Tre
settimane nelle foreste del Madagascar, a seguire i progetti dell’associazione
Tsiry di Parma per la salvaguardia delle foreste.
E’
il viaggio compiuto tra il 16 di agosto e il 6 di settembre da un gruppo di parmigiani
di Baganzola. «Dalla capitale Antananarivo – racconta Luigi Gandolfi - ci siamo
spostati ad Ambositra, una cittadina a 200 chilometri di distanza. Abbiamo
incontrato Nicola (un volontario parmigiano di Tsiry, ndr.) che ci ha
accompagnati per tutto il viaggio».
Ed è proprio Nicola Gandolfi che in Madagascar sta realizzando con Tsiry il progetto per la salvaguardia delle foreste, finanziato dalla associazione parmigiana. «Dopo qualche giorno abbiamo organizzato il viaggio in foresta – continua Luigi -; dopo un primo tratto di percorso in auto, circa 35 chilometri, la strada è diventa impraticabile per il fango e ci siamo dovuti incamminare a piedi tra sentieri e villaggi; ci siamo inoltrati nel verde fino a raggiungere la valle di Vohiday». Lì il gruppo di parmigiani è stato accolto dai rappresentanti dei gruppi «Voi», le comunità di base locali, che da tempo seguono i progetti di Tsiry Parma e conoscono bene l’associazione e il lavoro che sta svolgendo nella zona.
Ed è proprio Nicola Gandolfi che in Madagascar sta realizzando con Tsiry il progetto per la salvaguardia delle foreste, finanziato dalla associazione parmigiana. «Dopo qualche giorno abbiamo organizzato il viaggio in foresta – continua Luigi -; dopo un primo tratto di percorso in auto, circa 35 chilometri, la strada è diventa impraticabile per il fango e ci siamo dovuti incamminare a piedi tra sentieri e villaggi; ci siamo inoltrati nel verde fino a raggiungere la valle di Vohiday». Lì il gruppo di parmigiani è stato accolto dai rappresentanti dei gruppi «Voi», le comunità di base locali, che da tempo seguono i progetti di Tsiry Parma e conoscono bene l’associazione e il lavoro che sta svolgendo nella zona.
«Ci
siamo accampati con loro e la gente del villaggio ci ha accolti con grande
entusiasmo. Non perdeva occasione per venirci a salutare e festeggiare con
canti e balli tradizionali». Nei giorni che sono seguiti, la piccola comitiva
ha potuto conoscere dal vivo il lavoro che Nicola Gandolfi e i tecnici di Tsiry
Parma stanno realizzando nella foresta e con la popolazione locale, toccando
con mano quello che è stato reso possibile dalle loro iniziative per la
raccolta di fondi.
«Abbiamo
visitato il vivaio di piccoli alberi che verranno piantati in foresta, abbiamo
ascoltato le richieste della gente. Hanno molte aspettative, ci chiedono aiuto
e noi stessi abbiamo preso impegni che possiamo solo sperare di poter
mantenere». Lasciato il villaggio, nella seconda parte della trasferta in
Madagascar la comitiva si è spostata sul canale di Mozambico nella città di
Morondava, per visitare la cosiddetta «foresta secca» di Kirindi, passando
nella via dei Baobab. «Abbiamo attraversato con la chiatta il fiume Tsibihrina,
e raggiunto il villaggio di Bekopaka nel parco Bemaraha e la zona degli
«Tsingy», che sono formazioni rocciose a pinnacolo, antica barriera corallina
formatasi centinaia di milioni di anni fa».
«E’
uno spettacolo unico al mondo – commenta Luigi Gandolfi - che ci ha ripagato
delle fatiche affrontate durante il lungo viaggio. La spiaggia di Morondava con
i suoi tramonti sul mare è stata l’ultima immagine un viaggio che difficilmente
potremo dimenticare». Per conoscere e sostenere i progetti dell’associazione consultate
il sito
Tsiry
agisce in Madagascar per la tutela dell’ambiente e si occupa della salvaguardia
e gestione sostenibile di alcune specie d’albero autoctone molto preziose (Dalbergia spp. e Diospyros spp.),
ancora presenti nelle foreste tropicali umide della costa nord-orientale
dell’isola, ma attualmente a grave rischio d’estinzione.
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