lunedì 19 agosto 2013

Invasione di cavallette. Dall’Africa non arrivano solo le micidiali ondate di calore

Dall’Africa non arrivano solo le micidiali ondate di calore, ma anche un'infestazione di cavallette. Le cavallette nei mesi scorsi in Madagascar hanno messo in ginocchio l’agricoltura e messo in discussione la sicurezza alimentare per più del 50% della popolazione. Le cavallette hanno invaso dapprima l’Egitto e poi il Negev israeliano. Nel nostro paese è scattato l’allarme cavallette da Coldiretti. Per il momento gravi problemi si registrano nel Vicentino e nel Pesarese sulle colline del Montefeltro. Le condizioni climatiche di caldo umido e inverni miti e con poca pioggia, hanno agevolato l'invasione di cavallette, che stanno causando danni gravissimi alle campagne e quindi all’agricoltura. Le cavallette se non arrestate in tempo, sono realmente una piaga biblica perché distruggono sia le piante spontanee che i terreni coltivati.  A rischio sono il mais, la vite, gli ortaggi, l’erba medica e i foraggi per gli animali. Le cavallette hanno trovato le condizioni ideali per moltiplicarsi a dismisura, sono affamate e possono divorare tutto ciò che incontrano. Come arginare questa invasione? Sarebbe importante la prevenzione nel periodo autunno-inverno per la distruzione meccanica degli involucri nei quali sono contenute le uova che vengono deposte a una profondità di 5-6 centimetri e possono permanere nei terreni più soffici anche per quattro-cinque anni, dichiara Coldiretti. Bisogna agire nei luoghi di diffusione e proliferazione. L’abbandono delle zone collinari, delle montane e dei campi facilitano a creare l’habitat ideale per la riproduzione delle cavallette. Per combattere gli attacchi- Coldiretti rivela che esistono dei metodi naturali con il ricorso a fagiani e faraone che devono però essere presenti in un limite minimo di 20 esemplari ed uno massimo di 100 per azienda. 
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Le ragazze del foyer, Fianarantsoa

Foyer de l’Orphelinat

Il Foyer de l’Orphélinat è una delle ultime iniziative sostenute dell’associazione.
Si tratta principalmente di una scuola di cucito e taglio che permette la formazione delle giovani che hanno raggiunto l’età per lasciare l’orfanotrofio.
Completata la formazione le giovani hanno la possibilità di lavorare nell’ atelier.
Attualmente è garantito il lavoro per 50 persone del Madagascar.

Sul posto i coniugi Edda e Marzio Frigerio, iniziali promotori dell’associazione svizzera, oggi pensionati, i quali – da alcuni anni – hanno scelto di occuparsi a tempo pieno dell’aiuto agli orfani di Fianarantsoa. Senza un aiuto esterno in loco le iniziative dell’associazione non hanno la possibilità di decollare.
L’aiuto è evidentemente fornito a pieno titolo di volontariato.

Cooperativa AINA

La Cooperativa AINA è una società cooperativa di diritto malgascio fondata il 1 gennaio 2008.
La cooperativa è iscritta alla Camera del commercio di Fianarantsoa, ha un numero fiscale e presenta bilanci che vengono revisionati da un ufficio specializzato della capitale Antananarivo.
Le quote delle cooperativa sono detenute da chi vi lavora.
Trattasi di ragazze che hanno raggiunto l’età della forzata uscita dall’orfanatrofio e che rischiano in conseguenza di ritrovarsi senza sbocchi sulla strada.

Dati 2010

·         38 ragazze impiegate nella cooperativa taglio e cucito
·         2 ragazzi impiegati nella cooperativa Serigrafia tessuti
·         1 commerciale
·         1 impiegata d'ufficio
·         Il personale è formato esclusivamente da cittadini malgasci.


·         NEW DAL MADAGASCAR

·         Il tempo è sempre più prezioso e di spazio libero ce ne rimane sempre meno, per questo motivo siamo in ritardo con le nostre New. Questi ultimi mesi sono stati per noi un susseguirsi di impegni e di lavori.
·          Edda ed io siamo continuamente in movimento da 3 anni (niente riposo) e sono 7 che non torniamo in Ticino.
·         Inizia questo mese il nono anno di lavoro in Madagascar e spesso ci chiediamo cosa siamo riusciti a cambiare con la nostra attività, non sempre troviamo le risposte e la forza di reagire, a momenti difficili.
·         Fortunatamente abbiamo avuto la visita di due giovani coppie Ticinesi e anche se il loro soggiorno da noi è durato solo due notti e una giornata, ha comunque colorato per un momento la nostra vita.
·         Le nostre ragazze lavorano abbastanza bene, ma la mentalità e le abitudini Malgasci le portano spesso a dover affrontare situazioni complicate.
·         Thérèse lascia il "Foyer" sabato; è rimasta incinta da un liceale, continuerà a lavorare da noi, ma come da regolamento deve andare a vivere altrove. Adrea conviveva con un uomo "serio", è in stato  interessante e scopre che il suo partner è sposato con due figli; la moglie dell'uomo gli ha incendiato la casa mentre era assente…..
·         Ecco le situazioni con cui dobbiamo convivere ogni giorno.
·         Domani arriveranno 3 nuove ragazze dall'orfanotrofio ed inizieranno l'anno di apprendistato… speriamo bene.
·         L'inverno si sta rivelando duro e il freddo non accenna a diminuire, anche se peschi e aranceti sono in fiore.
·         Edda e Marzio e tutte le ragazze del Foyer con i loro pargoli
·         vi ringraziano per la vostra attenzione
www.arfam.ch
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La Chiesa cattolica in Madagascar


Inaugurazione delle mostre "Maratona fotografica Città di Latina" e "Il Madagascar negli occhi dei bambini"

