lunedì 18 marzo 2013

Madagascar, escursionismo ed avventura nella foresta pluviale


Un viaggio nel parco nazionale di Masoala, il più grande del Madagascar, significa vivere un'avventura infinita, a contatto con specie animali e vegetali mai viste da noi europei e in stretto rapporto con la popolazione locale, di cui è noto il senso di ospitalità. Il parco nazionale di Masoala si affaccia sulle tranquille acque del parco marino della baia di Antogil, sulla costa nord est del Paese. Si entra a stretto contatto con la natura selvaggia di una delle ultime foreste pluviali rimaste intatte nell'intero pianeta, che l'UNESCO ha inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità.

Come base di partenza e alloggio si avrà a disposizione un affascinante Ecolodge, costruito sulla linea di confine tra la spiaggia e la foresta tropicale, ottimo per muoversi in qualsiasi direzione e con mezzi differenti, a piedi o in canoa, per i più arditi, lungo la costa o dentro la foresta, ove si ha a disposizione un ventaglio enorme di attività possibili.
Ogni giorno si effettuano una serie di attività, come escursioni in piroga, snorkeling sulla barriera corallina, uscite diurne in foresta e visite ai villaggi locali, dove sarà possibile testare con mano le capacità dei locali in fatto di ospitalità, gustando i loro piatti tipici locali e danzando i loro magnifici balli.
Il viaggio, che consigliamo vivamente, è gestito da una guida italiana, laureata in scienze ambientali, che darà preziosi consigli onde evitare qualsiasi tipo di rischio.

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Campo di lavoro in Madagascar - Agosto 2013


Un mese per vedere con i propri occhi quello che l’associazione fa “sul campo” ma anche per rendersi utili e conoscere di persona i diretti protagonisti dei progetti portati avanti da “La Vita per Te”. Vogliono essere tutto questo e moto altro i campi lavoro organizzati dalla nostra associazione per il mese di Agosto. Candidatura entro il 30 aprile 2013
Dedicati a…
Chi vuole capire, conoscere, toccare con mano quanto si sta facendo, ma anche vivere in prima persona le emozioni che il Madagascar ti da. Non servono competenze specifiche (chi parteciperà al campo farà l’animatore in diversi centri estivi organizzati per i bimbi malgasci seguiti nei progetti dell’associazione) ma solo tanta voglia di fare e di mettersi in gioco.
Quando…
Il campo si terrà per l’intero mese di agosto, ma le iscrizioni per parteciparvi si chiudono alla fine di aprile.
Dove…
I campi organizzati saranno due, uno nel nord e uno nel sud del Madagascar.
Come…
I volontari si pagheranno il volo per raggiungere Antananarivo, poi vitto e alloggio saranno a carico dell’organizzazione ospitante.
Chi fosse interessato a prendere parte al Campo lavoro
può inviare la propria candidatura a
redazione@lavitaperte.org
ENTRO IL 30 APRILE.

lunedì 11 febbraio 2013

Faccia a Faccia con Maurice BERANTO


Candidato a Presidente della Repubblica del Madagascar

Le origini e le etnie
Sono nato il  23 Settembre 1949. Figlio di George Beranto, amministratore civile, Capo di Stato Maggiore del Presidente Philibert Tsiranana, dal  luglio 1961 a giugno 1971 e di Séraphine Rasoarivony,  le mie origini si fondano in  quattro  province dell'isola. Mio nonno paterno è Tsimihety e mia nonna Sakalava Nosy Berafia, in Maromandia. Mio nonno materno è per metà Merina, Andrianamboninolona di Ambohitrombihavana, l’altra metà  Betsimisaraka Fetraomby Anivorano , e la nonna di Betsimisaraka Antanambao Saniveno. Mi sono sposato con Sileny Clotilde, figlia del sindaco di Manakara, quindi della stirpe  Antemoro. I miei due figli,  Tombolaza e Aboraza, hanno le loro origini quindi in cinque province.

