Faccia a Faccia
Daniele Sella 39 anni di Biella, dove ha abitato e lavorato
fino al 2009.
Mi
sono sposato con Olinda, malgascia, e abbiamo una figlia Anna.
Ho
incontrato mia moglie durante un viaggio fatto in Madagascar nel 2007, quando
lei gestiva una piccola “epicerie” a Sambava.
Adesso viviamo tutti a Maroantsetra, che
confina con il parco
nazionale di Masoala la più
grande foresta primaria protetta del Madagascar e che dal 1998 fa parte del
patrimonio mondiale.
Mi
sono incontrato alcune volte con il biologo e ricercatore di rane Franco
Andreone, che frequenta Maroantsetra, perchè
in quella zona vive la rana pomodoro e non è difficile imbattersi in alcuni
esemplari anche per le vie della cittadina, una mattina addirittura ho trovato una rana pomodoro nel cofano della
mia macchina.
A Biella
Biella
rappresenta uno dei più importanti centri
lanieri italiani. Ho lavorato parecchi anni nel settore tessile in una
ditta di tessuti per arredamento e tapezzerie come responsabile del reparto
accoppiatura. Fino a quando la ditta ha chiuso i battenti. Ho trovato ancora
lavoro in altre due aziende, ma purtroppo è successa la stessa cosa, fino a
quando la crisi economica del settore nel 2000 ha stroncato definitivamente la
maggior parte delle aziende che operavano nel biellese. Purtroppo essendo stato
parecchi anni nel settore, ho potuto constatare che molte di queste aziende che
hanno chiuso con la plausibile scusa della crisi economica, avevano ancora
tante commesse da completare, e altre aziende hanno cercato di delocalizzare
quello che c’era ancora da delocalizzare, e spesso si sono viste delle banche
sovvenzionare aziende in perdita. Questa purtroppo è l’Italia di oggi!
Nostalgia......
È
logico che ho molta nostalgia dei luoghi natii, degli amici e degli anni
passati nella mia città, ho nostalgia dei miei genitori, sono figlio
unico, le compagnie e le passioni, la
baita in valdescola e del coro polifonico dove ho cantato per parecchi anni.
Ma il Madagascar
Ho
avuto modo di visitare parecchi paesi del mondo per turismo, molti dell’Africa,
parecchi del Sudamerica, quando nel 1998, ho fatto il mio primo viaggio in
Madagascar, promisi a me stesso che ci sarei ritornato, mi colpi’ la semplicità
della gente, insomma, fu uno dei pochi viaggi in cui mi sentii veramente a
casa, ed infatti tornai nel 2007, e da
li é cominciata questa mia nuova avventura…
Il tuo lavoro.....
Ho
un Cyber Café, a cui ho dato il nome di "Uadesca", come la valle del
mio paese di origine, a cui sono profondamente legato.
La
mia attività é iniziata ufficialmente l’otto gennaio del 2010, dopo aver
passato alcuni mesi a vagliare altre possibilità di lavoro in altre città come
Diego, Sambava e Tamatave.
Ero
con la mia futura moglie a cercare qualche attività senza avere la minima idea
di cosa cercare. Arrivando a Maroantsetra avevo bisogno di comunicare via mail
e mi resi subito conto che era impossibile, perchè non esisteva un punto
internet
qualificato;
da li’ l’idea di portarci quattro computer e aprire un Cyber Cafè….ma non
sapevo ancora a quali difficoltà stavo andando incontro….
Adesso…..
Adesso
vivo e lavoro a Maroantsetra con mia moglie e mia figlia, che é una città molto particolare, é una
città molto scomoda da raggiungere, forse una delle piu’ scomode di tutto il
Madagascar; l’ho scelta perché ho pensato che in questa città ci sarebbero
state molte opportunità; ma non è stato cosi’.
Come si vive…
Come
dicevo Maroantsetra é una città particolare,
grazie al proprio isolamento, é una città dove i prezzi dei prodotti
locali sono bassi, ma tutto il resto é
piu’ caro rispetto al resto dell’isola, non c’é un supermercato, non c’é
un ospedale degno di questo nome…non c’é una vera banca; qui é sconsigliato
ammalarsi; carne e pesce non mancano , ma è quasi impossibile trovare del
formaggio, i legumi sono cari e se il mare é agitato scarseggiano; tutti i
prodotti che si devono conservare in
frigo come burro o latticini sono rari e se li trovi sono carissimi.
