ad aprile se non ci sono cicloni, per il resto piove spesso.

Con la gente
Io ho legato subito con la gente del posto, non ci sono stati particolari problemi, ma essendo vazaha, l’equazione é spesso vazaha uguale soldi, quindi dobbiamo fregarlo. Sapendolo, ho raffreddato un po’ i rapporti con tutte le persone che non hanno ancora capito che lavoro a prezzi malgasci, e quindi per i clienti malgasci non c’é alcun problema.

È  un posto isolato
Come dicevo prima, Maroantsetra é una città abbastanza isolata : la strada verso Tamatave é molto dura e percorribile solo con un fuoristrada, ci si impiegano 2 giorni e mezzo, a volte ci si impiegano anche cinque giorni ; arrivare a Tamatave via mare é  pericoloso, non esiste una vera compagnia di navigazione, i battelli che fanno questo tragitto,  viaggiano stracarichi di merci e la linea di galleggiamento é spesso tanto bassa che si rischia di affondare.

Il trasferimento di tua moglie
Quando mia moglie, che abitava a Sambava, ha traslocato per venire a Maroantsetra, si imbarco’ in un  battello ad Antalaha ( io mi trovavo in Italia per sistemare le ultime cose  prima di trasferirmi); era previsto che avrebbero impiegato circa due giorni  per arrivare a Maroantsetra, ebbene è arrivata dopo 10 giorni. Dall’Italia non avendo notizie per tutto quel tempo,  non sapevo più cosa pensare, ero molto preoccupato. A causa del mare molto agitato, si erano fermati prima di passare capo Masoala, ed hanno atteso che le condizioni del tempo migliorassero; ma si erano fermati in un posto isolato dove non c’era la possibilità di comunicare.
Antalaha é la prima città a nord di Maroantsetra, non c’é una strada, bisogna andarci in battello  oppure attraversare a piedi la penisola di Masoala ed il relativo parco, uno dei piu’ belli e selvaggi di tutto il Madagascar.

Com’è Maroantsetra
Maroantsetra, visto il suo isolamento, apparentemente dovrebbe essere un posto tranquillo, beh non é cosi’, io abito in centro città e posso dire che c’é molto movimento, sopratutto nella buona stagione. Quando comincia la stagione dei prodotti agricoli, in particolare chiodi di garofano e vaniglia, c’é grande fermento. Molte persone arrivano dalla campagna per vendere la vaniglia e arrivano anche parecchi commercianti/collettori per acquistare i prodotti per l’esportazione.
Maroantsetra é il fulcro di tanti commerci essendo circondata da tanti villaggi agricoli.

Il tuo lavoro, i tuoi clienti
I  clienti di ‘Cybercafé Uadesca’ sono di vario genere : dalla guida  che vuole tenere i contatti con i turisti, al turista che ha bisogno di comunicare via mail o inviare foto, qualche ragazzo che entra in facebook, ragazze che mettono un annuncio nei siti matrimoniali per trovare l’anima gemella in Europa, studenti che fanno  qualche ricerca. Ho pure tanti videogiochi e tanti ragazzi  vengono a giocare, come pure ho attrezzato un piccolo bar con bibite e succhi di frutta freschi e naturali.
Molti dei miei clienti non sanno usare internet, molti altri non sanno scrivere in francese quindi occorre una persona sempre disponibile per aiutarli. Sia io che mia moglie, che collabora nella mia attività, siamo molto fieri del nostro lavoro, perchè riteniamo di dare un valido contributo alla comunità con il nostro servizio.

Ma in che lingua
A Maroantsetra, non si parla il malgascio ufficiale, ma la lingua betsimisaraka. Sono già in grado di capire un discorso, perchè ho appreso molti vocaboli, sto cercando di studiare per migliorare le mie capacità.


La vaniglia......
Qualche anno fa ho conosciuto un grossista di Catania, che avrebbe voluto inserire la vaniglia bourbon nella sua filiera.
 Trovandomi nella zona in cui viene prodotta la migliore vaniglia del Madagascar, ho tentato di ottenere la documentazione necessaria per poterla esportare.
Ho fatto il giro dei vari uffici da Maroantsetra a Tamatave e sono stato anche al Ministero dell’Agricoltura,  quando finalmente riesco a raccogliere tutta la documentazione necessaria, mi viene negata l’autorizzazione alla esportazione, perchè non possedevo un preparatore della vaniglia abilitato e nemmeno il locale idoneo allo stoccaggio della vaniglia. La mafia non è solo in Sicilia!!!


E allora cosa hai deciso…..
Pero’ non demordo, perchè il grossista con cui sono in contatto, intende importare grosse quantità, e quindi c’è da guadagnare. Conosco, nel mentre,  un preparatore di vaniglia di Maroantsetra, il quale ha anche la licenza di esportazione, pur non avendo i locali adatti allo stoccaggio, come erano stati richiesti a me. Pertanto ho spedito, e continuo a spedire la vaniglia al mio amico grossista a nome del preparatore di Maroantsetra.
  Dato che la qualità della vaniglia é ottima ed esiste in campo mondiale una richiesta, continuo la collaborazione con questo preparatore, riuscendo ad offrire la vaniglia Bourbon del Madagascar della migliore qualità ad un ottimo prezzo di mercato.
Approfitto di questa intervista per invitare il lettore a contattarmi per eventuali forniture di vaniglia all’ingrosso.

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di vaniglia, questi sono un prodotto piuttosto costoso.


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1 commento:

  1. ciao daniele sarei interessato alla vaniglia. scrivimi a questa email albavetti30@hotmail.it ciao

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