sabato 4 gennaio 2014

C’era una volta …la lebbra in Madagascar

Vi scrive fra Marino da Sambirano e, tanto per cambiare, vi parla di …lebbra!  Uno zio africano che lavora sul fronte tropicale della salute  non può che parlare di lebbra o altre malattie esotiche. Come nel passato si è formato il mito orrendo della lebbra che demolisce e sfigura il corpo umano senza possibilità di rimedio, cosi adesso rischiamo di banalizzarla sull’onda del progresso che ha inferto un duro colpo a bacilli e microbi vari responsabili del nostro malessere. Facciamo il punto.
 C’era una volta …la lebbra in Madagascar. Sono in tanti, all’esterno del cantiere, ad aver capito così agl’inizi del 2000. Hanno capito male!
Bisogna ancora ribadire il concetto. Si trattava di eliminazione della lebbra come grosso problema di salute pubblica, di ridurla a « una malattia come le altre » che si può curare e guarire anche nel più piccolo centro sanitario della grande isola. Eliminazione, cioé, meno di un caso su 10.000 abitanti. Un bel traguardo, ma non si è mai parlato di eradicazione totale. Malati di lebbra ce ne sono sempre  e non sono pochi, se pensiamo a quelli che si nascondono in boscaglia e non vengono a curarsi, se non troppo tardi, quando hanno già contaminato altre persone. Per i malati di tubercolosi, nessuna flessione, anzi, la tendenza è al rialzo. E noi, dalla nostra piccola postazione cerchiamo di arginare queste tristi realtà, ancora ben lungi dal poterle classificare tra i  reperti fossili. Continuiamo a portare la nostra goccia d’acqua nel mare dei bisogni. Col vostro aiuto da fuori campo.
MOVIMENTO MALATI
Ricordiamo che per i malati di lebbra, oltre la distribuzione pignola della terapia, c’è un importante lavoro di prevenzione e rieducazione, cura di piaghe e nevriti, presieduto dalla nostra fisioterapista Florine.
In genere, sia  i malati  della lebbra, che della tubercolosi reagiscono bene alle terapie, ma se arrivano troppo tardi, ci saranno strascichi permanenti più o meno gravi per i lebbrosi, e talvolta l’esito fatale per i tubercolosi.
I tests sulla resistenza dei bacilli di Hansen eseguiti in collaborazione con un laboratorio di Parigi hanno dato risultati rassicuranti, per il momento. I tests per HIV sui tubercolosi danno risultato positivo solo in casi  sporadici.

Al 19/12/2013
L E B B R  A
T U B E R C U L O S I
NUOVI CASI
55
205
GUARITI
32
149
TOTALE MALATI CURATI
92
291
DISPERSI
6
5
MORTI
1
12
BAMBINI
13
17
ANALISI BATTERIOLOGICHE
14
1735

LA SCUOLA ELEMENTARE
Viaggia molto bene. Ormai, ogni anno, è scontato il successo completo della Quinta all’esamino di stato. Quest’anno un’altro successo ha avuto la nostra rappresentanza alla sfilata per la festa nazionale, hanno scucito il primo premio per ordine ed eleganza, l’equivalente di 18 euro che non hanno esitato a trasformare in bibite e biscotti. Sono in tutto 240 scolari, distribuiti nelle 5 classi più la materna. La grande bella sorpresa per i nostri cioccolatini in rosa è stata la costruzione di 4 altalene nel cortile.
Dopo la Primaria continuiamo ad assistere circa 100 altri ragazzi nelle scuole di Ambanja e anche fino all’università. Gerline, Estelline, Honoré, Francine, Franklin…erano malati di lebbra. Guariti perfettamente, adesso si preparano ad una professione, a Diego, a Antananarivo, a Antsirabe.

IL VILLAGGIO
I nostri amici sanno già tutto sul Villaggio Saint François Mahajanga. Confermiamo i dati. Una sessantina di abitanti, di cui diversi invalidi, solo una ventina sono in cura e lasceranno una volta guariti. E poi bambini, buoi, capre, tacchini ricercatissimi dai ladri, risaie, piantagioni di anacardi, banane, caffé. E ancora, una Chiesetta per pregare, un Dispensario per le cure, una Unità per la prevenzione e la rieducazione, il Sanatorium per i tubercolosi, la Scuola Primaria. I ragazzi hanno ricavato un grande campo sportivo vicino al cimitero. E quelli di passaggio dall’Italia, dalla Svizzera, dalla Francia,… insistono sempre a dichiarare la loro buona impressione. Potrebbe andare ancora meglio se si facesse avanti una giovane leva cappuccina malagasy, Purtroppo ancora niente  all’orizzonte.

IL PERSONALE
Nessuna variazione. La dottoressa Baptistine si rende disponibile soprattuto per le malattie generali. Suor Jacqueline, continua le sue performances in tutti i settori al Villaggio, al Sanatorium, al Dispensario. La sua abilità brilla specialmente nelle relazioni con i responsabili del Programma Nazionale e altri partners della lotta contro la lebbra e la tubercolosi. Suor Hélène, Florine, Romaine, Leonore sono attive all’ accoglienza, depistage, cura, laboratorio. Un lavoro enorme la tenuta a giorno dei tanti registri del Programma Nazionale. Madeleine esegue le terapie di ogni giorno.
Fra Alessandro è di una efficacia incredibile nel ruolo di responsabile dell’amministrazione della nostra Associazione CMC St Damien. Nonostante la sua fragile carrozzeria, si attiva decisamente su tutti i Servizi. Fra Stefano si lancia su nuovi progetti e non c’è difficoltà che lo tenga. Particolarmente laboriosa l’estensione del Blocco chirurgico. Unico rappresentante dei fraticelli malagasy è Fra Victor che adesso si occupa della farmacia. E’ bravo, ma ha un difetto, quello di essere …l’unico!  E il fra Marino ‘chauffeur’? Tiene duro, scrutando l’orizzonte.

2013 PUNTO E A CAPO
Da 60 anni ormai il lebbrosario d’Ambanja continua la sua attività benefica. Con l’età che avanza, diventa dura per quelli che lavorano sul campo e aspettano il ricambio, ma si consolano del fatto che, da allora, tanti amici lontani non cessano di incoraggiare. Ogni mercoledi il catechista del villaggio ci fa pregare : « Signore, tu dici che anche un bicchiere d’acqua dato ad un bambino assetato avrà la sua ricompensa, guarda i nostri benefattori. Loro non ci vedono, noi non li vediamo, però passa la corrente dell’amore e della misericordia. Padre nostro…»
E allora grazie a voi amici di Strasbourg, di Hoersching, di Solgne, di Fiuggi, di Roma… Grazie a Pierre Tendon detto Pierino. Senza mettere su un associazione, lui scombussola tutto il Giura svizzero per spalleggiare la nostra attività in favore di malati di lebbra, malati di tubercolosi, e di giovani studenti.
A tutti, i nostri ringraziamenti e i nostri migliori auguri per le feste di fine anno e per il nuovo anno 2014. 
Pace e bene.
Fra Marino e la sua squadra

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