Il  lavoro
Ho studiato architettura al Beaux-Arts di Parigi,  tornato in Madagascar nel 1980, mi sono trasferito con la famiglia a Diego Suarez, dove ho lavorato per “Secren civile Engineering Society” come capo della BET e poi come direttore. Questa società è stata trasformata dal potere del  tempo, in una impresa socialista, senza capitale, senza attrezzatura e con 150 dipendenti. Questa esperienza di lavoro l’ho dovuta interrompere  a causa dei  problemi di salute di un figlio, che ho portato a Parigi per le cure mediche e dove la famiglia Beranto  ha vissuto fino al 2000.

La vita politica
Associato e attivista  politico dal 1970, perché interessato ai problemi del paese, sono stato membro del UNDD - Francia e dell'Ufficio Politico UNDD al rientro in Madagascar.
Ho fatto parte del buro’ politico del UNDD e ho tentato di trasformare questo movimento in un reale partito politico. I miei tentativi e il mio lavoro non sono stati apprezzati e quindi mi sono dimesso per creare  nel maggio 2003 FIDEM Fiombonan'ny Demokraty Malgascio.

Quale è il tuo parere sulla rinuncia a presentarsi alle elezioni presidenziali di Andry Rajoelina, attuale Presidente di Transizione.
Molti di noi, e io per primo, ci siamo sempre chiesti il perché di tanto tergiversare davanti all'evidenza. Infatti, come immaginare che il presidente ad interim potesse presentarsi a delle elezioni che suggelleranno la fine della transizione da lui presieduta? […] Inoltre, stimando che prima delle presidenziali dovrebbero essere organizzate le elezioni politiche, Rajoelina sembra non aver preso con molta gioia la dichiarazione di non-partecipazione alle presidenziali. Anziché calmare definitivamente il gioco, continuerà a gettare benzina sul fuoco.

Che cosa ti ha spinto a candidarti a Presidente del Madagascar
Ho notato negli ultimi anni che il Madagascar anche senza gli aiuti internazionali tutti gli organismi del governo hanno funzionato. Questo significa che il Madagascar ha delle risorse interne e sono tante. È necessario che queste risorse siano ben gestite per garantire al popolo malgascio una vita migliore. 

Ritieni di essere l’uomo giusto per il Madagascar
La mia esperienza internazionale, non dimentichiamo che ho vissuto in Francia fino al 2000, le mie tradizioni politiche, gli uomini FIDEM che mi circondano in questa preparazione alle elezioni Presidenziali,il programma,  mi fanno affermare senza ombra di dubbio che siamo le persone di cui ha bisogno oggi il popolo madagascio per uscire definitivamente dalla crisi e dalla povertà.

E in particolare
 "Ci siamo messi in marcia, in questi anni, per cambiare il paese. Rinnovare la sua cultura politica, marcita in decenni di scempio della cosa pubblica. Armati di tanto coraggio e buona volontà, abbiamo messo al centro etica e spirito  di servizio, sperando di ottenere risultati tangibili. Gli interessi privati, i personalismi, la verticalità organizzativa, la fede messianica in un leader affidabile, sono dentro di noi”.

Mentre stiamo per pubblicare questa intervista a Maurice Beranto ci perviene la notizia che le elezioni Presidenziali in Madagascar dell’8 maggio prossimo sono state spostate al 24 luglio, pertanto abbiamo chiesto all’intervistato cosa ne pensasse di questo cambiamento di data e se manca la volontà politica a fare uscire il Madagascar da una crisi che dura già da parecchio tempo:
Sapevo già da tempo che la data delle elezioni andava spostata, questo ci lascia il tempo necessario per fare bene il nostro lavoro. Fontunatamente io avevo già avvertito il mio seguito di non avere fretta e fare bene il lavoro per non rifarlo la seconda volta.
Questo nuovo tempo a disposizione ci fa abbassare la tensione sulla ricerca dei finanziamenti per la campagna elettorale.
Sito internet di Maurice Beranto: http://mauriceberanto2013.mg
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Di Liliana Mosca

