Madagascar è in cima alla lista con sei delle 25 specie più
minacciate
In particolare, i lemuri sono
oggi uno dei gruppi più minacciati a causa di una crisi politica che dura da
oltre 3 anni
Lemuri, gibboni, grandi scimmie e non solo. Sono ben venticinque le specie di
primati che potrebbero scomparire a breve, a causa di deforestazione,
caccia illegale e cambiamenti climatici, se non verranno adottate
tempestivamente misure per proteggerle
dall’estinzione. L’allarme è stato lanciato questa mattina
dagli zoologi dell’IUCN, Union
for the Conservation of Nature, cha hanno stilato una classifica dei primati
maggiormente a rischio, chiedendo ai governi di intervenire.
Gli esperti hanno presentato la loro relazione, spiega una nota, in una conferenza sulla biodiversità che si è svolta nello stato
americano dell’Indiana, rivelando come 9 delle specie gravemente
minacciate vivano in Asia, 6 sull'isola di Madagascar, nel
sud-est dell'Africa, altre 5 sul continente africano e 5 in Sud America. A
livello di singoli paesi, il Madagascar è in cima alla
lista con sei delle 25 specie più minacciate, mentre il Vietnam
è secondo con 5 e l’Indonesia terza con 3. Seguono Brasile e Cina con 2 specie
minacciate e Colombia, Costa d'Avorio, Repubblica Democratica del Congo,
Ecuador, Guinea Equatoriale, Ghana, Kenya, Perù, Sri Lanka, Tanzania e
Venezuela con una specie ciascuno.
Particolarmente critica sembra essere la situazione dei lemuri del Madagascar, le piccole proscimmie che
il film d’animazione Madagascar della DreamWorks ha fatto conoscere ai bambini
di tutto il mondo. Sarebbero gravemente minacciati dalla distruzione del loro
habitat e dalla caccia illegale, con il lemure più raro, il Lepilemur
septentrionalis, è ormai ridotto ad appena 19 individui conosciuti in natura.
"Ancora una volta, questo rapporto mostra che i primati di tutti il
mondo sono minacciati dalle crescenti attività umane -spiega Christoph Schwitzer, a capo della ricerca-. In particolare, i lemuri sono oggi uno dei gruppi più minacciati a
causa di una crisi politica che dura da oltre 3 anni e dalla mancanza di una
salvaguardia efficace nel loro paese d'origine, il Madagascar. Una situazione
critica simile si sta verificando nel Sud-est asiatico, dove il commercio di animali selvatici sta portando i primati molto
vicino all'estinzione".
Più della metà delle 633 specie e sottospecie di primati, il 54%, sono
state classificate come minacciate di estinzione nella Lista Rossa dello IUCN.
Sempre a causa delle attività umane, come la combustione e il taglio
indiscriminato delle foreste tropicali, la caccia di primati per il cibo e il commercio illegale di specie
selvatiche. Così, mentre la popolazione umana continua a crescere, quella dei
nostri parenti più prossimi diminuisce drasticamente.
Roberta
Ragni
Fonte:greenme.it
Anche i lemuri a rischio estinzione
Sebbene li si vedrà scherzosi e sorridenti sui grandi schermi grazie
a Madagascar, il cartoon della Warner che li
annovera tra i protagonisti, il Primate Specialist Group dell’Unione
Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) dà una notizia
inquietante sul loro conto: il 91% delle
103 specie esistenti dei lemuri sarebbe a rischio di estinzione. Più precisamente: 23 specie si trovano in
‘pericolo critico’, 55 in pericolo di estinzione ed altre 19 semplicemente ‘a
rischio’.
Gli esperti ritengono che il colpo di grazia alla specie l’abbia dato
il disboscamento illegale.
Stando ai dati recenti, tra il 1992 e il 2011 in Madagascar sono andati perduti 28.500 kmq di foreste primarie,
con un tasso di deforestazione di
1.500 kmq l’anno.
A ciò si è aggiunto anche il fatto che tali simpatiche bestiole sempre più
spesso finiscono nel piatto delle famiglie più povere e meno devote. I primati
notturni del sottordine degli Strepsirrhinihanno visto peggiorare
drammaticamente la propria situazione dopo il colpo di stato militare del 2009,
che ha gettato il Paese in una crisi istituzionale gravissima, con
relativo abbandono di qualunque
tipo di iniziativa di salvaguardia dell’ambiente
e dell’ecoturismo. Per non parlare della povertà dilagante che li vede
tra i pasti obbligati dei poveri.
Non è un caso che, nella valutazione naturalistica precedente, pubblicata
nel 2008, solo 8 specie fossero state classificate in ‘pericolo critico’, 18 in
pericolo e 14 ‘vulnerabili’.
Speriamo che la situazione politica del Madagascar migliori, così da
influenzare anche lo stato sociale ed ambientale del Paese. E quindi che
ritorni la difesa dei lemuri, trovatisi in pochi anni a passare da specie privilegiata a specie a
rischio estinzione.
Fonte: www.tuttogreen.it/
Allarme in
Madagascar, palme rischiano estinzione
Da
loro dipendono alcune delle popolazioni più povere isola
Più dell'80 per cento delle palme del Madagascar, da cui
dipendono alcune popolazioni tra le più povere dell'isola per cibo e materiali
da costruzione, sono a minaccia estinzione. E' quanto emerge dalla lista
aggiornata delle specie in pericolo pubblicata oggi. La nuova versione della
Lista rossa delle specie sotto minaccia dell'Unione internazionale per la
tutela della natura (Uicn), lista di riferimento sulle condizioni di salute
delle specie vegetali e animali in tutto il pianeta, è stata aggiornata in
occasione della conferenza dell'Onu sulla biodiversità che si svolge fino a
venerdì a Hyderabad, in India. Questo aggiornamento della lista include 65.518
specie, di cui 20.219 sono sotto minaccia di estinzione, secondo l'Uicn, che ha
insistito durante la sua presentazione sulla situazione
"terrificante" delle palme del Madagascar, un'isola considerata una
delle più ricche al mondo in termini di biodiversità. "Le cifre relative
alle palme del Madagascar sono davvero terrificanti, soprattutto perché la
perdita di palme influenza l'eccezionale biodiversità dell'isola, ma anche la
popolazione", ha indicato Jane Smart, direttrice globale del gruppo di
conservazione della biodiversità Uicn
Fonte:Virgilio.it
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