Le strutture zoologiche affiliate all’UIZA(Unione
Italiana degli Zoo e degli Acquari) contribuiscono alla realizzazione del progetto VOLOHASY (che
in malgascio significa bambù), promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita
e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino.
Il progetto ha luogo nella foresta pluviale degli
alberi dragone di Maromizaha, nella porzione centro-orientale
del Madagascar. È prevista la messa a
dimora, nelle aree degradate della foresta, di piante di bambù (in Madagascar
ne esistono 33 specie diverse di cui 32 endemiche). In principio ne sarà
piantato un ettaro per poi estendere l’esperienza ad altri 10 ettari.
In questi territori, la foresta si riduce a causa
del tavy (taglia e brucia) per far spazio a pascoli
dall’estemporaneo rendimento, cui si aggiunge il taglio illegale per la
produzione di carbone e di materiale da costruzione. Inoltre, nel 2012,
nell’area accanto a Maromizaha, sono iniziati i lavori di estrazione mineraria
che hanno ulteriormente determinato lo spostamento degli animali.
All’attività di riforestazione, UIZA affiancherà
un’operazione di habitat restoration per l’Apalemure
grigio (Hepalemur griseus, nella foto) e
il Lemure dal naso grande (Prolemur simus), specie che vivono
nelle aree di foresta limitrofa a Maromizaha e la cui alimentazione è per il
95% legata al bambù. Il Lemure dal naso grande, una specie che si pensava
estinta, è stata riscoperta proprio in questa zona in numero di circa 250
individui.
Per seguire gli animali saranno installate
alcune camera-traps che, opportunamente collocate tra i
cespugli e munite di fotocellule, monitoreranno l’area ed entreranno in azione
al passaggio degli animali.
Per la realizzazione del progetto, sarà
coinvolta la popolazione locale (cinque villaggi per un totale di 4.000
persone). Una parte di queste è già impegnata in cinque vivai ed è dedita alla
riproduzione di piante a scopo alimentare; contemporaneamente saranno costruite
serre per produrre bambù come materiale alternativo per l’edilizia e i
manufatti.
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