Nel complesso penso di avere fotografato
più di 1000 specie diverse durante il viaggio, ma cercherò di fare una sintesi
sulle specie più significative, senza dimenticare ovviamente anche qualche foto
dell'altrettanto straordinaria fauna.
Tra
ottobre e novembre approfittando di un periodo relativamente libero da impegni
ho trascorso un mese in Madagascar, girando gran parte dell'isola con l'ausilio
di un bravo autista ed un amico. Come sempre ho focalizzato la mia attenzione
sulla flora, cercando di esplorare tutti gli habitat presenti nella grande
isola. Nel complesso penso di avere fotografato più di 1000 specie diverse
durante il viaggio, ma cercherò di fare una sintesi sulle specie più
significative, senza dimenticare ovviamente anche qualche foto dell'altrettanto
straordinaria fauna. L'identificazione delle specie malgasce è stato alquanto
difficile, visto che si tratta di una flora totalmente diversa da quella dei
paesi temperati, con famiglie e generi a me precedentemente ignoti, dunque se
qualcuno più esperto di me non concordasse sull'identificazione di alcune
specie sarebbe molto gradito qualche suggerimento.... Per l'identificazione ho
usato alcuni libri per lo più tematici (Atlante della flora del madagascar,
Palme del Madagascar, Orchidee del Madagascar, Aloe del Madagascar, ecc. ) ed
inoltre l'utilissimo
sito http://www.tropicos.org/project/mada.
Come è noto il Madagascar è la quarta isola più grande del mondo e gode di un clima tropicale in tutto il suo territorio, con l'esclusione degli altopiani centrali e delle montagne sovrastanti che sperimentano temperature sottozero in inverno e talvolta anche la neve (solo sulle cime sopra i 2500 m). Il fattore più importante che influenza la vegetazione è la distribuzione delle precipitazioni che è molto irregolare sulla costa occidentale con un lungo periodo secco, mentre nella parte orientale le precipitazioni sono presenti in gran parte dell'anno e i periodi aridi sono molto brevi. Dando uno sguardo ai dati sulla flora del Madagascar si nota una grande ricchezza con circa 13,000 specie note (notevole se si pensa che isole anche più grandi come il Borneo e la Nuova Guinea si fermano a 10,000) e sopratutto una percentuale di specie endemiche intorno al 90% che rendeno il Madagascar il terzo paese del mondo per numero di endemismi dopo l'Australia e il Sud Africa, (ma la prima è circa trenta volte più grande del Madagascar). L'endemismo inoltre, grazie al lungo isolamento dell'isola, presenta un alto grado tassonomico annoverando 8 famiglie e ben 400 generi endemici (per fare un paragone nel Borneo i generi endemici sono "solamente" 60). Per prima cosa ecco una
mappa del viaggio:
Come è noto il Madagascar è la quarta isola più grande del mondo e gode di un clima tropicale in tutto il suo territorio, con l'esclusione degli altopiani centrali e delle montagne sovrastanti che sperimentano temperature sottozero in inverno e talvolta anche la neve (solo sulle cime sopra i 2500 m). Il fattore più importante che influenza la vegetazione è la distribuzione delle precipitazioni che è molto irregolare sulla costa occidentale con un lungo periodo secco, mentre nella parte orientale le precipitazioni sono presenti in gran parte dell'anno e i periodi aridi sono molto brevi. Dando uno sguardo ai dati sulla flora del Madagascar si nota una grande ricchezza con circa 13,000 specie note (notevole se si pensa che isole anche più grandi come il Borneo e la Nuova Guinea si fermano a 10,000) e sopratutto una percentuale di specie endemiche intorno al 90% che rendeno il Madagascar il terzo paese del mondo per numero di endemismi dopo l'Australia e il Sud Africa, (ma la prima è circa trenta volte più grande del Madagascar). L'endemismo inoltre, grazie al lungo isolamento dell'isola, presenta un alto grado tassonomico annoverando 8 famiglie e ben 400 generi endemici (per fare un paragone nel Borneo i generi endemici sono "solamente" 60).
