Foto Vincenzo Di Fresco |
Questa
intervista parla di due ragazzi che hanno cercato in giro per il mondo un posto
dove potere creare qualcosa di interessante ed esclusivo e dopo tante ricerche
sono approdati in Madagascar
Dario e
Valerio hanno creato Peter Pan nella più bella spiaggia del Madagascar: Anakao.
Oggi a qualche anno dall’inizio della loro attività hanno raggiunto un ottimo
standard di accoglienza da essere consigliati dalle più importanti guide
turistiche.
A voi
la storia di Dario e Valerio nell’intervista che ci hanno rilasciato
Sono Dario Maria Merzagora, nato sul Lago
Maggiore, ad Angera, ho il diploma di controllore del traffico aereo ed ho
anche frequentato per un breve periodo il corso universitario di filosofia a
Milano, ho lasciato perdere perché disgustato, ed anche perché ho sempre odiato
la scuola, le istituzioni, essendo per natura un anarchico.
In Italia per vivere facevo il cantante
rock.
Quando mi sono accorto che continuare a
vivere in Italia era diventata una grande sofferenza, sono partito e credo che
l'Italia che mi manca non esista più.
Le tue origini
I miei antenati erano pescatori di
persico e di lavarelli sul lago Maggiore, sono cresciuto con mio nonno pescando
con le reti, ho sempre avuto un cuore selvaggio e frequentavo solo boschi,
colline e le calme acque del mio lago. Gli anni sono passati e la millenaria
tradizione della pesca é morta per sempre, i vecchi pescatori non ci sono più,
il pesce é quasi sparito e i giovani hanno cominciato una vita innaturale, una
vita di falsità, "alla ricerca di quello che non trovano nel mondo che
hanno già", persi nella realtà
virtuale, nella droga e nel consumismo scriteriato.
Negli ultimi periodi, che ho trascorso in
Italia, mi sentivo come un alieno; non riuscivo ad adattarmi a questo nuovo
mondo.
Foto di Vincenzo Di Fresco |
Allora............
Assieme a Valerio, ragazzo con cui
convivo da più di 10 anni, abbiamo iniziato a viaggiare alla ricerca di una
terra promessa.
Abbiamo visitato i Caraibi, ma
constatammo, che quei posti, anche se molto belli,
sono molto pericolosi, quindi li abbiamo
scartati.
Non avendo la possibilità economica di
continuare i nostri viaggi di ricerca, abbiamo iniziato a vedere il mondo con
Googleheart, che è un ottimo mezzo di internet per esplorare il mondo
gratuitamente.
Il Madagascar.......
Abbiamo trovato il Madagascar, ci siamo
messi in contatto con Aldo Sunseri, e abbiamo saputo che nel paese c'era una
crisi politica, ma che non era affatto pericoloso, che la valuta é
relativamente stabile e che la costa sud ovest é un posto incantevole e remoto,
dove esistono poche strutture turistiche.
Era quanto bastava sapere per prendere la
decisione di avventurarci.
Siamo partiti col la precisa idea di fare
quello che abbiamo fatto.
È stato un salto nel buio, credevamo di
non farcela, che era un impresa disperata e impossibile, ma ci eravamo
sottovalutati!!!
Abbiamo trovato il Madagascar come una
terra molto bella, piena di
colori e dal clima gradevole; il
malgascio posso affermare che è un popolo ospitale, gentile, rispettoso e non
violento; anche se sono veniali e materialisti.
Foto di Vincenzo Di Fresco |
Cioè......
Bisogna sapere che, data la loro povertà,
in Madagascar il denaro è tutto e spesso da fastidio la loro attitudine a
rubare non solo i vazaha, ma anche tra loro malgasci.
Infatti, secondo il loro modo di pensare,
il furto e la corruzione non sono gravi.
Un giorno stavamo costruendo un bungalow
é ho ordinato un carico di pietre;
all'arrivo sono state deposte in
giardino, in un posto dove potevano essere facilmente rubate.
Preoccupato chiesi ad un mio dipendente
malgascio di consigliarmi un posto più sicuro per evitare il furto. Lui mi ha
subito risposto di stare tranquillo, in quanto rubare le pietre per il
malgascio è tabù.
