sabato 4 gennaio 2014

Visitare il magnifico Madagascar

Terra immersa nell’Oceano Indiano, il Madagascar è senza dubbio un luogo paradisiaco costituito da isole suggestive, isolotti poco più grandi di uno scoglio, caratteristici villaggi e meravigliose riserve naturali. Il Madagascar si presenta con una vegetazione lussureggiante, alimentata da un clima pluviale con circa 3500 millimetri di piogga ogni anno……ecco, l’habitat ideale per una fauna unica al mondo. Basti pensare che la quasi totalità degli animali presenti in Madagascar è endemica: un gran numero di specie uniche si trovano solo su questa splendida isola. Insomma quest’isola e i suoi parchi hanno un valore naturalistico inestimabile.


Scuolabus


Visitare Madagascar, le attrazioni da non perdere
·         L’isola di Nosy Be è una grande attrazione turistica del Madagascar.Qui avrete modo di ammirare undici laghi vulcanici, riserve d’acqua gigantesche e foreste con una ricca vegetazione.
·         L’isola Nosy Be rappresenta il cuore turistico del Madagascar ed è famosissima per le spiagge immacolate e gli incredibli profumi. È il posto adatto per chi ama la vita da villaggio turistico. Da qui partono le escursioni nelle isole vicine minori: Nosy Komba, Nosy Tanikely, Nosy Sakatia (l’isola delle orchidee) Nosy Mitsio e Nosy Iranja (l’isola delle tartarughe marine).
·         Toliara è famosa per le attività in acqua che vengono offerte nel posto: molti turisti vengono qui per gli sport acquatici.
·         Imperdibili sono resti di Marodoka, edificio la cui costruzione, secondo una leggenda locale, è stata opera di un gruppo di naufraghi indiani tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo.
·         L’isola di Sainte Marie, situata ad est del Madagascar, è famosa per le spiagge bianchissime merlate di alberi di cocco. Nel cuore dell’isola vi è una foresta pluviale densamente popolata di animali rari.
·         Meta consigliata per gli appassionati di immersioni è Punta Noci di Cocco (Pointe des Cocotiers), dove potranno ammirare una ricca fauna sottomarina, che trova riparo in una meravigliosa barriera corallina.
Madagascar, la Riserva Naturale di Tsingy de Bemaraha
A ovest dell’isola troviamo questa importante riserva naturale composta da due parchi, il Petit Tsingy e il Grand Tsingy, con una fauna straordinariamente variegata. Un tempo questa riserva era impossibile o quasi da visitare, da quando è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è diventata una delle mete più frequentate dai turisti. Ora si organizzano escursioni o safari fotografico inoltre potete scendere il Fiume Manabolo in canona, fino a raggiungere le gole di Manabolo.

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NatalArbor: mille euro per i bimbi del Madagascar

Grande festa al circolo Pigal per Us Arbor e Gs Arbor Basket. Oltre 300 le persone presenti

Una grande festa con premi, applausi, commozione e solidarietà. Anche quest’anno il NatalArbor ha richiamato oltre trecento persone: atleti, allenatori, dirigenti e amici dell’Arbor si sono riuniti al circolo Pigal di Reggio per la tradizionale cena degli auguri. A fare gli onori di casa Raffaello Mazzacani, presidente dell’U.S. Arbor, e Corrado Borelli, presidente del G.S. Arbor Basket.
Il NatalArbor è da sempre un importante appuntamento con la solidarietà: anche quest’anno la generosità dei cuori arborini (i tesserati sono quasi 400 sommando l’attività delle due società) ha consentito di raccogliere una somma importante - 1000 euro - che sarà consegnata a Don Giovanni Ruozi, coordinatore dei missionari reggiani di Reggio Terzo Mondo in Madagascar, per finanziare progetti di istruzione, attività sportiva e solidarietà in terra d’Africa: canestri, palloni, ma anche libri di scuola per i ragazzi delle scuole. La cena è stata preceduta da una Santa Messa nella chiesa di Santa Croce officiata da Don Pietro Adani, consulente regione del Centro Sportivo.