L'associazione fotografica Factory10 è liete di presentarvi in un unica serata due esposizioni, una dedicata alla prima edizione della "Maratona fotografica Città di Latina" e l’altra a cura di Cristina Urbano “Il Madagascar negli occhi dei bambini”.
La Maratona Fotografica, manifestazione che si è svolta all'interno della città di Latina nell'arco di tutta la giornata di sabato 11 maggio 2013, ha richiamato gli appassionati di qualsiasi livello e stile.
La mostra è il risultato di una splendida giornata passata nel tipico clima Factory10: nove ore, tre temi da interpretare, tantissime immagini per ognuno dei 73 iscritti dai 4 agli 84 anni di età. Con questi numeri, di assoluto rilievo, la prima "Maratona Fotografica della Città di Latina" si è dimostrato un evento che ha saputo entusiasmare e coinvolgere tutti i partecipanti in una fantastica giornata di fotografia e di scoperta della città.
Da tutte le immagini realizzate, secondo i temi assegnati (1. la realtà vista con gli occhi di un bambino; 2. non sempre le cose sono quelle che sembrano,; 3. affinché la luce sia splendente deve esserci l'oscurità) è stata selezionata una fotografia per ogni tema, in collaborazione con gli stessi autori: 120 immagini in formato a4 che riempiranno le mura dell' associazione a partire da Sabato 20.

Cristina Urbano è una dei soci più affezionati di Factory10. Durante un viaggio in Madagascar è stata folgorata dagli sguardi dei bambini: un amore a prima vista, quasi irrefrenabile, che l'ha portata a documentare le sensazioni di quei momenti indimenticabili.

L’impegno di Cristina non si è però fermato lì: le immagini sono state anche uno spunto per iniziare un’attività di sostegno e aiuto, attraverso una raccolta di indumenti da poter donare ai bambini meno fortunati. Il raccolto verrà portato direttamente in Madagascar da Cristina stessa.
Un’ottima occasione inoltre per contribuire ad una splendida iniziativa sociale.
L’appuntamento è quindi fissato per Sabato 20 luglio, a partire dalle ore 20.00.
La serata sarà accompagnata da un aperitivo e musica in sottofondo.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti!
Vi aspettiamo numerosi!

Per maggiori info, è possibile consultare il sito http://www.factory10.it/latina/2013/07/20/mostra-maratona-fotografica/
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Per gli italiani all’estero

ATTI CONCRETI PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO: I DEPUTATI PD SCRIVONO AL VICE MINISTRO ARCHI
"Egregio Vice Ministro, On. Archi, poiché durante l'audizione svoltasi nel Comitato per gli Italiani nel mondo della Commissione Affari Esteri della Camera non è stato possibile completare gli interventi, Le inviamo, certi della Sua disponibilità e della Sua attenzione, alcune nostre riflessioni che riteniamo utili in questo passaggio politico".
Inizia così la lettera che di deputati Pd eletti all’estero, Marco Fedi, Gianni Farina, Francesca La Marca, Laura Garavini e Fabio Porta, hanno inviato al Vice Ministro Archi, per riassumere tutte le questioni aperte in materia di politica per gli italiani nel mondo. Di seguito il testo integrale della lettera.
"Della Sua relazione ci permettiamo di fare una lettura critica che riteniamo non debba mai venir meno neanche quando forze, storicamente diverse, concorrano a sostenere un governo di larghe intese, come il Governo Letta. Una sana dialettica, sempre utile anche quando sia interna a una maggioranza, è ancora più importante se c’è il rischio di avere un'unanime desistenza rispetto ai temi più urgenti per il Paese e per gli italiani nel mondo.
La prima questione che intendiamo porLe riguarda le deleghe. L'eccessiva frammentazione delle responsabilità in un Ministero come gli Esteri, già fortemente diviso tra centri di spesa e Direzioni generali, complica le sinergie che sarebbe opportuno realizzare.
Le Sue deleghe sono importanti ma l’attribuzione della responsabilità della rete consolare ad un altro esponente di governo e quella della rete degli istituti di cultura e delle scuole italiane all’estero ad un altro ancora, non aiuta di certo, anzi ostacola, la necessaria azione di coordinamento che Le chiederemmo di svolgere. Tale coordinamento è necessario anche per evitare che un autorevole esponente di Governo, quale Ella è, si trovi nella condizione di proporre al Parlamento e alle comunità italiane nel mondo un semplice elenco di cose da fare, una wish list, che riassume istanze che provengono addirittura dalla storia dell'emigrazione e del lavoro del CGIE, senza che emergano però proposte concrete e scadenze di riforma.
Ecco, se in questa fase di larghe intese si ponessero le condizioni per una serie di riforme riguardanti la scuola e la cultura, la tutela sociale, la rappresentanza, la rete consolare e i servizi per i cittadini, riusciremmo anche all'estero a dare il senso dell’utilità di un’alleanza tra oppositori del passato.
Nella Sua pur ampia relazione non si parla mai di coordinamento né di azione riformatrice. Potrebbe apparire addirittura paradossale che si parli, come Lei giustamente fa, di mantenimento della Circoscrizione estero e di inversione dell’opzione nel voto per corrispondenza, quando il Ministero degli Affari Esteri non ha avanzato una chiara posizione a favore dell'inversione dell'opzione, e lavora ad un progetto di voto elettronico, tra l'altro ancora non conosciuto nei dettagli. Il Ministero dell’Interno, a sua volta, in più di un’occasione,  si è pronunciato contro il voto per corrispondenza. Le chiediamo, quindi, non solo di assolvere alle Sue deleghe, ma anche di svolgere un’incisiva azione di coordinamento sui temi più generali.
Venendo alla spending review, dobbiamo constatare come essa sia stata ampiamente disattesa. Siamo oggi in una situazione in cui la Farnesina non riesce a garantire la propria rete diplomatico-consolare nel mondo. Questo significa non assicurare servizi alle imprese e non garantire servizi ai cittadini italiani, non solo a coloro che dimorano all’estero da molti anni ma anche a quelli che, più di recente, si muovono nelle dimensione globale.
Adelaide, Brisbane, Newark, Tolosa, Sion, Wettingen, Neuchatel, Mons, e altre città europee nell’elenco delle chiusure - come Losanna e Coira, ingiustamente penalizzate dalle ultime chiusure, per le quali dobbiamo trovare soluzioni - sono meta di imprese, di rapporti commerciali importanti, sono strumenti di quella promozione dell'Italia nel mondo di cui la Farnesina vuole rendersi protagonista.
Restano quindi aperti, Signor Vice Ministro, quesiti ineludibili: in che modo garantire i servizi ai connazionali nel mondo? In che modo sostenere la nuova presenza italiana di ricercatori, giovani, nuovi migranti in ambito internazionale? Si può essere presenti camminando nel vuoto? E se non si vuole il vuoto, quali servizi alternativi realizzare? È possibile che per rinnovare un passaporto occorra fare 725 chilometri, da Adelaide a Melbourne?
Non possiamo poi tralasciare la promozione e la diffusione della nostra lingua e cultura nel mondo. Da troppi anni questo settore attende una seria riforma. Il CGIE, con un suo documento di proposta, ha delineato alcune coordinate di riforma. Ci sembra indispensabile procedere su questa base a un utile approfondimento.
Analogamente, il tema dell'informazione radiotelevisiva e stampata richiede un impegno del Governo sui nuovi criteri da adottare per la concessione dei contributi, di cui Lei non ha parlato, e un'azione propositiva per dare nuova energia a Rai Italia.
Per il museo dell’emigrazione, inoltre, noi puntiamo francamente a un progetto più ambizioso: a una rete museale delle migrazioni, a un centro di cultura per la storia comune dei popoli migranti, di cui l’emigrazione italiana nel mondo sia parte essenziale ma non esclusiva, affinché continui a essere un fermento attivo e non un luogo in cui sia staticamente conservata la memoria della nostra vicenda storica.
Nella Sua relazione, inoltre, non si fa alcun riferimento all'IMU, alla necessità che la riforma in discussione tenga conto anche delle istanze degli italiani nel mondo per le quali Le chiediamo un energico intervento.
La proiezione del nostro Paese nel mondo, infine, ha bisogno di una strategia complessiva che deve essere resa più chiara e più sinergica anche per quanto riguarda l’azione delle strutture che agiscono in questo campo, come le Camere di Commercio, l’ICE e i vari altri sportelli. Intere aree del pianeta, a partire dall'Asia-Pacifico, continuano a essere sottovalutate come aree di sviluppo e di crescita nell'interscambio economico e negli investimenti.
Siamo certi, Signor Vice Ministro, che Ella vorrà considerare questo nostro messaggio come uno stimolo costruttivo e una sollecitazione a cogliere l’opportunità di una così ampia maggioranza di Governo. Confidiamo, dunque, nel Suo impegno e soprattutto nella realizzazione di atti concreti che diano agli italiani nel mondo il senso di un cambiamento di passo nell’azione di governo.
Gradisca i nostri più cordiali saluti e auguri di buon lavoro". (aise)
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Una tartaruga esce dal lago e depone le uova sulla spiaggia

