lunedì 5 novembre 2012

Il matrimonio in Madagascar

L'intervista



Il Castello "Cagliari"
Sono arrivata a Cagliari il 13 aprile del 2009, dopo un lungo viaggio, che non finiva mai. Ad accoglierci in aeroporto abbiamo trovato il figlio di Gianni, Mauro  con la moglie Carmen e i figli Edoardo e Riccardo, che mi hanno fatto omaggio di un bellissimo mazzo di fiori.






 Mi chiamo Lalarisoa Madeleine sono nata a Tulear da una famiglia numerosa e sono la quarta figlia, dopo di me papà e mamma hanno avuto altri quattro figli.
Papà lavorava in Banca, alla BNI Madagascar, e come capita spesso in questo enorme paese, io fui mandata a vivere dalla nonna paterna, e con questa meravigliosa nonna che si chiamava Aliresta Rebamo Julien, ho vissuto per circa 17 anni, non a Tulear, ma a Ankililoaka prima e a Ankiliambo dopo.
In Madagascar i figli maschi prendono il nome del padre, mentre le donne prendono il nome della madre. Infatti mia madre, che oggi ha 70 anni si chiama Antonietta Madeleine
Alla morte della nonna sono tornata a vivere con la mia famiglia a Tulear.

Il  lavoro

Quando avevo circa 22 anni, ho voluto intraprendere una attività commerciale, e con l’aiuto finanziario di mio padre misi su un emporio che ho chiamato “EPI-Bar” di Lalarisoa Ankilimalinike.

Il cotone

Siccome l’attività andava molto bene comprai dei terreni per coltivare il cotone.
Sono stati degli anni molto faticosi e di grandi sacrifici, ma erano ricompensati dai grandi utili che ne traevo.

Il tutto filava liscio come l’olio, anzi troppo, finché un giorno, un triste giorno, la società che lavorava il cotone, la Hasyma, ha chiuso i battenti. Quindi il mio lavoro ha subito un momento di arresto, perché non avevo più i compratori del cotone che producevo.

E allora...

Allora decisi di andare ad Antananarivo da una mia cugina che si chiama Vicky e che è la proprietaria di numerose boutique di abbigliamento femminile sparse in tutto il Madagascar con il nome “Kokoloko”.




La Kokoloko ha la sede ad Antananarivo, dove c’è anche il laboratorio sartoriale e preparano le varie collezioni per poi mandarle alle varie boutique sparse in tutto il Madagascar.
Rimasi con mia cugina Vicky per circa cinque mesi.

Nuovo lavoro

Mia cugina intanto  aveva in costruzione un bellissimo albergo a Nosy Be e i lavori andavano molto a rilento, e mi ha proposto di andare a Nosy Be quale responsabile dei lavori e cercare di accelerare la costruzione dell’albergo. Infatti dopo il mio arrivo, in appena tre mesi sono riuscita a portare a termine i lavori.


Fatale incontro
Terminati i lavori ero in procinto di rientrare ad Antananarivo, quando ho incontrato Gianni. Siamo rimasti assieme per 15 giorni, poi lui è dovuto rientrare perché gli scadeva il visto di soggiorno.
E poi.......
Gianni mi telefonava tutti i giorni, ma ci capivamo poco perché io non parlavo italiano e Gianni non parlava ne francese ne malgascio.
E allora............
Trovai a Hell Ville un giovane che era andato in Italia a studiare per fare il sacerdote, ma era tornato in Madagascar, essendosi ammalato. Con lui ho cominciato a studiare l'italiano e quando nel novembre 2008 Gianni è ritornato, abbiamo parlato molto, perché io avevo nel mentre appreso la lingua italiana. Passammo assieme anche il Capodanno e decidemmo che a marzo ci saremmo sposati.
L'arrivo a Tulear
Quando Gianni arrivo' a Tulear per sposarmi, venne accolto con una grande festa da tutti quanti i miei parenti, è stato come se arrivasse una persona famosa e molto importante, e ci siamo messi in moto per organizzare il matrimonio secondo le usanze malgasce e la cosa venne accettata molto volentieri da Gianni.
E cosa avete fatto
Una mattina molto presto con mio fratello Antoine, la zia Luisette e Gianni abbiamo comprato un bello zebù che è stato affidato a due ragazzi per portarlo a casa di mio fratello Anselma, che dista da Tulear circa 70 Km, due giorni dopo con una autovettura privata abbiamo raggiunto la località di Ankililoaka.

Il matrimonio malgascio
Attorniati da parenti ed amici, abbiamo offerto birra agli uomini e aranciata alle donne e gli anziani hanno raccontato storie e aneddoti di quella località. Gianni, non conoscendo il malgascio, non capiva niente, ma io gli traducevo quello che dicevano.
Nel mentre veniva sacrificato lo zebù, e a tutti i presenti venne offerto del riso con la carne di zebù e tutti si complimentavano per il matrimonio. Per il rito malgascio io e Gianni eravamo già sposati.
Il vero matrimonio
Il vero matrimonio si fece il 13 marzo del 2009 alle ore 16 presso il comune di Tulear davanti alla Signora Sindaco, contenta di unire in matrimonio una malgascia e un un italiano, cosa che non capita spesso.
Per tutti i partecipanti c'è stato un rinfresco e in un bellissimo locale poi una cena e abbiamo ballato fino a tarda notte.
Gianni lavora?
Gianni è un profumiere, infatti ha una elegante profumeria al centro di Cagliari che si chiama”Profumerie For You”, ma oggi fa il pensionato in quanto ha ceduto la gestione della profumeria ai figli.
Come trovi l’Italia
Mi piace tanto Cagliari, sia per il clima che è abbastanza mite, sia per la gente che è molto cordiale.
Trovo l’Italia bellissima per i suoi monumenti e per la storia, a parte che l’isola della  Sardegna ha un mare incantevole, ed è la meta di personaggi molto ricchi del mondo del jet set.

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