Mi chiamo Marie Olga
Sohantenaina. Sono nata nel Nord-Est del Madagascar, nella regione della SAVA,
dove ci sono le aree protette di Anjanaharibe-Sud, del Marojejy e dello
Tsaratanana. Il mio nome vuol dire "buona speranza". Artisticamente
mi faccio chiamare “Olga del Madagascar”.
Il lavoro
Nel periodo in cui abitavo ad
Antananarivo ho ottenuto un diploma da parrucchiera ed estetista. Nel tempo
libero cantavo nel gruppo di Berikely. Poi mi sono trasferita in Italia, a
Torino, per seguire mio marito. Appena arrivata ho studiato la lingua italiana
e la cultura del Belpaese. Quando sono riuscita a parlare meglio in lingua
italiana sono andata a studiare come infermiera. Subito dopo ho lavorato fino a
quando ho avuto la mia seconda figlia. Oggi ho ripreso a cantare e scrivo
canzoni e poesie, anche in lingua italiana.
Sposata con
Pensate un po’
che mi sono sposata per ben tre volte (matrimonio civile, cattolico e
tradizionale del Madagascar), ma con un uomo solo. Lui è Franco Andreone. È uno
zoologo e si reca in Madagascar da ormai più di 20 anni per studiare la sua
fauna e la sua biodiversità. È un buon marito, che risposerei ancora.
La famiglia:
La mia famiglia
è composta dalle mie figlie Kintana, Serena, da mio marito, da mio papà (che
vive con noi da cinque anni) e da mia suocera con cui abbiamo vissuto per
diversi anni. Abbiamo anche una gattina che arriva (anche lei!) dal Madagascar
e si chiama Vaniglia. La mia famiglia di origine (in Madagascar) è molto più
grande: siamo 8 fratelli e 5 sorelle, di cui due (mia sorella e io) viviamo in
Italia.
I figli
La più grande, Serena
Crystal, ha 13 anni e, come dice il suo nome, è davvero serenissima. È nata in
Madagascar ad Antananarivo, ma oggi è diventata una vera e propria "bogia
nen" nella migliore tradizione di "torinesità" (non ama molto
muoversi in casa). Kintana Azzurra ha cinque anni. L’ho chiamata Azzurra
sperando che l’Italia vincesse la Coppa del Mondo di calcio. E, infatti, nel
2006 l’Italia ce l’ha fatta! È nata a Torino, Kintana vuol dire
"stella". Proprio come una stella è brillantissima. A differenza
della sorella, vorrebbe viaggiare sempre e andare spesso in Madagascar, anche
perché ha imparato in fretta a parlare in Tsimihety. Serena sta preparando
l’esame di terza media, mentre Kintana è all'ultimo anno dell'asilo ed è pronta
ad andare alle elementari.
In Italia....
Mi sono trasferita in Italia
(Torino) nel 1999 per amore. Non mi sono abituata subito ai costumi italiani:
all'inizio mi sembrava che qui tutto fosse più freddo e non solo per il clima.
Non mi piaceva davvero nulla di quello che c'era da mangiare. È strano, perché
i cibi italiani sono fra i più buoni al mondo, ma questo l’ho capito solo dopo.
Mio marito è diventato matto perché mi doveva portare spesso al ristorante
cinese per mangiare riso e zuppe simili a quelle del Madagascar. Ora mi sono
italianizzata e mi sono abituata (fin troppo!) alle specialità italiane e anche piemontesi. Pensa
un po' che adesso mi piace la carne cruda all'albese, adoro gli “agnolotti del
plin” e cucino io stessa la “bagna cauda”!
Mangi riso o pasta
Purtroppo non mangio più il
riso tutti i giorni come siamo soliti in Madagascar, ma per abituare le mie
figlie alla cucina malagasy continuo a cucinare “sawaba”, “fontsy lahy” e la magnocca
almeno una volta alla settimana. A loro piacciono molto e così non soffrono
troppo quando arriviamo laggiù, in Madagascar. Loro sanno anche discutere in
“Tsimihety”, soprattutto la più piccola, che è anche la più tremenda. Faccio
tutto il possibile per conservare e mantenere i miei costumi tradizionali.
Mancano tanto
Devo dire che
mi manca soprattutto la mia famiglia. Poi, ovviamente, soffro per il clima: per
quanto mite e bello rispetto ad altri paesi europei, davvero non sopporto il
freddo invernale di Torino. Ogni volta che nevica mi meraviglio ancora: è stata
una vera emozione quando ho potuto vedere i fiocchi bianchi cadere dal cielo e
ho potuto toccare la neve la prima volta. Che meraviglia!!
