L'isola africana è il maggior produttore al mondo
di vaniglia, la cui pianta profumata viene coltivata soprattutto lungo la costa
nord-orientale
E' il clima tropicale del Madagascar a
rendere la sua vaniglia così buona. Luongo la costa nord-orientale,
tra paesaggi da sogno e spiagge paradisiache, l'orchidea ha trovato il proprio
habitat ideale e sviluppa caratteristiche aromatiche uniche che rendono l'isola
il maggior produttore mondiale di questa spezia.
L'INGREDIENTE
Dobbiamo
ringraziare gli Aztechi e i coloni francesi se oggi l'inconfondibile aroma
della vaniglia profuma delicatamente numerose ricette e cosmetici. La pianta
della vaniglia (Vanilla Planifolia), che altro non è che una particolare razza
di orchidea rampicante, era infatti molto diffusa in Messico dove si narra che
alla corte di Montezuma venisse utilizzata per preparare una bevanda a base di
cacao che venne offerta anche a Cortes. Francesi e Spagnoli rimasero talmente
incantati dal suo sapore che tentarono di esportarla anche in altre colonie,
dapprima senza successo perchè non si resero conto che nelle regioni di origine
l'impollinazione avveniva ad opera di un'ape, la Melipona, che viveva soltanto
in quelle zone. Fu l'ingegno di uno schiavo dell'isola di Réunion, Edmond
Albius, che permise, nel XIX secolo, di cominciare a produrre la vaniglia anche
altrove. Il giovane, infatti, mise a punto un sistema di impollinazione
artificiale che ancora oggi rimane il metodo utilizzato per ottenere i preziosi
baccelli. Non ci volle molto tempo perchè la pianta e le tecniche di
coltivazione raggiungessero anche la vicina isola di Madagascar che, grazie al
clima umido tropicale ideale per la proliferazione dell'orchidea, divenne ben
presto il primo produttore al mondo di questa profumata prelibatezza. Oggi, circa l'80% della vaniglia del pianeta proviene proprio da questa isola dove viene coltivata e lavorata secondo i complessi metodi tradizionali che la rendono tanto pregiata quanto costosa. Per ottenerla, infatti, non è sufficiente coltivare la piante e coglierne i frutti. In Madagascar la vaniglia viene piantata nel mese di ottobre ed occorrono ben 2 anni perchè raggiunga il livello di crescita necessario per poter procedere, nei mesi di luglio ed agosto, all'impollinazione artificiale che avviene a mano mediante l'impiego di uno stecchino. Tra settembre e gennaio compaiono i fiori e poi crescono anche i baccelli che al momento del raccolto, intorno al mese di luglio, si presentano verdi e quasi privi di odore. Una volta colti vengono dapprima immersi in acqua calda e poi riposti per un paio di giorni in casse di legno avvolti in una coperta di lana, chiamata drape à vanille, dove acquisiscono il tipico colore bruno.
. Durante il mese successivo, i baccelli vengono adagiati ogni giorno su graticci di canne o legno ed esposti al sole per circa 2-3 ore appoggiati sulla coperta e per altre 2 ore avvolti da essa. L'ultima fase della trasformazione avviene in ombra all'interno di appositi magazzini dove i baccelli vengono adagiati su scaffali di legno o canna per circa 2 o 3 mesi durante i quali vengono controllati, selezionati e massaggiati con i polpastrelli per distenderli.