Carlo de Franchis è stato il primo ambasciatore italiano
del Madagascar indipendente; vi arrivò nel 1961 dalla
vicina Rodesia accompagnato dall’archivista Giannetti,
unico compagno per un lungo periodo. Soltanto più tardi
gli venne, infatti, assegnato un segretario nella persona
del dottore Guariglia

Reportage politico da Antananarivo-Madagascar


Il ritorno di Ravalomanana è destinato a ricreare forti tensioni
sociali nel Paese proprio quando l’attuale presidente Hery sta

registrando importanti successi






Etnie del Madagascar


I numerosi popoli del Madagascar hanno origini estremamente diverse; alcuni gruppi giunsero in Madagascar dall'Indonesia, altri dalle terre bantu dell'Africa meridionale, altri ancora dal Nordafrica e dai paesi arabi. Tuttavia, essi condividono una quantità sorprendente di tratti culturali, a partire da quelli linguistici: le numerose lingue parlate da questi popoli, per esempio, sono strettamente correlate fra di loro, al punto da essere talvolta classificate (impropriamente) come dialetti di un'unica lingua (il malgascio).
Una cosa che accomuna tutto il Madagascar e' la presenza di tanti, tantissimi bambini che popolano le strade e i villaggi rendendoli vivi con le loro squillanti voci. Spesso però, molti di questi, si trovano a far fronte a situazioni difficili ed essere costretti a diventare adulti troppo presto....i loro volti, i loro sguardi in apparenza persi , i loro sorrisi, sono una delle cose più significative che rimangono vive e impresse a chi si reca in Madagascar.
La fusione delle razze provenienti in passato dall'occidente e dall'oriente ha dato origine a 18 tribù che si differenziano, a volte anche in modo netto, l'una con l'altra sia per quanto riguarda i tratti somatici che per lo stile di vita (le diversità tra le tribù dell’isola visibili nelle diverse tecniche di costruzione adottate per le case). Sebbene il Madagascar e' ora una repubblica le varie tribù sono fortemente legate ai propri Re che rivestono il ruolo di mediatore tra l'uomo e Dio e tra presente e passato.


