lunedì 28 ottobre 2013

Luana e Gialuma

Sono Luana Mannocci nata a Piombino e da tantissimi anni svolgo la professione di medico ad Ariccia in provincia di Roma. Mi piace viaggiare e raccogliere erbe domestiche nei campi, ma mi piace anche leggere, dipingere lavorare all’uncinetto

Il lavoro
Oltre a essere medico generico specializzata in patologia generale, con una particolare formazione sulle Malattie della Povertà e dell’Immigrazione ho ricevuto in sette anni di volontariato presso la II Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto Primo una particolare formazione in pediatria
Sono iscritta all’Ordine dei Medici di Roma e all’Ordine dei Medici di Antananarivo

La famiglia
Sono sposata con Marcello e abbiamo due figlie Giada e Letizia, mio marito dopo avere lavorato per 27 anni come sindacalista, oggi gestisce un agriturismo didattico per ragazzi e bambini a Lanuvio ed è responsabile progetti di Gialuma onlus l’associazione che abbiamo fondato nel 2004.

Come è nata la tua passione per il terzo mondo
In seguito all’arrivo di numerosi immigrati nel mio studio di medicina generale, ho voluto approfondire le tematiche  delle malattie dei paesi poveri, per sentirmi più preparata  a far fronte come medico alle loro richieste.
Ho fatto un primo corso di 700 ore  all’università Cattolica poi  un Master Biennale alla Caritas Romana, poi un master ad Ancona organizzato dalla Fondazione de Carneri e dall’associazione Carlo Urbani  e presso l’INMP.
Ho vinto una borsa di studio per un master in Tanzania(isola di Pemba) sull’organizzazione di campagne di salute nei paesi del terzo mondo.
Ho fondato un ambulatorio per Immigrati Irregolari presso la Asl RH2 che ho condotto per sette anni. L’ambulatorio è stato per molti anni l’unico punto salute  nel distretto RMH2 ( un territorio di oltre cento mila abitanti).per immigrati irregolari.



Il Madagascar
  Il Madagascar in realtà mi è stato indicato casualmente da una mia paziente che lavorava a S. Egidio, che mi ha suggerito di fare questa esperienza nel sud Madagascar a Fort Dauphin  presso il dispensario delle figlie della Carità.

Come è sorta Giuluma
Gialuma è sorta dopo il primo viaggio in Madagascar e per spiegare meglio il mio stato d’animo riporto qui di seguito una lettera che ho inviato alle mie figlie; era il 15 agosto 2004.

Ecco la lettera
"Fort Dauphin  ore 16,00 del 15 agosto  2004
 Cara Giada, Cara Letizia, 
Vi scrivo dal Parco di Nahampoana alla fine di una bella escursione, a piedi e in barca, lungo i canali della foresta, sono ormai a metà viaggio, vi penso spesso con affetto e nostalgia, e, con un po’ di rimpianto per non essere riuscita  a portarvi..
Oggi ho giocato con i Lemuri, allegri e curiosi, ho visto un boa arrotolato accoccolato su un albero proprio sopra la testa di papa’..le piante poi, sono magnifiche..
Oggi, siamo in questo incanto..lontani dai malgasci..è un posto per turisti, questo..molto semplice e bello però..
Questi giorni ho visto molte cose, che, arrivata a casa, forse, non saprò raccontarvi..i documenti fotografici parleranno per noi..,spero, ma non sarà proprio come vedere..
..Ho visto, figlie mie, incarnato, il motivo che ci costringe ad essere felici..ho toccato con mano la gioia di avervi fatto nascere nella nostra puzzolente società..la gioia di aver avuto sempre per voi, tutto quello di cui voi avevate bisogno per crescere, il cibo, gli abiti per vestirvi, una bella casa per farvi vivere..e dolci, e caramelle, e giochi, e forza per farvi tenere effusioni..ho visto e sentito sulla pelle per la prima volta, l’immensa gioia di avere per voi la sicurezza del cibo, dell’acqua pulita, delle cure..la gioia di donarvi il sapone, le creme, il profumo, per farvi avere la pelle liscia e profumata  e la sicurezza e la libertà di farvi  sentire  desiderabili agli occhi di chi amate..
Ho visto, e sentito, annusato e toccato con mani, l’invisibile gioia di farvi studiare e di aprire le porte della vostra mente  per conoscere ciò che vi circonda, e capirlo..
La madre malgascia..no..non sente, non ha questa gioia, i bimbi qui muoiono spesso prima ancora di crescere, hanno piedini massacrati dalle pulci della sabbia che, depongono le uova sotto la loro pelle..non hanno scarpe loro, e se ce l’hanno, nessuno ha fatto capire loro l’importanza di usarle..i piedini dei bimbi malgasci sono diversi da come erano i vostri..e di come saranno quelli, delle creature fortunate che nasceranno dal vostro seno..quando voi lo vorrete…
La madre malgascia è povera povera..non sfama i suoi bimbi, il più delle volte non ha nulla, una patata arrostita, una manioca, e tanto sporco intorno, tante malattie..nella miseria più nera, nell’ignoranza totale, che intorpidisce la mente, cresce i figli che riesce a tirare avanti..come una primitiva..beve l’acqua mista alla fogna, e la da ai suoi bambini..microbi e batteri con la malnutrizione fanno il resto..Ma, lei e i suoi bambini, sorridono…
Qui, bimbe mie, passa tutto in secondo piano..le liti, l’aggressività, le depressioni insulse della nostra vita di occidentali viziati..qui si torna ad essere uomini e donne, a comprendere che da questa vita non ci si deve escludere, noi che abbiamo tutto, abbiamo nei confronti di questa gente il dovere di essere felici, di portare tra noi la loro voce, di amplificare la loro sofferenza, di far vedere ai ciechi, di far sentire ai sordi!
Abbiamo il dovere di dare un aiuto, anche solo intellettuale, perché i pochi che sanno diventino molti..perché il mondo cambi direzione…
                                            Un bacio mamma "
E allora......
Sono rientrata da quel mio primo viaggio frastornata per quello che avevo visto con i miei occhi e per molti mesi con mio marito abbiamo sempre avuto queste immagini dei bambini poveri del Madagascar, di questa povertà che quando l’incontri, quando incontri questi bambini, ti sorridono e ti salutano con tanto amore e non ti chiedono nulla.
Ho ritenuto che era un mio dovere cercare di fare qualcosa.