Stupore tra i presenti alla vista della testuggine «dal naso porcino» originaria dell'Australia e del Madagascar

Incurante dei bagnanti scava  una buca lasciandovi la«prole» Il Wwf: «È una specie esotica abbandonata dal proprietario»


Una tartaruga emerge improvvisamente dall'acqua del lago, avanza sulla spiaggia del campeggio «Spiaggia d'oro», a Lazise, deposita le sue uova e pochi attimi dopo sparisce fra le onde del lago.  Tutto ciò davanti agli increduli bagnanti, all'inizio spaventati dall'arrivo imprevisto della testuggine, lunga trentacinque centimetri, che ha deciso di sotterrare la sua «prole» proprio vicino ai loro asciugamani, nella zona demaniale, accanto alla rete che delimita l'area di proprietà del campeggio. Una scena che finora sulle rive del lago non si era mai vista. Anche perché le tartarughe non sono proprio «di casa». Anche se alcuni turisti stranieri hanno raccontato di averne viste alcune sulle piccole rocce che delimitano una spiaggetta in zona San Benedetto di Lugana. E si dice pure che di recente nella zona del rimessaggio barche verso Pacengo ne siano state viste altre. Dopo le nutrie e i grandi granchi rossi, sembra proprio che ora ci sia un altro insolito arrivo.  «È stata un'azione imprevista, mai vista prima», afferma Beppe Pachera, marito della proprietaria del negozio del campeggio che dà sulla spiaggia. «La scena me l'ha raccontata mio figlio che era presente all'arrivo della testuggine e le ha pure scattato una foto, come hanno fatto molti turisti. I bagnanti sono rimasti a bocca aperta quando l'hanno vista. Anzi, all'inizio qualcuno si è anche spaventato». Ora non resta che aspettare cosa accadrà nei prossimi giorni. Le uova depositate nella sabbia si schiuderanno o non avranno futuro? La temperatura sarà adeguata? E soprattutto, riusciranno a salvarsi dai piedi dei turisti? Nessuno infatti ha avuto l'accortezza di delimitare l'area dove sono state deposte le uova, che di solito vengono sotterrate in buche poco profonde, quindi a rischio. Sorpresi anche i pescatori di Lazise. «Non abbiamo mai visto cose simili, qui sul lago», commenta Giuseppe Azzali, pescatore, «perché le tartarughe qui non ci sono mai state. Probabilmente sono state abbandonate in riva al lago da chi le teneva in casa. Staremo a vedere se nasceranno i piccoli». Per saperne di più abbiamo mostrato la foto dell'intrepida tartaruga avvistata a Lazise a Manuela Formenti, responsabile del Wwf Verona.  «Si tratta di una tartaruga della famiglia dei cheloni», spiega Formenti, «una tartaruga d'acqua dolce detta “dal naso porcino”. È un animale esotico, proveniente dall'Australia, dalla Nuova Guinea o dal Madagascar. Evidentemente il proprietario ha deciso di liberarsene e l'ha abbandonata nel lago. Purtroppo tanti comprano le tartarughe esotiche perché sono piccole, carine e i bambini le chiedono come regalo, ma non c'è niente di più sbagliato e quindi li prego di non farlo perché poi le tartarughe crescono e spesso diventano ingestibili in un appartamento».  Senza considerare che non sono come i pesciolini rossi, che negli acquari casalinghi vivono in media due o tre anni. Le testuggini arrivano anche a cent'anni. «Così», prosegue Formenti, «succede che invece di chiamare il Wwf o il Corpo forestale dello stato tanti decidono di liberarle». Facendo spesso danni alle specie autoctone, perché tanti animali «stranieri» sono più robusti e quindi depredano il cibo ai «nostri». Conclude Formenti: «Bisogna anche capire dove questa tartaruga abbia trovato un maschio con cui riprodursi. Magari chi le ha abbandonate ne aveva due. Peccato poi che nessuno abbia pensato di mettere una protezione nell'area in cui sono state deposte le uova».

