giovedì 30 giugno 2011

ESISTENZA IN VITA/ DAI PENSIONATI DEL MADAGASCAR UNA "LETTERA APERTA" AL DG INPS MAURO NORI



ROMA\ aise\ - A nome dei pensionati italiani in Madagascar, il segretario generale dell’Aim (Associazione Italiani in Madagascar), Aldo Sunseri, ha inviato una "lettera aperta" al Direttore Generale dell'Inps Mauro Nori per protestare contro la tempistica della verifica dell’esistenza in vita che l’Istituto di Credito delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) ha pianificato per conto dell’Istituto di previdenza italiano.
"Facendo riferimento all’articolo pubblicato da Aise in data 28 aprile e alla Circolare INPS emanata in pari data – scrive Sunseri - si evince che la verifica per il Madagascar sarà nel mese di giugno. Non si può essere tanto disinformati da non sapere che il periodo in cui avverrà la verifica della esistenza in vita dei pensionati del Madagascar, coincide con due importanti scadenze elettorali: infatti il 15 e 16 maggio prossimi in 11 province e in 1310 comuni si svolgeranno le elezioni amministrative con un eventuale turno di ballottaggio il 29 e 30 maggio 2011 e poi il 12 e 13 giugno ci sarà il referendum".

"Gli italiani del Madagascar – ricorda Sunseri – per esercitare il diritto di voto dovranno recarsi in Italia, in quanto il Governo Italiano non ha concluso apposite intese con il Madagascar per esercitare il diritto di voto per corrispondenza. Infatti usufruiranno del rimborso da parte del Ministero degli Esteri, tramite l’Ambasciata di Pretoria, del 75% delle spese del biglietto aereo e poi ci saranno anche le agevolazioni da parte di Trenitalia, del Gruppo Tirrenia (Tirrenia, Caremar, Siremar, Toremar e Saremar e l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (A.I.S.C.A.T). Quindi, nel mese di giugno, all’arrivo della pensione presso gli sportelli della Western Union in Madagascar, gli italiani saranno in Italia per esercitare il diritto di voto e saranno impossibilitati a incassare quanto dovuto dall'INPS".
"Inoltre – ricorda Sunseri – ancora non c'è alcuna possibilità di delega, essendo lo scopo teso ad evitare il pagamento di prestazioni a persone diverse dai legittimi beneficiari. Pertanto la famiglia del pensionato, che rimane in Madagascar, in giugno non mangerà e non potrà assolvere gli impegni economici in quanto la pensione sarà presso le casse della Western Union. Con la presente protesta, - conclude la lettera - i pensionati del Madagascar invitano Mauro Nori, Direttore Generale dell'INPS, a volere prendere i provvedimenti necessari per differire ad altra data questa verifica per i pensionati del Madagascar". (aise)