lunedì 19 agosto 2013

Invasione di cavallette. Dall’Africa non arrivano solo le micidiali ondate di calore

Dall’Africa non arrivano solo le micidiali ondate di calore, ma anche un'infestazione di cavallette. Le cavallette nei mesi scorsi in Madagascar hanno messo in ginocchio l’agricoltura e messo in discussione la sicurezza alimentare per più del 50% della popolazione. Le cavallette hanno invaso dapprima l’Egitto e poi il Negev israeliano. Nel nostro paese è scattato l’allarme cavallette da Coldiretti. Per il momento gravi problemi si registrano nel Vicentino e nel Pesarese sulle colline del Montefeltro. Le condizioni climatiche di caldo umido e inverni miti e con poca pioggia, hanno agevolato l'invasione di cavallette, che stanno causando danni gravissimi alle campagne e quindi all’agricoltura. Le cavallette se non arrestate in tempo, sono realmente una piaga biblica perché distruggono sia le piante spontanee che i terreni coltivati.  A rischio sono il mais, la vite, gli ortaggi, l’erba medica e i foraggi per gli animali. Le cavallette hanno trovato le condizioni ideali per moltiplicarsi a dismisura, sono affamate e possono divorare tutto ciò che incontrano. Come arginare questa invasione? Sarebbe importante la prevenzione nel periodo autunno-inverno per la distruzione meccanica degli involucri nei quali sono contenute le uova che vengono deposte a una profondità di 5-6 centimetri e possono permanere nei terreni più soffici anche per quattro-cinque anni, dichiara Coldiretti. Bisogna agire nei luoghi di diffusione e proliferazione. L’abbandono delle zone collinari, delle montane e dei campi facilitano a creare l’habitat ideale per la riproduzione delle cavallette. Per combattere gli attacchi- Coldiretti rivela che esistono dei metodi naturali con il ricorso a fagiani e faraone che devono però essere presenti in un limite minimo di 20 esemplari ed uno massimo di 100 per azienda. 
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