Uno degli itinerari più suggestivi si snoda
nella regione centro-settentrionale, dove si ammirano paesaggi in continua
evoluzione. Fra le cittadine più caratteristiche è Sambava, ubicata in una zona
selvaggia tra il mare e l’imponente massiccio del Marojejy, sulla costa nord
orientale del Madagascar. Ma ancor più particolare si rivela Antalaha.
Madagascar
la quarta isola al mondo per grandezza è un mosaico di spazi naturalistici
straordinari. Staccatasi dal continente africano milioni di anni or sono,
questa terra a sud dell’equatore posta nella fascia del Tropico del Capricorno
è un concentrato di ecosistemi differenti tra loro: vi troviamo un grande altipiano
al centro dell’isola, e poi foreste pluviali nella parte orientale, e poi
ancora alberi di baobab e foresta spinosa procedendo verso sud. Questo
microcosmo ospita oltre 10mila specie di piante e fiori, tra cui diversi tipi
di baobab e circa 600 varietà di piante medicinali. Il lemure è l’animale
simbolo del Madagascar, proscimmia che ha saputo adattarsi perfettamente su
questo lembo d’Africa. Grazie anche alla sua variegata fauna, l’isola è uno dei
paesi con il più ricco patrimonio ecologico del mondo, protetto attraverso la
creazione di una cinquantina di riserve e parchi naturali.
Vaniglia già pronta per l'uso |
Uno degli
itinerari più suggestivi si snoda nella regione centro-settentrionale, dove si
ammirano paesaggi in continua evoluzione. Fra le cittadine più caratteristiche
è Sambava, ubicata in una zona selvaggia tra il mare e l’imponente massiccio
del Marojejy, sulla costa nord orientale del Madagascar. Ma ancor più
particolare si rivela Antalaha, centro urbano che pullula di profumi e colori,
famoso per la produzione e il commercio della vaniglia. Questa spezie, molto
costosa, è in realtà originaria del Messico, ma è oggi coltivata in molte
regioni tropicali.
Il
Madagascar, grazie al suo clima favorevole, è uno dei più importanti produttori
di questo baccello di un’orchidea chiamata “vanilla planifolia”. Tra Antalaha e
Sambava si scorgono sterminate e verdeggianti piantagioni di questo prezioso
“oro nero”, tanto che il litorale orientale è anche chiamato “costa della
vaniglia”. Proseguendo nella nostra scoperta del Madagascar, sempre
concentrandosi nella parte centro-settentrionale, scopriamo rigogliose
coltivazioni di chiodi di garofano, pepe rosa, cannella. Altrettanto importante
è la palma di cocco, la cui coltura dà lavoro a parecchia gente locale.
Vaniglia ancora verde da trattare |
Lungo il
percorso merita una visita il lago Andranotsara, detto anche “il lago verde”
per il colore delle alghe presenti nel suo bacino. Come si può scoprire
visitando il Madagascar, ogni lago ha la sua leggenda e anche questo specchio
d’acqua verde ne conserva una che narra: un tempo ad Andranotsara sorgeva un
villaggio; una notte giunse un terribile mostro a sette teste che,
raggomitolatosi per riposare, con il suo peso fece sprofondare il villaggio
sotto terra. Seguirono sette giorni di pioggia, che colmarono d’acqua la conca
che si era formata, dando origine al lago. Gli abitanti della zona credono che
i coccodrilli del lago siano le reincarnazioni dei loro antenati ed è per
questo che sacrificano animali (in particolare gli zebù) gettandoli nelle sue
acque.
Nella zona
nord-orientale dell’isola, entriamo nella Riserva della Biosfera Mananara Nord,
protetta dall’Unesco. Qui, non distante dalla città di Mananara, nell’habitat
straordinario di una foresta pluviale, a pochi metri sul livello del mare, si
estendono altre piantagioni di vaniglia. I produttori locali la coltivano
rispettando la foresta, evitando il “taglia e brucia” o l'abbattimento
indiscriminato di alberi per ottenere legni di valore destinati al commercio.
Un rispetto dell’ecosistema indispensabile per valorizzare l’economia del luogo
e incrementare il turismo sostenibile.
a cura di
Silvia C. Turrin
La Vaniglia
Il
Madagascar e le Isole Reunion sono i più importanti produttori di vaniglia al
mondo. Il costo elevato di questa spezia deriva dal metodo di produzione. Il bacello
nero è prodotto da un’orchidea che viene coltivata su alberi o sostegni, e che
viene impollinata artificialmente. La vaniglia si affermò specialmente nel
‘700, quando con la cioccolata divenne di moda.
Nel secolo
successivo, gli studiosi ne identificarono le proprietà stimolanti ed
antisettiche che agivano su stomaco e organismo. Secondo studi più recenti la
vaniglia agirebbe anche da antidepressivo per la presenza di molecole molto
affini ai feromoni umani.
Sullo stesso argomento
Antalaha , ad oggi si presentava come una profumata e spensierata meta
assolutamente fuori dalle già poco frequentate rotte turistiche dell’isola
rossa
E' il clima tropicale del
Madagascar a rendere la sua vaniglia così buona.
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