Il presidente dell'Us Arbor Raffaello Mazzacani intervistato da Sara Bevivino

Nel corso della serata, condotta dai giovani arborini Matteo MorattiAlice Leoni e Sara Bevivino, hanno sfilato sul palco tutte le formazioni delle due società, dai più piccoli fino alle prime squadre di basket e pallavolo senza dimenticare i ragazzi e le ragazze dei settori giovanili e le formazioni seniores iscritte ad altri campionati. E’ stato anche il primo NatalArbor senza Gianfranco “Rudy” Ligabue, scomparso il 2 settembre scorso, ricordato non senza commozione con un lungo applauso.A tutti i partecipanti è stato consegnato un simpatico gadget da parte della società. A immortalare brindisi, sorrisi e scambi di doni è stato il fotografo Marco “Mamo” Moratti di Foto Artioli.
Le squadre dell’U.S. Arbor (200 tesserati)
In questa stagione l’Interclays Arbor è prima in classifica nel campionato femminile di serie C regionale e ha conquistato la qualificazione alle Final Four di Coppa Emilia con l’abbinamento Itarca. Soddisfazioni arrivano in serie D anche dalla formazione maschile targata Ravazzini e dalla squadra femminile sponsorizzata Idg Itarca. A queste si aggiungono le squadre - tutte femminili - iscritte ai campionati di Prima Divisione, Under 18, Juniores, Ragazze e Allieve Csi, Under 14 e Under 13, senza dimenticare la preziosa attività dei centri di minivolley.
Le squadre del G.S. Arbor Basket (170 tesserati)
Dietro la prima squadra lavora il settore giovanile, che schiera Under 19, Under 17 (due squadre), Under 15, Under 14 ed Esordienti. A queste si aggiunge l’attività dei centri di minibasket e di una squadra seniores iscritta al campionato di serie A1 del Csi. Fiore all’occhiello dell’attività arborina è poi la squadra Over Limits, composta da ragazzi diversamente abili.

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C’era una volta …la lebbra in Madagascar

Vi scrive fra Marino da Sambirano e, tanto per cambiare, vi parla di …lebbra!  Uno zio africano che lavora sul fronte tropicale della salute  non può che parlare di lebbra o altre malattie esotiche. Come nel passato si è formato il mito orrendo della lebbra che demolisce e sfigura il corpo umano senza possibilità di rimedio, cosi adesso rischiamo di banalizzarla sull’onda del progresso che ha inferto un duro colpo a bacilli e microbi vari responsabili del nostro malessere. Facciamo il punto.
 C’era una volta …la lebbra in Madagascar. Sono in tanti, all’esterno del cantiere, ad aver capito così agl’inizi del 2000. Hanno capito male!
Bisogna ancora ribadire il concetto. Si trattava di eliminazione della lebbra come grosso problema di salute pubblica, di ridurla a « una malattia come le altre » che si può curare e guarire anche nel più piccolo centro sanitario della grande isola. Eliminazione, cioé, meno di un caso su 10.000 abitanti. Un bel traguardo, ma non si è mai parlato di eradicazione totale. Malati di lebbra ce ne sono sempre  e non sono pochi, se pensiamo a quelli che si nascondono in boscaglia e non vengono a curarsi, se non troppo tardi, quando hanno già contaminato altre persone. Per i malati di tubercolosi, nessuna flessione, anzi, la tendenza è al rialzo. E noi, dalla nostra piccola postazione cerchiamo di arginare queste tristi realtà, ancora ben lungi dal poterle classificare tra i  reperti fossili. Continuiamo a portare la nostra goccia d’acqua nel mare dei bisogni. Col vostro aiuto da fuori campo.
MOVIMENTO MALATI
Ricordiamo che per i malati di lebbra, oltre la distribuzione pignola della terapia, c’è un importante lavoro di prevenzione e rieducazione, cura di piaghe e nevriti, presieduto dalla nostra fisioterapista Florine.
In genere, sia  i malati  della lebbra, che della tubercolosi reagiscono bene alle terapie, ma se arrivano troppo tardi, ci saranno strascichi permanenti più o meno gravi per i lebbrosi, e talvolta l’esito fatale per i tubercolosi.
I tests sulla resistenza dei bacilli di Hansen eseguiti in collaborazione con un laboratorio di Parigi hanno dato risultati rassicuranti, per il momento. I tests per HIV sui tubercolosi danno risultato positivo solo in casi  sporadici.