Sergio Bazerla l’Arena.it

mercoledì 31 luglio 2013

I nostri figli nati all’estero non usufruiscono dell’assistenza sanitaria italiana (Interrogazione Parlamentare)

Come ci era stato promesso dal deputato Francesca La Marca è stata pesentata al Ministro della Sanità una interrogazione per chiarire, la posizione in cui si trovano gli italiani sparsi nel mondo nei confronti dell’assistenza sanitaria italiana.
A nome degli italiani del Madagascar e degli italiani sparsi in tutto il mondo, ringraziamo l’Onorevole La Marca, deputato PD eletto in Canada, per avere preso a cuore questa causa. Ci auguriamo che il Governo Italiano si pronunci al più presto e in maniera favorevole.
 Ecco il testo dell’interrogazione presentata in data 25 luglio  
  
La Marca (PD) Assistenza Sanitaria gratuita anche agli italiani nati all’estero
Francesca La Marca, deputata PD eletta nella Circoscrizione Estero, ha presentato – insieme alla capogruppo del PD Donata Lenzi – un’interrogazione a risposta in Commissione Affari Sociali e Sanità per garantire anche ai cittadini italiani nati all’estero le cure ospedaliere urgenti gratuite in Italia durante un soggiorno temporaneo. Nella sua interrogazione, alla quale dovrà presto rispondere il Ministro della Sanità o un suo delegato, la parlamentare sottolinea che ogni anno migliaia di cittadini italiani residenti permanentemente all'estero, in Paesi non appartenenti all'Unione europea e con i quali non vige una convenzione bilaterale in materia di assistenza sanitaria o vige una convenzione parziale, rientrano in Italia per periodi di tempo che variano da alcune settimane ad alcuni mesi, e a volte sono costretti a ricorrere alle cure mediche urgenti nel nostro Paese.
I cittadini italiani, spiega la parlamentare, che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l'Italia – o è in vigore una convenzione parziale – perdono il diritto all'assistenza sanitaria da parte dello Stato italiano, sia in Italia che all'estero, all'atto della cancellazione dall'anagrafe comunale e della iscrizione all'AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco, che mantengono il diritto all'assistenza sanitaria in Italia e all’estero. Infatti l'iscrizione all'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero) o il diritto di voto in Italia, non aprono un diritto all'assistenza sanitaria in Italia.
Tuttavia ai sensi dell'articolo 2 del decreto interministeriale Sanità/Tesoro del 1o febbraio 1996, è prevista l'erogazione gratuita dell'assistenza sanitaria in Italia limitatamente alle prestazioni ospedaliere urgenti (pronto soccorso) per un periodo massimo di 90 giorni per i cittadini italiani residenti all'estero, temporaneamente in Italia, a patto che siano titolari di pensione italiana o che abbiano lo status di emigrato; per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti è necessario presentare un attestato rilasciato dal consolato competente che attesta lo stato di emigrato; in mancanza dell'attestato del consolato, può essere sottoscritta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si dichiara, oltre al proprio stato di emigrato, che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata contro le malattie.
Purtroppo – stigmatizza La Marca -  dall’assistenza gratuita per cure urgenti ospedaliere sono esclusi i cittadini italiani nati all’estero i quali se dovessero ricorrere a tali cure durante il loro soggiorno in Italia sarebbero tenuti al rimborso delle cure erogate; tale esclusione – sebbene non prevista esplicitamente nel Decreto 1 febbraio 1996 – e’ indicata nel sito del Ministero della Sanità, alla voce “Cittadini italiani residenti all’estero” dove lo stato di emigrato e’ definito come quello di “coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana sul territorio nazionale, nati in Italia”.
E’ evidente – arguisce la parlamentare italo-canadese -  l’incongruenza della normativa che garantisce le cure ospedaliere urgenti gratuite esclusivamente a cittadini italiani pensionati residenti all’estero che rientrano temporaneamente in Italia e inoltre a tutti coloro nati in Italia che sono emigrati all’estero e che ottengono l’attestato di “soggetto emigrato” dal consolato di riferimento, mentre le stesse  cure sono invece corrisposte a pagamento, spesso molto oneroso,  per tutti i cittadini italiani nati all’estero anche se figli di cittadini italiani nati in Italia ai quali invece viene erogata l’assistenza gratuita.
L’On. Francesca La Marca chiede quindi nella sua interrogazione a risposta in Commissione quali iniziative urgenti il Ministro della Sanità  intende intraprendere, nel rispetto della Costituzione italiana che prevede l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la tutela della salute quale diritto fondamentale, per eliminare la disparità di trattamento nei confronti di cittadini italiani che risiedono all’estero, in Paesi non convenzionati con l’Italia e che rientrano per soggiorni temporanei nel nostre Paese ma, solo per il fatto di essere nati all’estero, di  non essere  titolari di pensione italiana o di non vedersi riconosciuta la qualifica di “emigrato” da parte del consolato di riferimento, sono  costretti a pagare le cure urgenti ospedaliere, spesso molto onerose, nel caso in cui siano sprovvisti di assicurazione pubblica o privata.
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Madagascar: cresce la tensione per il rinvio delle elezioni

Cresce il malcontento in Madagascar dopo l’ennesimo rinvio delle elezioni presidenziali che si sarebbero dovute tenere questo 24 luglio. Tensioni si sono registrate nel corso di alcune manifestazioni per reclamare il voto. Dopo la presa di potere, nel 2009, dell’attuale presidente di transizione Rajoelina, le parti politiche avevano ripreso colloqui, grazie alla mediazione delle Chiese cristiane, coinvolgendo pure l’ex capo di stato deposto Ravalomanana. Tuttavia, il tavolo sembra saltato anche per l’intervento della comunità internazionale che contesta la candidatura dei tre principali sfidanti. Marco Guerra ha intervistato don Luca Treglia, direttore di Radio Don Bosco in Madagascar:RealAudioMP3

R. - La tensione cresce moltissimo: già da lunedì scorso ci sono state dimostrazioni in strada e durante una manifestazione sono stati arrestati alcuni esponenti politici. La situazione politica è un caos totale, la gente diventa sempre più povera e i politici creano questo stato di stasi che non trova più una via d’uscita.