Come sono gli abitanti….
La
gente é molto festosa, quando c’é qualche artista che si esibisce vanno tutti
allo stadio, le discoteche sono molto frequentate, nelle festività tutti si
riversano a fare pic nic e la spiaggia diviene affollata di gente.
Il
clima é caldo ed umido, piove molto; i mesi migliori sono in genere ottobre,
novembre e dicembre, fino ad aprile se non ci sono cicloni, per il resto
piove spesso.
Con la gente
Io
ho legato subito con la gente del posto, non ci sono stati particolari
problemi, ma essendo vazaha, l’equazione é spesso vazaha uguale soldi, quindi
dobbiamo fregarlo. Sapendolo, ho raffreddato un po’ i rapporti con tutte le
persone che non hanno ancora capito che lavoro a prezzi malgasci, e quindi per
i clienti malgasci non c’é alcun problema.
È un posto isolato
Come
dicevo prima, Maroantsetra é una città abbastanza isolata : la strada
verso Tamatave é molto dura e percorribile solo con un fuoristrada, ci si
impiegano 2 giorni e mezzo, a volte ci si impiegano anche cinque giorni ;
arrivare a Tamatave via mare é
pericoloso, non esiste una vera compagnia di navigazione, i battelli che
fanno questo tragitto, viaggiano
stracarichi di merci e la linea di galleggiamento é spesso tanto bassa che si
rischia di affondare.
Il trasferimento di tua
moglie
Quando
mia moglie, che abitava a Sambava, ha traslocato per venire a Maroantsetra, si
imbarco’ in un battello ad Antalaha ( io
mi trovavo in Italia per sistemare le ultime cose prima di trasferirmi); era previsto che
avrebbero impiegato circa due giorni per
arrivare a Maroantsetra, ebbene è arrivata dopo 10 giorni. Dall’Italia non
avendo notizie per tutto quel tempo, non
sapevo più cosa pensare, ero molto preoccupato. A causa del mare molto agitato,
si erano fermati prima di passare capo Masoala, ed hanno atteso che le
condizioni del tempo migliorassero; ma si erano fermati in un posto isolato
dove non c’era la possibilità di comunicare.
Antalaha
é la prima città a nord di Maroantsetra, non c’é una strada, bisogna andarci in
battello oppure attraversare a piedi la
penisola di Masoala ed il relativo parco, uno dei piu’ belli e selvaggi di
tutto il Madagascar.
Com’è Maroantsetra
Maroantsetra,
visto il suo isolamento, apparentemente dovrebbe essere un posto tranquillo,
beh non é cosi’, io abito in centro città e posso dire che c’é molto movimento,
sopratutto nella buona stagione. Quando comincia la stagione dei prodotti
agricoli, in particolare chiodi di garofano e vaniglia, c’é grande fermento.
Molte persone arrivano dalla campagna per vendere la vaniglia e arrivano anche
parecchi commercianti/collettori per acquistare i prodotti per l’esportazione.
Maroantsetra
é il fulcro di tanti commerci essendo circondata da tanti villaggi agricoli.
Il tuo lavoro, i tuoi clienti
I clienti di ‘Cybercafé
Uadesca’ sono di vario genere : dalla guida che vuole tenere i contatti con i turisti, al
turista che ha bisogno di comunicare via mail o inviare foto, qualche ragazzo
che entra in facebook, ragazze che mettono un annuncio nei siti matrimoniali
per trovare l’anima gemella in Europa, studenti che fanno qualche ricerca. Ho pure tanti videogiochi e
tanti ragazzi vengono a giocare, come
pure ho attrezzato un piccolo bar con bibite e succhi di frutta freschi e
naturali.
Molti
dei miei clienti non sanno usare internet, molti altri non sanno scrivere in
francese quindi occorre una persona sempre disponibile per aiutarli. Sia io che
mia moglie, che collabora nella mia attività, siamo molto fieri del nostro
lavoro, perchè riteniamo di dare un valido contributo alla comunità con il
nostro servizio.