Al 19/12/2013
L E B B R  A
T U B E R C U L O S I
NUOVI CASI
55
205
GUARITI
32
149
TOTALE MALATI CURATI
92
291
DISPERSI
6
5
MORTI
1
12
BAMBINI
13
17
ANALISI BATTERIOLOGICHE
14
1735

LA SCUOLA ELEMENTARE
Viaggia molto bene. Ormai, ogni anno, è scontato il successo completo della Quinta all’esamino di stato. Quest’anno un’altro successo ha avuto la nostra rappresentanza alla sfilata per la festa nazionale, hanno scucito il primo premio per ordine ed eleganza, l’equivalente di 18 euro che non hanno esitato a trasformare in bibite e biscotti. Sono in tutto 240 scolari, distribuiti nelle 5 classi più la materna. La grande bella sorpresa per i nostri cioccolatini in rosa è stata la costruzione di 4 altalene nel cortile.
Dopo la Primaria continuiamo ad assistere circa 100 altri ragazzi nelle scuole di Ambanja e anche fino all’università. Gerline, Estelline, Honoré, Francine, Franklin…erano malati di lebbra. Guariti perfettamente, adesso si preparano ad una professione, a Diego, a Antananarivo, a Antsirabe.

IL VILLAGGIO
I nostri amici sanno già tutto sul Villaggio Saint François Mahajanga. Confermiamo i dati. Una sessantina di abitanti, di cui diversi invalidi, solo una ventina sono in cura e lasceranno una volta guariti. E poi bambini, buoi, capre, tacchini ricercatissimi dai ladri, risaie, piantagioni di anacardi, banane, caffé. E ancora, una Chiesetta per pregare, un Dispensario per le cure, una Unità per la prevenzione e la rieducazione, il Sanatorium per i tubercolosi, la Scuola Primaria. I ragazzi hanno ricavato un grande campo sportivo vicino al cimitero. E quelli di passaggio dall’Italia, dalla Svizzera, dalla Francia,… insistono sempre a dichiarare la loro buona impressione. Potrebbe andare ancora meglio se si facesse avanti una giovane leva cappuccina malagasy, Purtroppo ancora niente  all’orizzonte.

IL PERSONALE
Nessuna variazione. La dottoressa Baptistine si rende disponibile soprattuto per le malattie generali. Suor Jacqueline, continua le sue performances in tutti i settori al Villaggio, al Sanatorium, al Dispensario. La sua abilità brilla specialmente nelle relazioni con i responsabili del Programma Nazionale e altri partners della lotta contro la lebbra e la tubercolosi. Suor Hélène, Florine, Romaine, Leonore sono attive all’ accoglienza, depistage, cura, laboratorio. Un lavoro enorme la tenuta a giorno dei tanti registri del Programma Nazionale. Madeleine esegue le terapie di ogni giorno.
Fra Alessandro è di una efficacia incredibile nel ruolo di responsabile dell’amministrazione della nostra Associazione CMC St Damien. Nonostante la sua fragile carrozzeria, si attiva decisamente su tutti i Servizi. Fra Stefano si lancia su nuovi progetti e non c’è difficoltà che lo tenga. Particolarmente laboriosa l’estensione del Blocco chirurgico. Unico rappresentante dei fraticelli malagasy è Fra Victor che adesso si occupa della farmacia. E’ bravo, ma ha un difetto, quello di essere …l’unico!  E il fra Marino ‘chauffeur’? Tiene duro, scrutando l’orizzonte.

2013 PUNTO E A CAPO
Da 60 anni ormai il lebbrosario d’Ambanja continua la sua attività benefica. Con l’età che avanza, diventa dura per quelli che lavorano sul campo e aspettano il ricambio, ma si consolano del fatto che, da allora, tanti amici lontani non cessano di incoraggiare. Ogni mercoledi il catechista del villaggio ci fa pregare : « Signore, tu dici che anche un bicchiere d’acqua dato ad un bambino assetato avrà la sua ricompensa, guarda i nostri benefattori. Loro non ci vedono, noi non li vediamo, però passa la corrente dell’amore e della misericordia. Padre nostro…»
E allora grazie a voi amici di Strasbourg, di Hoersching, di Solgne, di Fiuggi, di Roma… Grazie a Pierre Tendon detto Pierino. Senza mettere su un associazione, lui scombussola tutto il Giura svizzero per spalleggiare la nostra attività in favore di malati di lebbra, malati di tubercolosi, e di giovani studenti.
A tutti, i nostri ringraziamenti e i nostri migliori auguri per le feste di fine anno e per il nuovo anno 2014. 
Pace e bene.
Fra Marino e la sua squadra

Gli auguri di Padre Attilio Mombelli

Carissimi amici tutti,
Come al solito sono in ritardo per presentarvi i miei auguri per l’anno nuovo.
Ho trovato un frase che mi ha fatto riflettere e vorrei condividerla con voi come augurio  per questo anno…

A volte è difficile ammettere
Che oggi per il nostro mondo
Dio non ha altri corpi che i nostri corpi.