Il tuo tempo libero
Nei giorni in cui ho meno ospiti scrivo e
studio, infatti ho imparato il dialetto malgascio che si aggiunge alle mie
conoscenze linguistiche dell'inglese, del francese e dello spagnolo.
Questo mi agevola con i turisti di tutto
il mondo e il malgascio nei rapporti con il personale, che essendo originario dell'estremo
sud dell'isola non conosce il francese.
Parliamo di Peter Pan
La zona dove abbiamo costruito Peter Pan
è abbastanza isolata e nei dintorni si trova ancora della gente abbastanza
primitiva e incontaminata dalla modernità.
Il nostro Hotel è costituito da otto
camere e bungalow, di stile malgascio ma arredate con gusto italiano, di un
ristorante dove si mangia tutti insieme e da un motoscafo che ci serve per gli
approvvigionamenti e per trasportare i clienti da e per l'aeroporto di Tulear.
Foto di Vincenzo Di Fresco |
Chi sono i vostri clienti
Lavoriamo con una clientela molto
giovane, infatti Peter Pan è proposto dalle guide più famose come un posto
ideale per giovani viaggiatori, che accogliamo in modo conviviale e comunque
informale, nel senso che con i clienti più alla mano, facciamo un grande tavolo
e mangiamo tutti assieme, raccontando aneddoti interessanti e informazioni
utili.
Molti clienti oggi sono divenuti nostri
amici, ci telefonano e ritornano spesso.
Per esempio per gennaio abbiamo già
parecchie prenotazioni di clienti che ritornano da noi per la seconda o la
terza volta.
Penso che la chiave del nostro successo è
dovuto oltre che all'ambiente che ci circonda, ad un lavoro sincero leale e
familiare che offriamo per tutti.
I dipendenti
Per i miei collaboratori cerco di
applicare un principio filosofico che è: se Peter Pan da loro un lavoro per
vivere e sostentare le famiglie, loro danno da vivere a me con la loro fatica.
Abbiamo impostato l'attività con dei sani
principi socialisti, secondo i quali miro a valorizzare le qualità individuali
delle persone, dando a ognuno una piccola attività nell'ambito dell'hotel per
avere un guadagno personale extra .
La madame che pulisce le camere è esperta
anche a fare i massaggi e li fa nel suo tempo libero, e i soldi vanno a lei; il
capitano delle piroghe, oltre a un certo numero di escursioni ha una
percentuale oltre al salario; il cuoco, che fa delle marmellate eccezionali, ha
la possibilità di vendere i barattoli ai clienti e vanno a ruba ecc.
Questo tipo di impostazione di lavoro mi
procura la loro gratificazione e il loro attaccamento al lavoro, anche
se...........qualche furtarello ogni tanto, ma questo è endemico della loro
indole.
Vai in Italia
Vivo bene e in armonia con tutti e
francamente non mi va più di tornare in Italia.
In due anni e mezzo sono andato in Italia
solo due volte, ed é una cosa che ormai
preferisco non pensare, anche se voglio
tanto bene alla mia famiglia e ai
miei amici e mi mancano tutti tantissimo.
In ogni caso prego sempre per
loro. In Italia tornerei se dovessi avere
problemi di salute. Ad agosto ho avuto ospiti i miei familiari che mi
vengono a trovare spesso.
Un messaggio ai giovani
Se non vi trovate bene dove siete,
sappiate che cambiare vita é possibile, basta un po'
di coraggio e il mondo ha le braccia
aperte per accogliervi; la cosa più importante è di
essere rispettosi e sapere che la nostra
libertà finisce dove comincia quella degli altri, oltre l'orizzonte gli
stranieri sono solo “degli amici che non avete ancora conosciuto..."
Rifaresti tutto
Certamente rifarei la stessa scelta,
altro ché! mi sono salvato la vita venendo in Madagascar.
Pero' non escludo che in futuro potremmo
ripartire per un altra avventura, magari
in un'altra nazione; infatti il nostro
spirito di avventurieri ogni tanto ci lascia con gli occhi all'orizzonte, ma
questo fa parte di noi... in ogni caso ogni cosa a suo tempo.
Per concludere posso affermarvi che nella
vita c é un vento che soffia e che ci può portare, bisogna volarci assieme...
ciao!!!!
Fotografo Vincenzo Di Fresco |
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