Ma in che lingua
A
Maroantsetra, non si parla il malgascio ufficiale, ma la lingua betsimisaraka.
Sono già in grado di capire un discorso, perchè ho appreso molti vocaboli, sto
cercando di studiare per migliorare le mie capacità.
La vaniglia......
Qualche
anno fa ho conosciuto un grossista di Catania, che avrebbe voluto inserire la
vaniglia bourbon nella sua filiera.
Trovandomi nella zona in cui viene prodotta la
migliore vaniglia del Madagascar, ho tentato di ottenere la documentazione
necessaria per poterla esportare.
Ho
fatto il giro dei vari uffici da Maroantsetra a Tamatave e sono stato anche al
Ministero dell’Agricoltura, quando
finalmente riesco a raccogliere tutta la documentazione necessaria, mi viene
negata l’autorizzazione alla esportazione, perchè non possedevo un preparatore
della vaniglia abilitato e nemmeno il locale idoneo allo stoccaggio della
vaniglia. La mafia non è solo in Sicilia!!!
E allora cosa hai deciso…..
Pero’
non demordo, perchè il grossista con cui sono in contatto, intende importare
grosse quantità, e quindi c’è da guadagnare. Conosco, nel mentre, un preparatore di vaniglia di Maroantsetra,
il quale ha anche la licenza di esportazione, pur non avendo i locali adatti
allo stoccaggio, come erano stati richiesti a me. Pertanto ho spedito, e
continuo a spedire la vaniglia al mio amico grossista a nome del preparatore di
Maroantsetra.
Dato che la qualità della vaniglia é ottima
ed esiste in campo mondiale una richiesta, continuo la collaborazione con
questo preparatore, riuscendo ad offrire la vaniglia Bourbon del Madagascar
della migliore qualità ad un ottimo prezzo di mercato.
Approfitto di questa
intervista per invitare il lettore a contattarmi per eventuali forniture di
vaniglia all’ingrosso.
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E' il clima
tropicale del Madagascar a rendere la sua vaniglia così buona.
Uno degli itinerari più suggestivi si snoda nella regione
centro-settentrionale, dove si ammirano paesaggi in
continua evoluzione
Uno dei prodotti più conosciuti del
Madagascar è la vaniglia,
che viene ricavata da un’orchidea e si
utilizza come aroma.
Poiché ci vogliono minimo due anni per
far crescere i baccelli
di vaniglia, questi sono un prodotto
piuttosto costoso.
Altri “faccia a faccia” on line
Incontriamo suor Concetta Zappulla all’Istituto “Suore Cappuccine
dell’Immacolata di Lourdes” di Palermo e non esitiamo a chiederle
Abbiamo
incontrato padre Giuseppe Nicolai, imolese di adozione,
missionario
in Madagascar. Gli abbiamo chiesto di parlarci della
sua
attività e dei suoi rapporti con il popolo malgascio.
Mi chiamo Toni Vasco,
sono nato ad Enna
ed ho svolto la professione
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il servizio di salute
mentale. Ho lavorato per due
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quella che si chiamava “antipsichiatria”.
La mia prima casa
era nel campo base a circa mezz'ora da Sambava verso Andapa. Mi ricordo un nome
" Ambatolokoho "
Intervista a Fabiola Mancinelli, antropologa del turismo che
dopo un passato nella comunicazione e nella ricerca di tendenze
ha deciso di partire per studiare il Madagascar
Il sole, il mare, le spiagge, ma soprattutto la gente
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Nosy
Be l’Isola dei Sogni
Laureato in Scienze dell'educazione, ho lavorato come educatore
Dario e Valerio
hanno creato Peter Pan nella spiaggia più bella del Madagascar
Anakao
49 anni romano ha inaugurato a Sainte Marie il suo nuovo
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si sta facendo onore sui ring di tutto il mondo
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malgascia che vive e fa successo in Italia
La
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Vi riportiamo l’intervista rilasciata da padre Bruno Dall’Acqua
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ciao daniele sarei interessato alla vaniglia. scrivimi a questa email albavetti30@hotmail.it ciao
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