Non ha altri piedi che i nostri
Per andare incontro agli uomini.

Non ha altre mani che le nostre
Per lenire le sofferenze dei nostri giorni

Non ha altra voce che le nostre
Per lodare e pregare
E per esprimere la fraternità

Non altra intelligenza che le nostre
Per cercare di comprendere i nostri fratelli
Che sono i suoi fratelli

Non ha altro cuore che i nostri
Per amare gli uomini come  li ama Dio

Per questo S. Paolo ci dice:
“voi siete il Corpo di Cristo”
( 1 Cor. 12,24 )


Mettiamo nelle Mani del Signore, con serenità, gioia e umiltà l’anno appena iniziato; Noi l’abbiamo accolto in una grotta o una stalla, Lui ci prepara una Casa; Lui con la sua stella, il suo Santo Spirito, ci guiderà giorno per giorno, verso la Casa che ha preparato per noi, da quando ha voluto venire a stare in mezzo a noi.
Le feste ormai sono passate … anche quest’anno si è notato che le difficoltà per la gente sono aumentate.
Mi hanno raccontato che in alcuni villaggi la “Messa di mezzanotte” l’hanno celebrata alle 15 per chiudersi in casa prima del tramonto del sole a causa  dei banditi
Io, a Zazafotsy, ho celebrato alle 20 , ma la chiesa non era neppure piena.
Anche i canti e i scenette di Natale che di solito si fanno in chiesa prima della Messa, sono state trasportate al pomeriggio del 25.
La domenica seguente ho fatto 12 battesimi di bambini, ma abbiamo fatto la celebrazione in altro villaggio, dove per ora non c’è la chiesa. Ci siamo riuniti in un cortile, la maggior parte della gente seduta sulle stuoie.
Molti i  cristiani di Zazafotsy  che hanno fatto 6 km a piedi per venire a pregare … è stato bello, sembrava una processione su  tutto il percorso.
Il primo dell’anno ho celebrato a Zazafotsy.
Siamo nel periodo delle piogge, ma non sono ancora sufficienti per coltivare tutte le risaie… ha fatto tanto caldo, più degli altri anni e tutto è secco.

Il 20 dicembre ci sono state le elezioni presidenziali ( secondo turno di ballottaggio tra due candidati, uno favorevole al presidente di transizione attuale, l’altro favorevole al presidente precedente attualmente in esilio in Sud Africa ) .  
Contemporaneamente ci sono state anche  le elezioni dei deputati… con un’infinità di candidati preoccupati di ottenere un “posto alla camera” ma a dir poco impreparati , incapaci  ( gente che non ha  neppure frequentato le scuole medie ! )
C’erano gli osservatori internazionali che hanno seguito l’andamento delle elezioni ( ma solo nei grossi centri ) …loro hanno detto che tutto si è svolto normalmente !
Per ora non sono ancora finiti gli scrutini ufficiali … ma ci  sono già tante, tante polemiche e c’è  anche qualche rischio di nuovi scontri tra  i sostenitori di diversi partiti.
C’ è da sperare e da pregare che ognuno metta un po’ di buona volontà per cercare di tirarsi fuori  da questa situazione.
Penso proprio che abbiamo bisogno di capire che “anche Dio ha bisogno degli uomini” … di noi uomini, delle nostre mani, dei nostri piedi, della nostra intelligenza e soprattutto dei nostri cuori.

AUGURI CARI
p. attilio
  
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giovedì 19 dicembre 2013

Paolo Lamano e l’Isola dei Pirati

49 anni romano, ha inaugurato a Sainte Marie, il suo nuovo Hotel
“Le Vieux Fort”

Che lavoro hai fatto in Italia
Faccio catering in Italia dal 1988....ho cominciato con il tour di Lucio Dalla e Gianni Morandi, avendo da sempre avuto la passione per la cucina, mi era stato proposto di occuparmi di quel tour, poi dopo la prima esperienza mi sono reso conto che viaggiare e fare un lavoro molto dinamico mi piaceva, ho continuato, cercando di migliorare il servizio fino ad occuparmi del catering dei tour dei maggiori artisti italiani (Vasco Rossi, Baglioni, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Laura Pausini,  Jovanotti, Zucchero, Tiziano Ferro, Ligabue ecc....), in questo momento stiamo seguendo i tour di Zucchero, Jovanotti e Negramaro.