D. - La comunità internazionale chiede il ritiro dei tre principali candidati tra cui il presidente uscente, Andry Rajoelina…

R. - Secondo noi, la comunità internazionale non è concorde: ci sono alcuni Stati che tirano da un lato ed altri che tirano dall’altro. Ad esempio, gli Stati Uniti d’America non hanno problemi che i tre candidati si presentino alle elezioni, ma per l’Unione Europea o per altri Stati è importante che i tre candidati non si presentino. La cosa è molto delicata e con questa interferenza abbastanza forte della comunità internazionale la sovranità del Madagascar è venuta meno.

D. - A livello interno, cosa è successo dopo la deposizione di Ravalomanana? Come sta andando il Paese e quali sono le principali problematiche?

R. - Hanno cercato con tantissime difficoltà, ancora attuali, di formare governi di unione per cercare di arrivare a fare queste elezioni; però, i giochi politici sono stati tanti. Adesso, infatti, lo Stato si trova in uno sfacelo totale sia dal punto di vista delle strutture materiali, sia dal punto di vista della sicurezza: ci sono atti di banditismo in piena città, con sparatorie; cose che alcuni anni fa non esistevano. C’è una sorta di caos politico e questo ha istaurato anche un’anarchia totale.

D. - C’è una via d’uscita a questa situazione?

R. - Molti sono convinti che forse c’è un’unica via di uscita: la mediazione che sta facendo la Ffkm, un insieme delle Chiese di cristiani - cattolici, protestanti, anglicani - sostenuto da vari partiti politici. Stanno tentando di fare una nuova mediazione e questa prevede di mettere insieme i quattro ex presidenti, perché se queste quattro persone non si riconciliano non si può procedere ad un’elezione. Quindi, si dovrebbe instaurare una nuova transizione con un nuovo primo ministro e con un nuovo governo. In questo modo, si pensa che le elezioni presidenziali non siano fattibili quest’anno, ma nel 2014.

Testo proveniente dalla pagina del sito Radio Vaticana

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Ex Grande Fratello: Laura Torrisi fa volontariato in Madagascar

L'attrice Laura Torrisi, ex concorrente di Grandefratello, si sta dedicando con passione e molta dedizione al volontariato: ecco le sue parole a proposito.

Torniamo ad occuparci di un’ex concorrente del Grande Fratello e nello specifico della bella attrice Laura Torrisi la quale, in questo ultimo periodo, si sta dedicando al volontariato; ecco quali sono state le sue parole a tal riguardo: “Tre mesi fa sono stata in Madagascar, doveva essere una vacanza tra amiche, una vacanza come tante, ma io quaggiù ci ho lasciato il cuore. E per questo sono tornata. Insieme a questa grande donna Isa Monti Saracino, che con coraggio e forza invidiabile è riuscita a canalizzare un enorme dolore personale in energia capace di fare e costruire cose veramente grandiose quaggiù” – successivamente Laura ha spiegato quale attività svolge in Madagascar – “In questi giorni abbiamo distribuito biberon, tutine, magliette, materassi per la sala parto e medicine difficilmente reperibili quaggiù, (tutto materiale che se volete potete far reperire anche voi all’associazione di Milano), siamo soddisfatte del lavoro svolto ma ancora tanto c’è da fare per aiutare la popolazione malgascia…che come molti di voi sapranno è il quarto paese più povero al mondo”.
Infine la Torrisi lancia un appello: “Amici! Vi chiedo 10 min del vostro tempo e del vostro cuore da dedicare a questo sito. Qui troverete tutte le info necessarie per poter aderire in qualsiasi modo all’associazione. Un grazie sincero e di cuore a chiunque voglia partecipare in qualunque modo a questa iniziativa”.

Un’iniziativa davvero lodevole quella dell’ex gieffina Torrisi, voi cosa ne pensate? Siamo certi che l’appello dell’attrice venga accolto da molti lettori.


A Londra gli ultimi impegni della delegazione Ital Uil

Con il corso di aggiornamento di Londra per gli operatori e collaboratori dell’Ital Uil della Gran Bretagna (dopo quelli tenutisi in Francia, Australia, Germania e Belgio) si è conclusa una parte del ciclo di formazione del personale del patronato operante all’estero previsto per il 2013. Una attività intensa di formazione e di ascolto degli operatori dell’Ital Uil che ha visto impegnato il vice presidente nazionale del patronato, Mario Castellengo, e Anna Ginanneschi dell’Area Internazionale Ital Uil, oltre a diversi dirigenti nazionali e locali della UIM per la trattazione di temi particolari quali la fiscalità e l’accoglienza in loco dei giovani studenti o stagisti. Un ciclo di incontri che, peraltro, riprenderà già agli inizi di settembre, dopo la pausa estiva, e che coinvolgerà il personale delle sedi Ital Uil del Sud Africa, Brasile, Argentina (dove si terrà anche un convegno sulla sicurezza nei posti di lavoro mettendo a confronto la normativa italiana ed argentina con la partecipazione del sindacato locale, della segreteria confederale della UIL e del presidente nazionale del patronato Gilberto De Santis) e proseguirà poi in Venezuela, Spagna, Svizzera (dove si celebrerà anche il 50° dell’Ital Uil nella Confederazione Elvetica), Canada e Stati Uniti. Anche in Canada sarà organizzata una tavola rotonda per un confronto con dirigenti sindacali canadesi in materia di sicurezza nei posti di lavoro. Si tratta, sottolineano dal patronato, di "un notevole impegno organizzativo a livello mondiale con il quale l’Ital Uil si prefigge di avere sul territorio degli operatori sempre aggiornati sulle modifiche legislative in materia sociale e previdenziale intervenute in Italia e nei Paesi esteri dove è presente con proprie strutture". Una necessità, quest’ultima, per l’Ital Uil nazionale "per poter offrire una tutela di prima qualità agli italiani all’estero ed aggiornata alle attuali esigenze che esprimono i nuovi flussi migratori italiani che, ormai, dall’inizio di questo secolo, hanno ripreso a lasciare l’Italia per cercare un lavoro all’estero seguendo, spesso, le orme dei loro nonni". Nel contempo, rileva l’Ital Uil, "l’occasione di questi corsi formativi permettono ai dirigenti nazionali del patronato di incontrare le autorità ed i sindacati locali, i Comites, nonché i circoli della UIM e l’associazionismo italiano, per “scoprire” quali siano nei vari Paesi visitati le problematiche che più interessano oggi le collettività italiane". (aise)
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Prorogato al 31 ottobre l’invio del modello Red Est all’INPS