1-Antaifasy
Si trovano sulla costa sud-orientale del Madagascar nei pressi di Fort Dauphin, nella regione di Farangana. Il nome di questa tribù dalle piccole dimensioni significa "gli abitanti della sabbia" e seppelliscono i morti all'interno della foresta.
2-Antaimoro
Si trovano sulla costa sud-orientale del Madagascar e il nome significa "quelli della costa". Arrivarono dai paesi arabi del medio oriente intorno al XIV secolo e sono caratteristici per la conoscenza dell'astrologia lunare. Sono stati i primi malgasci a codificare il linguaggio tribale in caratteri arabi . Crearono la famosa carta di Antaimoro utilizzando la fibra di una pianta locale per la necessita' di scrivere.
3-Antaisaka
Vivono nella regione a nord di Fort Dauphin. Una credenza caratteristica degli Antaifasy è quella di costruire in casa una seconda porta destinata alla morte. Lasciano i cadaveri all'aperto per vari giorni prima della cerimonia di sepoltura.
4-Antankarana
Originari di Cap d'ambre si sono poi trasferiti nella all'estremo Nord del Madagascar. Il loro nome significa "quelli delle rupi" riferendosi ad un imponente massiccio che si trova in quella regione. Sono dediti soprattutto alla pesca ed alla pastorizia.
5-Antambahoaka
Il nome significa "quelli della comunità" e si sono stabiliti nella regione di Mananjary nel 1200 circa. Sono legati a consuetudini musulmane, come il rifiutarsi di mangiare carne di un 'animale non completamente dissanguato. Praticano la circoncisione (Sambatra) e questa cerimonia e' molto importante e vi partecipano tutti i giovani che saranno circoncisi nei sette anni successivi.
6-Antandroy
Il nome significa "quelli che abitano nelle spine". Vivono all'estremo sud , in un territorio molto arido .Guerrieri e guardiani degli Zebù' hanno degli stregoni famosi perchè realizzano amuleti potentissimi.
7-Tanosy (o     Antanosy)
Chiamati anche "quelli dell'isola" vivono attorno alla cittadina di Fort Dauphin in case di rami e legno. Abili fabbri e carpentieri caratterizzano le tombe con stele in pietra
8-Bara
Nome di origine bantù ma di significato sconosciuto. Dalla fisionomia Africana erano, rinomati come feroci guerrieri e per dimostrare la loro forza praticano il furto degli zebu' perchè ritengono che sia segno di virilita' possedere molti capi. Oggi vivono di allevamento sugli altipiani centrali.
9-Betsileo
Abitano al centro del Madagascar nelle prossimita'di Fianarantsoa. Sono detti "invincibili", e in loro e' forte l'influeza indonesiana e lo si può costatare dalle loro coltivazioni a terrazzo. Sottogruppo dei Betsileo sono i Zafimaniry, anch'essi abilissimi intagliatori che vivono ad est della città di Ambositra. Praticano frequentemente la riesumazione dei morti
10-Betsimisaraka
"Gli inseparabili" : Ciò nasce dal fatto che questa etnia data da un unione di varie etnie avvenuta all'inizio del XVIII secolo da parte del re Ratsimilaho. Vivono su palafitte e case costruite con alberi del viaggiatore. Coltivano caffè, canna da zucchero e chiodi di garofano. E' la seconda tribù più numerosa del Madagascar.
11-Bezanozano
Il nome significa "quelli con molte piccole trecce" per il loro tradizionale modo di portare i capelli. Abitano lungo il fiume Mangoro, su di un territorio montuoso, ricoperto da foresta pluviale tra Antananarivo e la costa orientale.
12-Mahafaly
Il nome significa "creatori di tabù" esono considerati dalle altre tribù molto saggi. Le loro pittoresche e fantasiose tombe, abbellite con intagli in legno, pitture e corna di zebù sono da considerarsi le più interessanti del Madagascar
13-Merina
"Quelli degli altipiani". Vivono attorno alla capitale Antananarivo e sono detti anche "i più potenti". Richiamano lineamenti asiatici e nella loro società è presente un sistema a tre caste determinato dalla tonalità della pelle. Le loro case sono rivolte a ovest e la divisione degli spazi interni corrisponde ai mesi dell'anno.
14-Sakalava
"Gli abitanti delle valli lunghe". Sono la tribù più importante del Madagascar e occupano quasi tutto il teritorio ad ovest. Di pelle scura, misuravano il loro potere in base agli schiavi che possedevano. Oggi e' il numero di zebù posseduti a determinare il potere di un sakalava. Tramite uno stato di "trance" di alcune persone i re e i personaggi piu' famosi trasmettono i loro consigli. Per molti Sakalava le tombe sono il tramite con Dio (Zanahary).
15-Sihanaka
"Quelli che errano nelle paludi". Dediti alla pesca e la coltivazione di riso si sono stabiliti intorno al lago Alaotra. Prosciugando gli acquitrini per la risocoltura hanno creato una zona detta oggi il "granaio del Madagascar".
16-Tanala
"Gli abitanti della foresta", vivono vicino al parco di Ranomafana. Incendiano ampi spazi di foresta per creare zone da coltivare col caffe'. Lasciano i morti all'aria aperta per più di un mese.
17-Tsimihety
Il nome significa "coloro che non si tagliano mai i capelli". Sono pastori e coltivatori di riso. I loro capi sono sempre stati eletti per saggezza ed esperienza e non per successione monarchica.
18-Vezo
Il nome significa "i nomadi del mare". E' l'unica tribu' che non pratica la circoncisione. Sono abilissimi pescatori e piroghieri e si spostano a sud-ovest del Madagascar lungo la barriera corallina seguendo i banchi di pesci riparandosi con tende ricavate dalle vele delle piroghe.
Vazimba
E' un leggendario popolo di pigmei che sembra abiti nelle foreste tra Morondova e Moromboe. Il contatto con questo popolo non e' mai stato diretto se non in casi eccezionali. Hanno l'appellativo di "bambini dell'acqua" per la loro statura. Abitano in zone inaccessibili e a questi leggendari personaggi è attribuito un potere ancestrale perchè sembra abbiano il potere di leggere nel futuro ed una conoscenza tale delle piante medicinali da poter curare qualsiasi malattia. I corpi dei morti vengono posti all'aria in posizione seduta, vestiti dei loro migliori indumenti e rimangono lasciati li finchè l'odore della morte, della putrefazione non diventa insopportabile.