Il primo problema tornando in Madagascar
La difficoltà di  rapporto con la referente Veronica sin dal nostro primo viaggio, con le suore di Fort Dauphin e la constatazione che i bambini dell'Orfanotrofio di Fort Dauphin (per  visitare i quali ero andata ) erano in stato di abbandono e denutriti nonostante  gli arrivassero copiosi aiuti dall'Italia

Gli abitanti del Madagascar
Popolo meraviglioso, complesso, una moltitudine di poveri, sfruttati, sorridenti ma drammaticamente tenuti nell’ignoranza.
Ho fatto 20 viaggi in Madagascar, in media 2 all'anno, portando sempre strumentario  medico, farmaci e qualche regalo per i bambini e tanta energia per riuscire a capire e per dare loro la speranza di crescere autonomi ed indipensìdenti secondo la loro cultura.

Cosa pensi della politica
Non ho particolari pensieri, in Madagascar, come in gran parte del Mondo,  le politiche sono determinate dai grandi assetti finanziari, dalle speculazioni e dagli sfruttamenti delle risorse e da precisi giochi di potere economico  che nel particolare caso del Madagascar hanno mano del tutto libera per lo stato di grande miseria ed ignoranza in cui è costretta la maggior parte della popolazione. Del resto  puntare sull'educazione(quella vera, quella che porta alla crescita ed all'autonomia) non mi sembra  sia ancora entrato nel cervello di molti.

Di cosa vai particolarmente orgogliosa
Della mia ostinazione e della determinazione, dell’unione con mio marito che in questa esperenza ci ha visto entrambi  crescere, dell'essere arrivata alle tappe della mia vita con le mie forze e solo con quelle oltrechè con il grande aiuto della mia famiglia che non mi ha mai ostacolato.

Hai un messaggio da comunicare
Se tutti coloro che sono impegnati nel mondo della cooperazione e degli aiuti internazionali riuscissero a superare la logica dell’orticello sarebbe risolto il problema della povertà nel mondo.
Si assiste troppo spesso sia in Italia che in Madagascar  ad interventi  che vanno ben oltre il limite del rispetto dei beneficiari, si pensa che  il nostro progetto possa essere copiato…anziché …condividerlo, ognuno cerca di strappare un piccolo spazio di potere vicino al quale  non vogliamo che nessuno  si avvicini, per la stolta paura di perdere il privilegio …
Nella realtà, ho sempre sostenuto la necessità urgente di individuare progetti orizzontali che partendo da cose semplici, sui quali più o meno tutti siamo impegnati, come può essere l’alimentazione  o le campagne di educazione all’igiene o alla lotta contro i parassiti intestinali

L’errore più grande della tua vita
 Non aver saputo prima come era il mondo dall’altra parte.

Dove vorresti essere
In Madagascar o in qualunque parte del mondo dove il mio  lavoro possa essere utile alle persone più povere e dove possa donare me stessa e apprendere e riflettere sulle cose su cui non mi sono  mai soffermata.
Luana Mannocci

Gialuma onlus è stata premiata nel 2007  dal Presidente della Repubblica per ” la meritoria attività umanitaria svolta a favore delle popolazioni del Madagascar” e per la realizzazione della Mostra Evento:”Madagascar:alle Donne ed alle Bambine” premiata nel 2012 con contributo e medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il prossimo progetto Rosso Bianco Verde :
3 colori per 2 bandiere di 2 paesi
Italia Madagascar
Progetto di Fratellanza e Conoscenza tra Italia e Madagascar
Progetto triennale finalizzato alla realizzazione e sostegno della
Casa dei Ragazzi a Fort Dauphin
Organizzato da Gialuma onlus
 in collaborazione con il Liceo Joyce di Ariccia  del Comune di Ariccia di Genzano e di Albano Laziale

Prenderà l’avvio il 19 novembre al PalaCesaroni di Genzano di Roma alle 9,00
con il contributo straordinario all’Inaugurazione del prof Aldo Morrone

Descrizione iniziativa :
Si tratta di un’iniziativa che si svolgerà durante due anni scolastici nei quali verrà realizzata una formazione approfondita tesa alla conoscenza del paese Madagascar, da più punti di vista.
Questo avverrà mediante momenti di formazione specifica a scuola e mediante momenti collettivi, tesi a creare e progettare iniziative di sostegno del progetto stesso nella propria scuola ed iniziative di confronto con gli studenti di diversa formazione scolastica.
Durante il progetto una rappresentanza di ogni scuola, selezionata dal corpo docente e dalla dirigenza scolastica e finanziata dallo sforzo collettivo, oltre che dal contributo di alcuni sponsor, potrà realizzare un viaggio di conoscenza diretta del paese Madagascar guidato dai fondatori di Gialuma onlus e riportare poi le proprie emozioni ai compagni, grazie anche a produzioni fotografiche, interviste, diari ect.
Sito internet: www.gialuma.it   email gialuma.onlus@libero.it
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