È stato prorogato al 31 ottobre 2013 il termine utile per l’invio all’Inps dei moduli Red Est 2013. I pensionati italiani all’estero, dunque, avranno altri tre mesi per inviare – via internet (www.inps.it) o tramite i patronati – i moduli che attestano il reddito percepito nel 2012.  La scadenza – inizialmente prevista il 31 luglio – è stata prorogata "tenuto anche conto della concomitanza con gli adempimenti fiscali e con il periodo feriale", come spiega il Direttore generale dell’Inps Mauro Nori nel messaggio (il numero 11157) con cui annuncia la nuova data del 31 ottobre. Si ricorda che i dati da inserire nel modulo inviato ai pensionati dall’Inps si riferiscono ai redditi percepiti nell'anno 2012 dal titolare, dal coniuge o, nel caso di assegni familiari, anche dai componenti del nucleo familiare. I connazionali dovranno inviare il modulo anche se non hanno redditi oltre alle pensioni italiane. Nel modulo quest’anno è stata inserita una nuova sezione – la numero 11 – che deve essere compilata se il pensionato ha svolto nel 2012, svolge o intende svolgere nel 2013, attività di lavoro autonoma, professionale o di impresa. I pensionati, come sempre, possono avvalersi dell'assistenza degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge. Qualora il modulo non venga trasmesso o non sia correttamente compilato, sottoscritto e completo della documentazione richiesta, l'INPS sospenderà qualsiasi pagamento. Al modulo Red Est, i connazionali dovranno allegare diversi documenti: copia del documento d'identità; copia di un documento attestante la cittadinanza; certificato dell'Ente estero previdenziale o assistenziale erogatore della pensione. L’Inps infine, precisa che "nel caso di redditi diversi da pensioni estere i connazionali residenti nei Paesi sotto indicati dovranno allegare copia della dichiarazione dei redditi presentata all'autorità fiscale del paese di residenza: Australia, Canada, Cipro, Corea, Estonia, Giappone, Israele, Lettonia, Lituania, Malta, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Stati Uniti, Turchia, Ungheria, Città del Vaticano, Francia, Germania, Spagna, Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Portogallo, Finlandia, Svezia, Belgio, Lussemburgo, Islanda, Austria, Norvegia, Irlanda, Liechtenstein, Repubblica S. Marino" Per i pensionati residenti in altri Paesi è sufficiente un'autocertificazione dei redditi prodotti. (aise)
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Tutto pronto a Ortezzano per il tredicesimo Festival Internazionale del Folklore

L’associazione Culturale Folklorica Ortensia in collaborazione con il CSV Marche organizza la tredicesima edizione del Festival Internazionale del Folklore: giovedì 1° agosto alle ore 21,30 ad Ortezzano: quest’anno esibizioni di gruppi folklorici provenienti da India, Argentina e Madagascar. Per l’Italia, il locale gruppo Ortensia con l’originale “Saltarock”. Il piccolo Comune di Ortezzano torna ad essere la capitale delle tradizioni popolari. Tutto è pronto infatti per il tredicesimo Festival Internazionale del Folklore organizzato dall’Associazione Culturale Folklorica Ortensia, in collaborazione con il CSV Marche, che giovedì 1° agosto alle 21,30 animerà piazza della Libertà con musiche, canti e balli tradizionali marchigiani e dal resto del mondo.
Per quest’edizione sono in arrivo nel centro della Valdaso gruppi provenienti dall’India, dall’Argentina e dal Madagascar, e per l’Italia, il locale gruppo Ortensia, che da oltre 10 anni porta in giro per il mondo musiche, balli e animazioni teatrali del folklore regionale e per il Festival di quest’anno, nel solco della tradizione, proporrà anche il nuovo “Saltarock”, originale rivisitazione del saltarello in chiave rock.
Ricco dunque, il programma della serata. L’organizzazione culturale “Rangsurbhi” presenterà danze popolari dell’India, che sono generalmente spontanee, frutto di una ricca cultura e del desiderio di espressione artistica ed emotiva. Per il Madagascar sarà protagonista il gruppo folkloristico “Sagotro”, composto da 12 giovani e talentuosi elementi di gruppi musicali, corpi di ballo e compagnie teatrali della città di Diego Suarez, nel nord dell’isola, che esplorano, rivivono e trasmettono le tradizioni del Madagascar, con una musica molto vivace, ritmata da percussioni ed armonizzata da una melodica fisarmonica, lanciando un messaggio di pace e fratellanza. Arriva invece dalla provincia di Cordoba, centro artistico e culturale dell’Argentina, la compagnia “Sentires” con un repertorio, molto scenografico, costituito oltre che da danze folcloriche delle differenti zone dell’Argentina, anche dal malambo e, naturalmente, dal tango, definito da qualcuno il ballo più profondo dell’universo.
ll Festival rappresenta un’occasione per riscoprire e valorizzare la memoria del territorio, ma anche un momento di scambio interculturale e quindi di visibilità per Ortezzano e per l’intera provincia. Insieme ad Apiro e Matelica infatti, Ortezzano è uno dei 3 comuni marchigiani in cui si tiene un Festival Internazionale del Folklore, una manifestazione molto coinvolgente, cresciuta negli anni di pari passo con l’associazione promotrice Ortensia. Il locale gruppo folklorico infatti, composto da circa 50 elementi, dai 5 agli 80 anni, provenienti da diversi paesi che si affacciano sulla media valle dell'Aso, in dodici anni ha svolto oltre 600 spettacoli in varie regioni italiane e anche all’estero, dalla Francia alla Cina, riscuotendo ovunque dei buoni successi.