Ma perché il Madagascar
Diciamo che e' un posto che mi ha sempre incuriosito, fin dai tempi della scuola studiando geografia ne ero attratto, ma francamente non saprei dire perché......poi nel 1993 ho fatto una vacanza in Madagascar e sono tornato....... dopo varie vacanze sono arrivato a Sainte Marie, ed e' stato un amore a prima vista......ed ho capito che era il posto dove il mio sogno avrebbe potuto prendere forma......

Adesso ci vuoi vivere
Sicuramente la mia scelta di vivere qui e' stata influenzata da una vita passata con la valigia in mano, passando da una città all’altra.....e da una stanza di albergo a un altra.......quindi ora ho voglia di passare la mia vita nel mio albergo.

E la tua azienda di catering in Italia

Quando ho deciso di passare più tempo in Madagascar, ho proposto ai miei dipendenti di diventare  soci, io ho mantenuto delle quote della società e ne sono ancora l'amministratore, e grazie a internet riesco a seguire ancora alcuni aspetti (preventivi, fatture, contatti con i clienti),....... Non mi sono mai pentito della mia scelta, e anche se guadagno notevolmente meno di prima, mi sento libero come mai .

Perchè hai chiamato il tuo albergo “Le Vieux Fort”
Nel 1857 fu costruita la prima chiesa cattolica del Madagascar, che si può tutt’oggi visitare a pochi passi dal villaggio di Ambodifotatra e proprio di fianco all’Hotel Le Vieux Fort. Sempre nelle vicinanze si trova anche la vecchia fortezza militare, dal quale il nostro Hotel prende nome, un’antica guarnigione francese tutt’ora occupata dall’unico presidio militare sull’isola.

Come è l’Isola di Sainte Marie
Ma Sainte Marie, visto che non è stata ancora colpita dal grande turismo di massa, significa soprattutto “natura selvaggia”, infatti l’isola conserva coste e spiagge incontaminate di una bellezza indescrivibile a cui si aggiungono fondali corallini ricchi di vita e dai colori meravigliosi.
Durante l’inverno australe (da giugno a fine settembre), il mare intorno a Sainte Marie, sulla costa orientale del Madagascar, offre uno degli spettacoli naturali più affascinanti del mondo. Grandi gruppi di megattere (Megaptera) svolgono la loro migrazione annuale dall'Antartide alle acque protette intorno a Ile St. Marie dove partoriscono e si prendono cura dei piccoli, per poi attuare spettacolari rituali di corteggiamento.
Le megattere trascorrono il resto dell’anno nei freddi mari meridionali per nutrirsi, quindi all'inizio dell’inverno, migrano verso nord, si spostano in mari tropicali più caldi e bassi, e dopo la nascita dei piccoli inizia la stagione degli amori e degli accoppiamenti. Resteranno lì fino alla fine dell'inverno prima di ritornare ai mari freddi dove l’aspetta una grande abbondanza di cibo. Queste creature possono crescere fino a 15 metri di lunghezza e pesare 45 tonnellate, eppure scivolando agevolmente attraverso le acque sembrano incredibilmente agili e tranquille. Le madri nuotano vicino ai piccoli, allattandoli e curandoli, per poi accompagnarli nella loro prima migrazione verso sud.
Durante questo periodo, le megattere possono essere facilmente avvistate mentre si muovono e saltano fuori dal mare nello stretto canale che separa l'isola dalla terraferma. Si possono vedere addirittura dalla terra, ma il modo migliore per ammirarle è  a bordo di un motoscafo veloce con una guida specializzata.
Qui si svolgono anche studi e raccolte dati scientifici sul comportamento, gli spostamenti e la biologia di questi mammiferi, nonché ricerche sui loro famosi “canti”...

Perchè viene chiamata l’Isola dei Pirati
Fù proprio la posizione strategica a rendere l’isola il porto preferito da vari pirati e bucanieri durante le loro scorribande per depredare i vascelli e le flotte mercantili di ritorno dalle Indie Orientali.
Questo fece si che l’isola, in breve tempo, si popolò di parecchi bucanieri diventando un covo eterogeneo di una banda internazionale di pirati inglesi, francesi, portoghesi e americani, tra cui ricordiamo il famoso William Kidd, Jhon Avery e Olivier Le Vasseur detto “La Buse”, i quali si stabilirono e si integrarono con le popolazioni locali dando origine ad un gruppo etnico di sangue misto. Ne è testimonianza oggi, il cimitero dei pirati posizionato su una piccola isola chiamata Ile aux Forbans, diventato ormai meta fissa per i vari turisti che approdano sull’isola.