Dell’Italia
Mi piacciono le
città italiane, sono tutte bellissime. Poi adoro la musica e i cantanti
italiani (sono bravissimi!) e mi piacciono anche molto i musei.
La gente italiana è
Cortese? Io
conosco solo persone gentili. Tanti bravi italiani che mi vogliono bene e che
sono sempre molto cordiali con me. Purtroppo in Italia c’è anche il razzismo,
che ho potuto sperimentare sulla mia pelle.
Amiche italiane
Ho tante amiche
italiane e malagasy, buone e scherzose. Le mie amiche sono mamme come me,
mentre gli amici sono principalmente musicisti.
Rapporti con la famiglia
I rapporti con
la famiglia di mio marito sono molto buoni. Sono una donna fortunata: quando
sono arrivata in Italia mia suocera mi ha accolta come una figlia. Lei mi dà
una mano ogni volta che ne ho bisogno e mi aiuta molto con le mie figlie.
La religione
Sono cattolica.
Appena arrivata in Italia andavo spesso a messa, poi un poco di meno. Sai
perché? Perché mio marito non è credente e non prega per niente e per nessuno.
Lui in chiesa ci va solo per ammirare l'architettura.
Il Vaticano e il Papa
È stato uno dei
miei primi desideri quando sono arrivata in Italia, di andare a visitare il
Vaticano. Ho assistito ad alcune messe di Papa Giovanni Paolo II. Invece non ho
ancora avuto la fortuna e l’occasione di vedere ed ascoltare Papa Benedetto
XVI.
Oltre Torino quale è
la città italiana preferita
Mah, è proprio
difficile da dire. Io ho lasciato il mio cuore a Capri e Firenze. Lì sì che mi
piacerebbe vivere.
Preferisci dell’Italia
Come ho detto,
mi piace moltissimo la cucina italiana. Poi adoro i monumenti, i paesaggi e la
storia d’Italia.
Il Madagascar
Amo molto il
mio paese natale e, quando posso, ci torno. Ci sono stata da poco e mi sono
fermata con le mie bambine per ben tre mesi nella mia città, Andapa, dove
vivono i miei familiari e i miei amici più speciali.
Quando torni
Eh sì, ho una
grandissima famiglia, che mi festeggia di continuo. Ogni volta che torno da lì
ingrasso, proprio perché non mi lasciano fare nulla! Oggi uno mi cucina un
pollo arrosto, domani una salciccia alla moda malagasy, dopodomani un altro mi
porta una torta. Alla sera non mi mancano mai le “brochette” (spiedini). Le mie
cognate e le mie sorelle mi aiutano per la manicure e mi curano i capelli. Mi
stufo delle trecce? Me li fanno lisci come una cinese. Mi fanno sentire una
vera principessa, anche perché sono la “faravavy” (la più piccola della
famiglia), però la prima che ha avuto il coraggio di lasciare il Madagascar.
Ero proprio felicissima durante questa lunga vacanza, ma intanto piangevo
perché non ho più trovato la mia mamma, che mi ha lasciato alcuni anni fa.
Cosa chiedono
Di solito le
mie amiche mi chiedono se possono venire in Italia con me, o se posso trovar
loro un buon "partito" italiano. Poi mi chiedono di portare loro
scarpe e vestiti “made in Italy”. La mia famiglia e i miei amici stretti invece
quest'anno mi hanno chiesto come va l'Italia e la sua politica: sono molto
informati e oramai conoscono tutto il mondo.
Faresti la stessa scelta
Vivo in due
paesi meravigliosi che tutti sognano, il Madagascar e l’Italia. Inoltre, sono
qui per amore e mi trovo bene. Così anche, quando sono in Madagascar, che è il
mio “paradiso” personale, porto con me due passaporti, quello malagasy e quello
italiano. Quindi, per rifare, davvero rifarei tutto volentieri, non solo una
seconda volta, ma anche due o tre! Però… c’è un però. Mi rimane in fondo al
cuore il sogno di tornare nel mio paese, perché vorrei seminare tutto ciò che
ho imparato in Europa, qui “andafy” come diciamo in malagasy. Appena potrò tornerò
in Madagascar con la mia famiglia!
Ciao Madagascar, sei mio, ti amo,
un giorno tornerò
Buongiorno Italia, oramai sono tua,
sei il mio amore
Olga del Madagascar
Olga partecipa alla campagna di salvaguardia della foresta del
Madagascar avendo registrato un DVD
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