Da Brasile e Madagascar per il festival del folklore di San Ginesio

A San Ginesio la 6^ edizione del Festival del folklore e la 4^ edizione della Festa della Pace (1-6 agosto 
Nei giorni 1-2-3 agosto va in scena a San Ginesio il VI° Festival Folk "Il Balcone dei Sibillini". I gruppi, provenienti dal Brasile, Madagascar, Bulgaria e Italia, terranno spettacoli per una valida offerta di aggregazione culturale, oltre che di recupero della memoria e dei valori delle tradizioni del mondo. Il festival è organizzato dall’Amministrazione comunale di San Ginesio in collaborazione con l' UGFM – Unione Gruppi Folklorici Marchigiani-, con il supporto della locale Pro Loco e porterà nel borgo sanginesino i canti, la musica, le danze, gli usi e costumi popolari nel rispetto delle tradizioni, in un'ottica di interscambio culturale. Gli onori di casa al gruppo dei tamburi sanginesini “Terraemotus” e al Corpo bandistico di San Ginesio.

Il Festival è inserito nel bel contesto della “Festa della Pace” (4^ ed.) – organizzata in collaborazione con l’associazione Wabisabiculture -, che si svolgerà nel centro storico di San Ginesio e culminerà nei giorni 4 e 6 agosto (giornata mondiale della pace), attraverso una serie di iniziative partecipate con arte, musica, gesti e parole, per un convivio interculturale fatto di aggregazione, a sostegno di un valore impermanente quale la pace.

Formula 1 green, Monza compensa la CO2

Saranno piantati 10mila alberi in Alaska e Madagascar

Per la prima volta al mondo una gara di Formula 1 proverà ad abbattere il suo impatto ambientale, e il primato sarà del Gran Premio d'Italia. Grazie a un accordo tra l'Aci ed Eco Store, infatti, per compensare le 12mila tonnellate di CO2 emesse dal Circus di F1 durante il GP di Monza saranno piantati 10mila alberi in Alaska e Madagascar.
Anche altri progetti - L'operazione è patrocinata dal ministero dell'Ambiente e finanziata da Eco Store. Prevede anche progetti nel settore dei biocarburanti e delle energie rinnovabili e la promozione di azioni di tutela ambientale. Nel rispetto del meccanismo previsto dal Protocollo di Kyoto, gli alberi non verranno piantati nelle vicinanze di Monza ma in due Paesi decisamente lontani: l'Alaska e il Madagascar. 
Spettacolo a impatto zero - Alcuni degli alberi porteranno il nome di campioni delle due e quattro ruote, di ieri e di oggi. A sceglierli saranno gli italiani, che potranno votare i piloti sul sito e la pagina Facebook dell'Aci.
Il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha detto: "In sinergia con la Federazione internazionale dell'automobile abbiamo intrapreso un percorso nuovo per il mondo delle corse automobilistiche, che in questo modo può dimostrare di non essere non rispettoso dell'ambiente".
L'amministratore unico di Eco Store, Alessandro Gerardi, ha aggiunto: "Trasformare il GP di Formula1 in uno spettacolo a impatto zero rientra nella nostra filosofia di azioni concrete per il rispetto dell'ambiente e l'eco sostenibilità".
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La casa dei ragazzi

L’impegno a realizzarlo ha già dato dei frutti, con l’acquisto di un terreno da parte di Gialuma nel centro di Fort Dauphin nel Sud Madagascar.
Perché una cosa è donare un aiuto, una cosa è riuscire a mettere a disposizione della popolazione. strumenti che insegnino a difendersi dalle malattie, a migliorare il proprio livello di scolarizzazione e di nutrizione, a prevenire le malattie sessualmente trasmesse, la prostituzione infantile e le gravidanze tra i giovanissimi, creando le condizioni di automantenimento del progetto stesso, grazie all’immissione nei canali del commercio equo e solidale dei prodotti tipici dell’artigianato locale e dell’eco-bigiotteria attraverso la collaborazione ed il coinvolgimento diretto dell’Associazione malgascia dei ragazzi di strada GialuMAD. LA CITTÀ DI FORT DAUPHIN (meglio conosciuta come Tolagnaro) è localizzata nella regione dell’Anosy, nel Sud del Madagascar, la più povera tra le regioni, una città nella quale lo sviluppo di progetti di estrazione mineraria di grande entità’negli ultimi anni, hanno imposto un’accellerazione ed uno sviluppo del tutto “insostenibile” per la popolazione che solo fino ad alcuni anni fa viveva condizioni d’isolamento quasi assoluto,per l’assenza di una rete viaria e per la particolare posizione al di fuori delle rotte turistiche tradizionali della città di Fort Dauphin.
LA FAME Il livello di malnutrizione resta alto, con il 58% di bambini che soffrono la fame. La povertà cronica sta erodendo il livello educativo. Più di 1 milione di ragazzi scelgono di abbandonare gli studi in quanto non sono in grado di sostenerne le spese.
IL TASSO DI SCOLARIZZAZIONE nella regione non supera il 35% degli abitanti e tale situazione è dovuta essenzialmente alla carenza del numero delle scuole,alla loro inaccessibilità ai più poveri che da soli rappresentano la maggior parte della popolazione.
LE SCUOLE nella città di Fort Dauphin per più di 30.000 bambini di età compresa fra i 6 ed i 12 anni (età della scuola primaria) sono disponibili solo 16.000 posti in totale. I problemi che ne derivano riguardano il sovrannumero nelle classi, circa 60-80 bambini per classe, le difficoltà degli insegnanti nel seguire tutti gli alunni, un elevato tasso di abbandono e di analfabetismo.(dati 2005)
LE CASE della maggioranza della popolazione,sono abitazioni fatiscenti prive di acqua e sistema fognario,sorgono ammucchiate le une alle altre nei quartieri piu’ popolari ed i servizi sono rappresentati da buche adiacenti alle capanne,subito all’esterno ,addossate a quelle vicine e da fontane di quartiere a pagamento. Drammatica è l’influenza della condizione igienica sull’accrescimento e la salute dei bambini e della popolazione tutta.
LE INFESTAZIONI PARASSITARIE Indagini biologiche effettuate nel 2009 dalla nostra associazione in collaborazione con l’Istituto Biocca di parassitologia dell’Università La Sapienza e con la collaborazione del Ministero della salute e Pianificazione Familiare del Madagascar e della Regione Anosy,hanno evidenziato su 600 campioni tra feci ed urine di un gruppo di trecento bambini