Arrivati
ad Antananarivo, la capitale del Madagascar, nel primo pomeriggio dopo un lungo
volo da Parigi, ci mettiamo subito in marcia verso la nostra prima meta e cioè
Antsirabe, una cittadina a circa 3 ore di auto dalla capitale. Abbondonata la
caotica città abbiamo un primo assaggio della zona delgi altipiani centrali. Delle
originarie formazioni farostali non resta quasi niente, prevalgono invece i
campi coltivati e sopratutto le risaie, inoltre la particolare composizione del
suolo e la forte erosione danno alla zona degli altipiani un particolare
aspetto, che è valso al Madagascar l'appellativo di "Isola rossa".
L'unico aspetto di vegetazione rappresentato è quello delle praterie, dove
dominano le poaceae quali Aristida, Heteropogon, Hyparrhenia,
Dopo la breve visita ai laghi continuiamo
verso Morondava sulla costa occidentale e che dista ben 500 km da Antsirabe (ma
fortunatamente la strada è asfaltata). Spostandosi verso ovest e abbasandosi
l'altitudine il clima e sempre più caldo e il paesaggio più arido, con estese
praterie dove pascolano gli zebù (una sorta di mucca) :
Ormai abbandonato l'altipiano, cominciamo
a vedere le prime savane, frutto dei frequenti incendi applicati dai pastori
che hanno totalmente eliminato l'originaria foresta decidua secca in
quest'area. Nonostante ciò ci sono alcune specie interessanti, sopratutto palme
endemiche come Bismarckia nobilis e Dypsis madagascariensis, ma anche alberi
isolati di Poupartia caffra, Rourea orientalis, Stereospermum sp., Ziziphus
mauritiana, ecc.
Sulla spiaggia inoltre è presente la
famosa pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus), ampiamente coltivata come
pianta ornamentale anche in Europa e nota per le sue propietà antitumorali. E'
ormai difficile distinguere le stazioni dove la specie è naturalizzata da
quelle dell'originaria distribuzione poiche essa è nota alle popolazioni locali
per le sue virtù da secoli, con una conseguente diffusione della specie in
tutto il Madagascar. Noi l'abbiamo sempre vista su terreni sabbiosi costieri o
nelle sponde sabbiose dei fiumi.
Da Morondava ci dirigiamo verso Nord,
lungo la costa. La prima tappa è uno dei luoghi più celebri del Madagascar: il
viale dei Baobab. In sostanza si tratta di un gruppo di baobab (Adansonia
grandidieri) monumentali che crescono ai bordi della strada principale che
parte da Morondava verso nord, rappresentando gli ultimi alberi superstiti
della foresta decidua che occupava l'area. La specie, A.grandidieri è endemica
di una ristretta area intorno Morondava ed è quindi una delle più rare tra le
sette specie di baobab del Madagascar (di cui 6 endemici).
Continuando verso nord l'ambiente diventa
meno antropizzato e molto più interessante quando la strada attraversa la
Réserve spéciale d'Andranomena, un buon esempio di foresta decidua secca su
substrati sabbiosi, dove è presente una accentuata differenziazione tra tre
livelli: uno strato arboreo superiore poco denso alto 12-15 m con poche specie
quali baobab ( A. grandidieri e A. rubrostipa), Commiphora sp., Cedrelopsis
grevei e un fitto strato costituito da alberi sotto i 12 m con un gran numero
di entità appartenenti a famiglie come Bignoniaceae, Rutaceae, Malvaceae, ecc.
Infine lo strato arbustivo è pure molto ricco con generi quali Bauhinia,
Strychnos, Rothmannia, ecc.
http://www.actaplantarum.org/viewtopic.php?f=42&t=58732
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