Un
gruppo di 23 parlamentari è stato licenziato nei giorni scorsi tramite decreto
presidenziale. Questi esponenti del Consiglio superiore della Transizione –
l’organo legislativo del paese – avevano preso le distanze dal presidente della
transizione Andry Rajoelina e
dal suo partito, il Tgv, in vista delle elezioni presidenziali, inizialmente
previste per il 24 luglio e rimandate.
Secondo il presidente
del Consiglio superiore della transizione, Rasolosoa Dolin, la revoca non è
stata decisa dall’istituzione ma dallo stesso partito di appartenenza dei legislatori,
per mancato rispetto della disciplina interna al partito.
Quest’ultimo episodio
non fa altro che accrescere le tensioni già alle stelle in vista del voto. I 23
parlamentari licenziati hanno annunciato che non intendono lasciare l’emiciclo
e hanno costituito un’“unità di crisi”.
Fonte ATLAS
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