Mura Mura
Il paesaggio è veramente lussureggiante e in ogni angolo si possono trovare frutti tropicali a portata di mano: manghi, papaye, banane, ananas, cocchi , ecc La tranquillità domina sull'isola come da noi il caos e lo stress. “Mura Mura” è naturalmente la parola d'ordine: piano piano... Non c'è fretta.
Vi aspettiamo a Sainte Marie!!!
Sito internet: www.levieuxfort.com

SCHEDA PAESE Madagascar

di Rosario Volpi

L’impatto della crisi economica finanziaria mondiale sviluppatasi nel 2008 è divenuta
evidente in Africa e in Madagascar nel 2009, ha aggravato pesantemente la situazione,  già precaria, di milioni di persone. Come in altri paesi in via di sviluppo in Madagascar si è registrato un forte aumento dei prezzi di prodotti alimentari di base come il riso, l’olio, il mais e, secondo i rapporti della Fao, proprio il prezzo del riso è quello che ha registrato l'aumento maggiore a seguito dell'imposizione di nuove restrizioni all'esportazione da parte di alcuni tra i maggiori Paesi esportatori.
Il prezzo del riso, alimento base per la popolazione Malgascia, è continuato ad
aumentare a causa delle numerose calamità naturali che in questi anni si sono abbattute sull’isola rossa. Siccità prolungate e piogge insufficienti, alternate al passaggio di numerose tempeste tropicali, con intense piogge e forti venti, hanno messo seriamente a rischio la produzione e la raccolta del riso. Secondo lo studio, realizzato dall’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao) e dal Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) nell’ultimo anno periodi prolungati di siccità nel sud e cicloni tropicali nell’est sono stati all’origine di un netto calo produttivo. Ciò continua a minacciare direttamente la sicurezza alimentare di migliaia di persone che indebolite dalla malnutrizione sono più esposti a malattie come la malaria e la diarrea.

 Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) e il Fondo della Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), due organismi dell’ONU, hanno iniziato a distribuire aiuti alimentari, ma hanno fondi sufficienti per aiutare solo una parte delle persone che ne hanno bisogno.
A gravare negativamente sulla situazione economica e sociale della grande isola africana è stata anche la lunga crisi politica iniziata nel gennaio 2009 a seguito della quale diverse organizzazioni umanitarie internazionali si sono ritirate dal Paese.
Conseguenza diretta di questo clima surriscaldato dalla bagarre politica è stata la
chiusura di molte aziende e il crollo del turismo. Disoccupazione, sospensione di una
parte degli aiuti umanitari hanno causato un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita dei malgasci. A destare ulteriore preoccupazione è l'assenza quasi totale dello Stato. Si è venuta a creare, infatti, una situazione caotica in cui ognuno decide e agisce come meglio crede

Cambiamenti climatici, difficoltà economiche crescenti, crisi politica, infrastrutture limitate, sono il quadro generale in cui ci siamo trovati a lavorare in questo triennio. Se infatti, Ambalakilonga, per la sua conformazione fisica può rappresentare una “isola felice”, risente certamente e pesantemente di questi eventi che hanno coinvolto l’intera Isola e la sua popolazione.
Le difficoltà crescenti della gente hanno fatto aumentare il numero di persone che
bussano alla nostra porta per chiedere un sostegno economico, sanitario, scolastico,
alimentare. Sono aumentate le richieste da parte delle istituzioni o di Associazioni, di
accogliere giovani in difficoltà nella nostra comunità. Insieme alla nostra disponibilità di camminare a fianco a questa gente, è aumentato però anche il costo della vita che si ripercuote sul budget che abbiamo a disposizione. In questi anni abbiamo cercato, il più possibile, di rispondere a queste richieste di “assistenza”, facendo ricorso a donazioni di amici della comunità ed evitando di gravare eccessivamente sulle finanze del Centro destinate alle attività ordinarie ed alla Formazione ed Educazione.
 (Scheda Paese a cura di Rosario Volpi, Esf)
Rosario Volpi, 34 anni, ha vinto il Premio volontariato internazionale 2013.
Puoi leggere la sua intervista: Dallo Zen di Palermo al Madagascar, per educare

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