LA RICETTA
Sebbene la vaniglia venga ormai impiegata per la
preparazione di ricette di ogni tipo che spaziano dagli antipasti sino al
dessert, una delle migliori preparazioni per apprezzare al meglio l'aroma unico
di questa spezia è il tradizionale budino che ne esalta ogni
sfumatura gustativa ed olfattiva. Prepararlo è semplice e divertente, basterà
far ammorbidire dei fogli di gelatina in acqua fredda per circa 15 minuti. Nel
frattempo, si procederà ad incidere il baccello di vaniglia nel senso della
lunghezza, estrarne i semini con l'aiuto del coltello e portare entrambi in
prossimità dell'ebollizione immersi in un tegame di latte e panna freschi. Si
dovrà, dunque, filtrare il composto per rimuovere il baccello ed i residui ed
incorporarvi i fogli di gelatina mescolando delicatamente sino a che non si
saranno sciolti del tutto. In un'altra ciotola, invece, si provvederà a
lavorare con una frusta dei tuorli d'uovo con lo zucchero sino a che saranno
ben amalgamati per poi aggiungervi il composto di latte e panna. Prima di
essere servito in tavola il budino dovrà riposare in frigorifero per almeno 4
ore affinchè raggiunga il giusto livello di compattezza e temperatura.
IL SEGRETO
La
varietà di vaniglia più pregiata è la Bourbon, che prende il nome
dell'isola in cui ha avuto origine. Réunion, infatti, ai tempi di Edmond Albius
veniva, appunto, chiamata Bourbon. Oggi questo tipo di vaniglia viene prodotta
anche in Madagascar e presenta un tasso di vanillina (la principale componente
aromatica della spezia, rilasciata da alcuni enzimi endemici durante la fase di
trasformazione del baccello) compreso tra 1,6 e 2,4%, il più alto registrato in
natura.IL SEGRETO
IL TERRITORIO
La vaniglia ha ormai assunto un ruolo di tale
spessore nell'economia e nella cultura locale da aver dato persino il nome alla
regione in cui si concentrano le sue più grandi piantagioni. L'area costiera
nord-orientale dell'isola, infatti, viene chiamata Costa della Vaniglia e
vanta bellezze paesaggistiche di grande fascino tra le quali è possibile
intraprendere interessanti itinerari lungo rotte meno frequentate dal turismo
di massa. Si tratta di una zona in cui baie dalle sabbie bianchissime fanno da
sfondo a pittoreschi villaggi di pescatori, e dove magnifiche aree protette
regalano scenari popolati da una flora ed una fauna davvero unici. Da non
perdere, ad esempio, il caratteristico villaggio Ambinany, o una
visita al Domaine d'Ambohimanitra dalla cui collina è possibile ammirare una
splendida veduta dell'Oceano Indiano. Esplorando la riserva si potranno
incontrare intere piantagioni di vaniglia, di chiodi di garofano, di pepe rosa,
di cannella e di moltissime spezie, mentre nei ristoranti della zona si
potranno gustare numerosi piatti aromatizzati alla vaniglia. Visitare un
fabbrica della spezia permetterà di osservarne ogni fase della lavorazione, ma
lungo questo tratto di costa si potranno scoprire anche numerosi siti di grande
fascino che mostrano la natura dell'isola in ognuno dei suoi aspetti più
affascinanti. Il lago Andranotsara, ad esempio, è un autentico paradiso
circondato di dune di sabbia e colline verdissime, mentre nella Riserva
Loki Manambato si potranno incontrare rarissimi lemuri e numerose
specie vegetali endemiche. Anche nella Riserva Naturale dell'Ankarana è
possibile scoprire piante ed animali molto rari che popolano un territorio
dalle suggestioni uniche, dominato da una foresta decidua disseminata di
formazioni carsiche e grotte. Mentre al cospetto dei cosiddetti Tsingy Rouge si
rimarrà incantati dalle particolari formazioni di origine carsica che si ergono
dal terreno come tante magnifiche guglie di colore rosso. E per un bagno
indimenticabile nelle acque cristalline del Madagascar, l'appuntamento è nella
splendida Baia di Diego Suarez che racchiude spiagge da sogno, baie appartate e
graziose isole. Da non perdere, infine, una gita alla volta dell'arcipelago
di Nosy Be, un vero e proprio paradiso tropicale dove trascorrere
indimenticabili momenti di totale relax.
ELEONORA
AUTILIO (NEXTA)
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