È stato prorogato al 31 ottobre 2013 il termine utile per
l’invio all’Inps dei moduli Red Est 2013. I pensionati italiani all’estero,
dunque, avranno altri tre mesi per inviare – via internet (www.inps.it) o
tramite i patronati – i moduli che attestano il reddito percepito nel 2012. La scadenza – inizialmente prevista il 31
luglio – è stata prorogata "tenuto anche conto della concomitanza con gli
adempimenti fiscali e con il periodo feriale", come spiega il Direttore
generale dell’Inps Mauro Nori nel messaggio (il numero 11157) con cui annuncia
la nuova data del 31 ottobre. Si ricorda che i dati da inserire nel modulo
inviato ai pensionati dall’Inps si riferiscono ai redditi percepiti nell'anno
2012 dal titolare, dal coniuge o, nel caso di assegni familiari, anche dai
componenti del nucleo familiare. I connazionali dovranno inviare il modulo
anche se non hanno redditi oltre alle pensioni italiane. Nel modulo quest’anno
è stata inserita una nuova sezione – la numero 11 – che deve essere compilata
se il pensionato ha svolto nel 2012, svolge o intende svolgere nel 2013,
attività di lavoro autonoma, professionale o di impresa. I pensionati, come
sempre, possono avvalersi dell'assistenza degli Enti di Patronato riconosciuti
dalla legge. Qualora il modulo non venga trasmesso o non sia correttamente
compilato, sottoscritto e completo della documentazione richiesta, l'INPS
sospenderà qualsiasi pagamento. Al modulo Red Est, i connazionali dovranno
allegare diversi documenti: copia del documento d'identità; copia di un
documento attestante la cittadinanza; certificato dell'Ente estero
previdenziale o assistenziale erogatore della pensione. L’Inps infine, precisa
che "nel caso di redditi diversi da pensioni estere i connazionali
residenti nei Paesi sotto indicati dovranno allegare copia della dichiarazione
dei redditi presentata all'autorità fiscale del paese di residenza: Australia,
Canada, Cipro, Corea, Estonia, Giappone, Israele, Lettonia, Lituania, Malta,
Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Stati
Uniti, Turchia, Ungheria, Città del Vaticano, Francia, Germania, Spagna,
Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Portogallo, Finlandia, Svezia,
Belgio, Lussemburgo, Islanda, Austria, Norvegia, Irlanda, Liechtenstein,
Repubblica S. Marino" Per i pensionati residenti in altri Paesi è
sufficiente un'autocertificazione dei redditi prodotti. (aise)
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