CAMPAGNE DI LOTTA ALLE MALATTIE DELLA POVERTA’ DOVUTE A PARASSITI ED ALLA MANCANZA D’IGIENE (VISITE MEDICHE DI MASSA,CAMPAGNE DI EDUCAZIONE E DISTRIBUZIONE DI FARMACI).
LOTTA ALLA FAME CON ATTIVAZIONE DI MENSE PER BAMBINI POVERI
SOSTEGNO ALLA SCOLARIZZAZIONE CON PAGAMENTO DELLA RETTA SCOLASTICA.
ADOZIONI A DISTANZA E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
TUTTO IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE MALGASCIA DI RAGAZZI DI STRADA DI FORT DAUPHIN” GialuMAD ”
Provvedere alla distribuzione di farmaci pur essendo cosa indispensabile per far fronte alla situazione,non rappresenta in modo completo la soluzione del problema in quanto si puo’ arrivare ad un reale miglioramento della situazione soltanto attraverso massicce campagne di educazione alla prevenzione dei comportamenti a rischio
In Madagascar I parassiti compromettono l’accrescimento dei ragazzi, e l’apprendimento ed alcune volte la vita,quando si tratta di parassitosi particolari come esempio la Bilharziosi, alcune Taenie ed altri.
Minano lo sviluppo fisico ed intellettuale dei bambini e la loro capacità d’apprendimento.
Riducono la forza lavoro negli uomini e accrescono fortemente la mortalità neonatale e delle donne.
UN MALEFICO CIRCUITO CHIUSO DAL QUALE SI PUO’ USCIRE SOLO CON L’EDUCAZIONE ALLA DIFESA DELLA SALUTE.
Il nome del progetto è “La Casa dei Ragazzi “
Scopo e finalità del progetto sono quelli di realizzare un centro di alimentazione ed educazione ludica permanete basato su tecniche di didattica nel gioco , dove sia attiva una mensa, un doposcuola ed un centro pomeridiano di didattica ludica destinato a 100 ragazzi di strada di Fort Dauphin.
Lo scopo è quello di migliorare il livello di scolarizzazione e lo stato di nutrizione dei ragazzi, di combattere le parassitosi intestinali che ne compromettono la salute e l’accrescimento, e, di promuovere comportamenti più adeguati alla difesa della salute, alla prevenzione delle gravidanze precoci e della prostituzione, attraverso la realizzazione di un programma di educazione e di promozione sociale, integrato nel territorio nel rispetto della cultura e delle usanze tradizionali del Madagascar.
La casa dei ragazzi sarà il risultato di un progetto di cooperazione internazionale già attivato da accordi di collaborazione con il Ministero della Salute e Pianificazione del Madagascar e dei Servizi Sociali
BENEFICIARI DIRETTI
100bambini di Fort Dauphin che vivono nei quartieri più poveri della città in stato di carenza nutrizionale
3 operai cucinieri che saranno coinvolti nella conduzione preparazione pasti e pulizie degli spazi della Casa dei Ragazzi
1 guardiano
1 responsabile acquisti e magazzino
1 responsabile manutenzione del nucleo servizi d’igiene,con compiti di manutenzione e pulizia.
2 insegnanti selezionati e formati all’uso di tecniche didattiche ludiche
3 animatori coadiuvanti gli insegnanti selezionati tra i ragazzi dell’associazione locale gialumad
1 responsabile locale progetto
BENEFICIARI INDIRETTI
Le famiglie di appartenenza dei ragazzi.
Le famiglie di appartenenza dei lavoratori impiegati nella conduzione del progetto.
Il villaggio tutto che trarrà beneficio dal miglioramento dello stato di nutrizione e dell’apprendimento di una parte cospicua dei suoi ragazzi formati dal punto di vista dell’igiene e della prevenzione , ben nutrite scolarizzati che riceveranno da questo un miglioramento globale anche dello stato di salute..
5 anni: dall’approvazione dalla messa in opera della struttura si presume di renderla autonoma ed in grado di autofinanziarsi, in cinque anni.
Gialuma onlus Associazione onlus costituita con atto notarile del notaio Roberto Centini il 4 novembre
2004 n. repertorio 220311 raccolta n.9058, registrato ad Albano Laziale il 12 novembre 2004 al n.100862 con sede legale in Lanuvio (RM) Via Piastrarelle , 28.
Gialuma onlus iscritta all’anagrafe unica delle onlus il 11 febbraio 2005 n. di protocollo 16597 è stata premiata dal Presidente della rRepubblica per ” la meritoria attività umanitaria svolta a favore delle
popolazioni del Madagascar”nel 2007. come da allegato n.1.
Curriculum come da allegato n.2
Ministero della Salute e Pianificazione Familiare del Madagascar
Referenti : dr Ramanandraibe Lucie e dr Rakotomavoarisona Toussaint. come da allegato 3.
Gialumad (presso le Recreat in Avenue du Marechal Foch) associazione locale malgascia fondata dai
Ragazzi di Strada di Fort Dauphin, Presidente Madame Marisoa Marie France, Esokaka,614 Tolagnaro Fort Dauphin Madagascar, come da allegato n.4.
Inoltre da anni abbiamo collaborato e tuttora collaboriamo con:
- la regione Anosy sede in Rue George Clemenceau. Referente: Chef de la Region dr Randriatefiarison Guillaime Venance.

-il comune di Fort Dauphin(tolagnaro). Referente: dr Zafinandro Armand.