Itinerari ed informazioni per viaggiare in Madagascar Un'isola un continente


Un altro mondo, un altro pianeta, né Africa né Oriente. Un’isola felice, un paradiso per i naturalisti. Una terra suggestiva, dove piante ed animali sono endemici, con mille ricchezze da offrire. Un popolo dalla pelle scura ma dai tratti e dai modi asiatici, che ama la forza della parola e della poesia. Un mare evocatore di sogni, al quale affacciarsi da lunghe spiagge deserte. Un tuffo in una natura unica, concedendosi momenti di relax e felici incontri con abili artigiani. Tutto in fuoristrada e in battello lungo il fiume. Varie estensioni possibili...

Il Nord, costa occidentale

Madagascar come non potreste neanche immaginarlo. Nord, terra di pirati, isole ed isolotti, mangrovie, palme e villaggi di pescatori. Un’avventura “acquatica” profumata d’ylang-ylang, ricca d’incontri e campi in riva al fiume e sul mare, lungo spiagge mozzafiato, sotto cieli che sembrano acquerelli. Da Majunga a Diego in 4X4, attraverso foreste di palme impenetrabili e mercati animatissimi, in barca su fiumi e tra le isole Radama dai fondali trasparenti color smeraldo. E ciliegina sulla torta gli Tsingy Rossi... unici! Turisti? Nessuno!

Un pezzetto di Paradiso

Ce n’è per tutti i gusti su questa grande isola... foreste esuberanti, praterie sconfinate, montagne rudi, spiagge da fiaba, gente affabile e atmosfera serena. Questo è uno scampolo di Madagascar, dalla capitale accoccolata sulle colline alle casine dei piccoli centri che sembrano uscite dalla matita di un bimbo, attraverso le Alte Terre per gustare sapori, odori, luci, colori ed incontri. Il sorriso di tutti, fauna e flora endemiche ed un mare cristallino invitano prepotentemente a restare, perché no?, in una baia da Robinson Crusoe...

Costa ovest: Fiume, Tsingy e spiagge

Che paradiso questa isolona! Ci si può tornare più volte, per rigustare volti e sapori già noti, immagini e atmosfere già vissute, e per scoprire cose nuove. Questa volta si va agli Tsingy, i celebri calcari aguzzi. Per poi seguire il Canale di Mozambico lungo le più belle spiagge deserte, dove isolate, minuscole strutture di “charme”, avvolte nella luce aranciata dei tramonti sul mare, accolgono odierni Robison Crusoe. Attraverso villaggi, foresta spinosa e baobab strampalati. Senza dimenticare la suggestiva navigazione sul fiume Tsiribihina.

