Candidato
a Presidente della Repubblica del Madagascar
Le
origini e le etnie
Sono nato il
23 Settembre 1949. Figlio di George Beranto, amministratore civile, Capo
di Stato Maggiore del Presidente Philibert Tsiranana, dal luglio 1961 a
giugno 1971 e di Séraphine Rasoarivony,
le mie origini si fondano in
quattro province dell'isola. Mio
nonno paterno è Tsimihety e mia nonna Sakalava Nosy Berafia, in Maromandia. Mio
nonno materno è per metà Merina, Andrianamboninolona di Ambohitrombihavana,
l’altra metà Betsimisaraka Fetraomby Anivorano , e la nonna di
Betsimisaraka Antanambao Saniveno. Mi sono sposato con Sileny Clotilde, figlia
del sindaco di Manakara, quindi della stirpe Antemoro. I miei due figli,
Tombolaza e Aboraza, hanno le loro origini quindi in cinque province.
Il
lavoro
Ho studiato architettura al Beaux-Arts di
Parigi, tornato in Madagascar nel 1980, mi sono trasferito con la
famiglia a Diego Suarez, dove ho lavorato per “Secren civile Engineering Society”
come capo della BET e poi come direttore. Questa società è stata trasformata
dal potere del tempo, in una impresa socialista, senza capitale, senza
attrezzatura e con 150 dipendenti. Questa esperienza di lavoro l’ho dovuta
interrompere a causa dei problemi
di salute di un figlio, che ho portato a Parigi per le cure mediche e dove la
famiglia Beranto ha vissuto fino al 2000.
La
vita politica
Associato e attivista politico dal 1970,
perché interessato ai problemi del paese, sono stato membro del UNDD - Francia
e dell'Ufficio Politico UNDD al rientro in Madagascar.
Ho fatto parte del buro’ politico del UNDD e ho
tentato di trasformare questo movimento in un reale partito politico. I miei
tentativi e il mio lavoro non sono stati apprezzati e quindi mi sono dimesso
per creare nel maggio 2003 FIDEM Fiombonan'ny Demokraty Malgascio.
Quale è il tuo parere sulla rinuncia
a presentarsi alle elezioni presidenziali di Andry Rajoelina, attuale
Presidente di Transizione.
Molti di noi, e io per primo, ci siamo sempre
chiesti il perché di tanto tergiversare davanti all'evidenza. Infatti, come
immaginare che il presidente ad interim potesse presentarsi a delle elezioni
che suggelleranno la fine della transizione da lui presieduta? […] Inoltre,
stimando che prima delle presidenziali dovrebbero essere organizzate le
elezioni politiche, Rajoelina sembra non aver preso con molta gioia la
dichiarazione di non-partecipazione alle presidenziali. Anziché calmare
definitivamente il gioco, continuerà a gettare benzina sul fuoco.
Che
cosa ti ha spinto a candidarti a Presidente del Madagascar
Ho notato negli ultimi anni che il Madagascar
anche senza gli aiuti internazionali tutti gli organismi del governo hanno
funzionato. Questo significa che il Madagascar ha delle risorse interne e sono
tante. È necessario che queste risorse siano ben gestite per garantire al
popolo malgascio una vita migliore.
Ritieni
di essere l’uomo giusto per il Madagascar
La mia esperienza internazionale, non
dimentichiamo che ho vissuto in Francia fino al 2000, le mie tradizioni
politiche, gli uomini FIDEM che mi circondano in questa preparazione alle
elezioni Presidenziali,il programma, mi fanno affermare senza ombra di
dubbio che siamo le persone di cui ha bisogno oggi il popolo madagascio per
uscire definitivamente dalla crisi e dalla povertà.
E in particolare
"Ci siamo messi in marcia, in questi
anni, per cambiare il paese. Rinnovare la sua cultura politica, marcita in
decenni di scempio della cosa pubblica. Armati di tanto coraggio e buona
volontà, abbiamo messo al centro etica e spirito di servizio, sperando di ottenere risultati
tangibili. Gli interessi privati, i personalismi, la verticalità organizzativa,
la fede messianica in un leader affidabile, sono dentro di noi”.
Mentre stiamo per pubblicare questa
intervista a Maurice Beranto ci perviene la notizia che le elezioni
Presidenziali in Madagascar dell’8 maggio prossimo sono state spostate al 24
luglio, pertanto abbiamo chiesto all’intervistato cosa ne pensasse di questo
cambiamento di data e se manca la volontà politica a fare uscire il Madagascar
da una crisi che dura già da parecchio tempo:
Sapevo già da tempo
che la data delle elezioni andava spostata, questo ci lascia il tempo
necessario per fare bene il nostro lavoro. Fontunatamente io avevo già
avvertito il mio seguito di non avere fretta e fare bene il lavoro per non
rifarlo la seconda volta.
Questo nuovo tempo a
disposizione ci fa abbassare la tensione sulla ricerca dei finanziamenti per la
campagna elettorale.
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