Sulla volta della foresta primaria di Masoala con
voli in mongolfiera e dirigibile
Il parco nazionale di Masoala è la più grande foresta
primaria protetta del Madagascar e dal 1998 fa parte del patrimonio mondiale.
Un
biologo arrivato da Milano al seguito di una spedizione di studio della foresta
del parco Nazionale di Masoala, rimane incantato dalle bellezze naturali della
zona e realizza il suo sogno costruendo dei bungalow all’interno della riserva:
Tampolodge
Faccia a faccia
Il biologo Giuseppe la
Marca
Ho lavorato come biologo ricercatore prima in Tanzania, sia
per la mia tesi di laurea, che come consulente per due progetti finanziati dalla CEE sulla
gestione di aree protette.
Poi ,cercando un lavoro adeguato alla mia
formazione, una organizzazione americana operante in Madagascar mi
rispose dando seguito alla mia domanda di impiego. L'organizzazione
americana era la PEREGRINE FUND INC. che si occupa della conservazione e della
reintroduzione di specie rare nel loro habitat naturale, vedi condor delle ande
o falco pellegrino etc etc.
E poi......
Nel 2001, con
un gran colpo di fortuna, riesco a lavorare con il RADEAU des CIMES, team di
(tecnici) francesi diretti dall’ illustre biologo conservazionista Francis
Hallé con il quale negli anni divenni molto amico.
Era un grosso
progetto di studio e ricerca sulla biodiversità della volta della foresta primaria
di Masoala, nord est del Madagascar (una delle piu belle
esperienze di lavoro che un biologo possa mai sperare di fare durante la sua
vita) per 5 mesi sulla volta della foresta primaria di Masoala con voli
in mongolfiera e dirigibile, 375 ricercatori venuti da tutto il mondo e grandi
sponsor, insomma un mega progetto andato a buon fine.
Finito questo lavoro........
Dopo questa
esperienza lavorativa mi lanciai nel settore turistico, come organizzatore di
circuiti ed escursioni, per mostrare al turista i valori della
natura incontaminata del Madagascar, e successivamente, dopo averlo
costruito divenni proprietario di un lodge situato esattamente nel parco
nazionale di Masoala, chiamato TAMPOLODGE.
Parliamo del Tampolodge
Tampolodge è
raggiungibile solamente in barca o a piedi, partendo dalla cittadina di
Maroantsetra; rappresenta un mondo a parte dove gli amanti della natura
selvaggia possono ammirare l’incredibile biodiversità presente nella foresta e
nel mare (il 75% delle specie animali e vegetali che popolano il Madagascar
sono uniche di questa terra).
Tampolodge offre la
possibilitá di scoprire animali ancora poco noti ma incredibilmente
affascinanti.
Quindi é un ottimo
punto di partenza per escursioni nella foresta primaria di Masoala per visitare
il suo Parco marino. A ragione è considerata una meta imperdibile dai
birdwachers.
La regione é ricca di
endemismi tra cui i piú importanti sono il mitico Helmet vanga o Vanga
dall’elmetto e il lemure rosso o Vary roux, osservabili solo ed escusivamente
in questa parte del mondo. Con un pó di pazienza e perseveranza la presenza
dell’aye-aye o dell’incredibile e riservato Fossa può sbalordire chiunque.
Da non dimenticare il
camaleonte piú piccolo del mondo, Brookesia minima e il fantomatico jeko
Uroplatus fimbriatus attivo solo durante le ore notturne.
Tra giugno e
settembre, si possono osservare le balene che, con i nuovi nati, vengono a riposarsi
nelle calde acque della baia di Antongil, ricordo che questo affascinante
spettacolo è visibile in pochissimi luoghi al mondo.
Molto frequenti sono
gli avvistamenti delle varie specie di delfini che nuotano nelle acque davanti
alla baia di Tampolo, eccezionale, anche se non impossibile, ammirare il
raro dugongo.
Ma il parco...............
Il Parco
Nazionale Masoala in Madagascar è sede di una straordinaria
varietà di alberi molto rari, ma la loro sopravvivenza è
seriamente minacciata. Gran parte di queste specie rare
- palissandro, ebano e legno di rosa - viene
esportato verso la Cina,UE e USA,
specialmente per essere utilizzato nella fabbricazione di strumenti musicali
e mobili di lusso. Operatori senza scrupoli agiscono ovunque::
il commercio illegale di legname è diventato la seconda
fonte di reddito per la mafia. E una intera
sezione della biodiversità, a sua volta, è in
pericolo. È spesso difficile prendere i responsabili con
le mani nel sacco. Ma ciò è stato scoperto dall’
ambientalista Alexander von Bismarck,
presidente dell’Environmental Investigation Agency ONG,
con telecamere nascoste e false identità. Attraverso le sue
immagini, è riuscito a convincere i funzionari degli Stati Uniti a
legiferare contro l'importazione di alcune varietà di alberi. È
arrivata l’ora per garantire che i complici negli Stati
Uniti così come in Europa, siano anche puniti.
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