Madagascar! Tonga Soa

Si sa, il Madagascar è un paradiso. Una sorpresa piacevolissima per chi non c'è mai stato, un Eden sospirato e ritrovato per chi se ne è innamorato e ci torna ormai ogni anno. Questo itinerario coglie l'essenza, l'atmosfera suggestiva della Grande Isola, col massimo del comfort possibile. Dalla discesa in battello privato del fiume Tsiribihina alle spiagge deserte della costa occidentale, dipinte dai tramonti infuocati sul mare, agli struggenti paesaggi delle Alte Terre punteggiati di casine e risaie a terrazza. Il cielo dei tropici, le atmosfere dei mari del sud macchiettati di vele, piccole comunità di gente sorridente, lemuri e baobab bizzarri, piccole strutture di fascino lungo il percorso ed un clima ottimo fanno di questo viaggio un momento indimenticabile, una vacanza davvero imperdibile. Voglia di viverci per sempre, quantomeno di tornarci al più presto...

Finalmente ad Est !!!

Finalmente ad Est... finalmente per davvero!
Dopo aver rimandato più volte e studiato ancor di più, ecco un programma originale, di sicuro insolito e di grande impatto, da realizzare nel periodo climatico più opportuno dell'anno. Una prima, dalle straripanti, brillanti foreste dell'est giù per la scarpata che porta alla costa orientale, selvaggia, ornata di spiagge, scogliere, piccoli villaggi e palme da cocco inchinate sui flutti. Dal Canal dei Pangalani fino in fondo alla baia di Antongil, con veicoli fuoristrada appositamente rialzati per superare gli innumerevoli guadi. Passando per il parco sottomarino di Nosy Antafana (davvero superlativo!) e l'isola Roger dove vive l'Aye-Aye, il lemure più raro. Senza dimenticare Ste. Marie, l'isola dei pirati... e del relax!

Festeggiare Natale e Capodanno nell'estate dei mari del sud, sotto il cielo dei tropici. Ecco l'idea!
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La cucina in Madagascar


Il Madagascar è da sempre crocevia della navigazione commerciale per le navi in rotta delle Indie e un mix di 18 diverse etnie, in provenienza dalla vicina Africa ma anche dall’Oceania, dall’Asia e i paesi occidentali colonizzatori, come i francesi, gli olandesi e i portoghesi. La cucina del Madagascar risente soprattutto delle influenze indiane.
Tra gli aspetti di grande suggestione è proprio la specificità culturale che si riflette nelle ricette e le tradizioni gastronomiche. Alimento base della cucina malgascia è il riso presente nella maggior parte delle ricette.

Tra i piatti famosi del Madagascar c’è il romazava, considerato il vero piatto nazionale. E’ sostanzialmente un brodo a base di verdure cotto con carne di manzo o pollo. C’è anche Il ravitoto sy henakisoa preparato con foglie di magnocca pestate e tritate e carne di maiale.
Tra le ricette più raffinate merita di essere menzionato il sesika amalona, ovvero l’anguilla farcita: una carne tenerissima farcirla con carne di maiale tritata, aglio, cipolle da cuocere a fuoco lento con una salsa a base di pomodoro e zenzero.


Per i piatti di carne c’è il varanga, un manzo filettato che è un sottile trancio di carne cotto in acqua e ripassato in brace con cipolline intere. Oppure il hena ritra preparato con carne di zebù cotta con aglio. Tra le carni più saporite anche l’akoho mifahy, ovvero carne di gallina a pezzi e stufata. E ancora la carne di maiale: il tongo-kisoa, ovvero i piedi di maiale con fagioli bianchi, accompagnati dal lasary, trito di pomodoro e cipolla. Tutte queste ricette si accompagnano con l’acqua d’argento, ovvero il ranovola, che si ottiene bollendo l’acqua con il resto di riso attaccato al fondo della pentola.



Inoltre il Madagascar è il primo produttore al mondo di vaniglia, la spezia che accompagna benissimo dessert e ricette agro-dolci. Per la frutta: mango, ananas,  papaya, litchi, kurasol, ampalibe, banane, ecc  .
Fonte:lussuosissimo.com
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