E' solo un grafico
indicativo, una "Piramide alimentare". In fondo è solo un quadro
sinottico elementare, un sintetico manifesto di educazione didattica popolare,
un modo visivo semplice e approssimativo che serve a dare solo un'idea, un colpo d'occhio - facile da capire e memorizzare per i
non esperti, ma utile anche agli esperti - della gerarchia degli alimenti quotidiani più
importanti, e anche, più o meno, di quante porzioni di ogni gruppo alimentare, nel suo
complesso, un adulto tipo deve consumare ogni giorno.
In media approssimata, ovviamente (a seconda del sesso, delle età, del peso
ecc), e sempre usando il buonsenso. Per esempio, 1-2 pz di legumi, pesce e uova
significa che consumeremo ogni giorno 1 pz di legumi (meglio a pranzo) più
eventualmente 1 di uova (cena o colazione), oppure 1 pz di legumi e 1 pz di
pesce. E così via. Come si vede più avanti ("Che cosa s'intende per
porzione"), il pane di contorno vale 1 pz, ma è molto meno di 1 pz di
cereali da primo piatto. Ecco come si arriva alle 4-5 porzioni.
Si noterà che il numero delle porzioni, e perciò l’importanza degli alimenti,
cresce a mano a mano che dal vertice si scende alla basedella
piramide, e infatti le aree raffigurate sono sempre più grandi. Gli alimenti al vertice, che
coprono un'area minima, perciò è bene
consumarli raramente. Ma se ne potrebbe anche fare a meno.
Il posto principale spetta alle verdure e alla frutta (7 porzioni consigliate, di cui 4 di
prtaggi e verdure, e 3 di frutta), che infatti coprono l'area più grande.
Come mai? Perché sia in peso a crudo, sia in numero di porzioni giornaliere, sia soprattutto per evidenzadegli
studi sull'efficacia preventiva e terapeutica, questi due gruppi di alimenti
battono tutti gli altri.
Di piramidi ce ne sono molte, in vari aggiornamenti periodici, divise per
nazioni, aree geografiche o continenti, da quella famosa del Ministero
dell’Agricoltura degli Stati Uniti a quelle più scientifiche create da istituti
d’Università o gruppi di studiosi indipendenti, a quelle pensate per categorie
particolari. Insomma, il rischio delle troppe piramidi alimentari è la
confusione, una torre di Babele. Oggi un divulgatore che in una conferenza
volesse mostrare l’abc, cioè le porzioni degli alimenti da consumare ogni
giorno non saprebbe a quale grafico semplice ricorrere: tutti sono pieni di
errori, imprecisioni, vecchie idee smentite dalla scienza e dal buonsenso.
Eppure non ho trovato una sola piramide che simboleggi in modo semplice e
graficamente efficace, e senza errori gravi (questi "errori",
chiamiamoli così, sono in realtà concessioni alla propriaideologia, agli interessi di
qualche industria, o alla politica
agricola di un Governo), la graduatoria dei
gruppi di alimenti per un vero naturista salutista, che segua cioè una vera alimentazione naturalemettendo
d’accordo la Tradizione con la Scienza sperimentale moderna. Perciò sono stato
costretto a crearla appositamente (v. illustrazione).
E’ una prima bozza di Piramide Giornaliera
dell'Alimentazione Naturale e sana che tiene conto finalmente delle acquisizioniscientifiche e potrà avere successivi
miglioramenti, ma che fin d’ora può costituire una base comune per i naturisti
(e, scegliendo all’interno di ogni gruppo di alimenti, anche per i naturisti
vegetariani e vegan), che cercano le conferme della tradizione scientifica del
Naturismo ippocratico nelle ultime acquisizioni della ricerca (Health Food,
Natural Food, nei Paesi anglosassoni), per i salutisti in genere che vogliono
l’aggiornamento alle direttive nutrizionali. Così, i vegetariani e i vegan si limiteranno ad eliminare l’alimento
che non li interessa: i vegetariani elimineranno il pesce, oltre alla carne; i
vegan toglieranno anche uova e latticini.
Si noterà la mancanza della carne, che non è del tutto
vietata in teoria nell’Alimentazione Naturale, ma è considerata rara ed
eventuale (come dimostra la Tradizione storica popolare). Anche perché non cura
né previene alcunché, ma anzi è ad alto rischio. L'avrei dovuta mettere
all'apice, tra i cibi che si devono consumare "il meno possibile":
tanto valeva toglierla. E poiché questo sfavore è confermato dalla Scienza
recente, che dopo aver fatto l’improbabile distinzione tra "carni
bianche" e "carni rosse", poi alle "carni di terra"
preferisce le "carni di mare", cioè il pesce, come protettivo per i
suoi speciali acidi grassi, ho creduto opportuno indicare solo questo,
ovviamente per i naturisti non vegetariani.
I cereali sono soltanto integrali.
Lo pretendono tutti gli studi scientifici, in questo d’accordo con la
Tradizione. Eppure i nutrizionisti italiani (e per la verità anche stranieri)
fanno orecchie da mercante. Perché? Guai a scombussolare i piani di produzione
agricola e di trasformazione, e il mercato dei cereali. Le grandi industrie
multinazionali temono un calo degli acquisti.
D’altra parte, i cereali raffinati (pane, pasta, riso, polenta, biscotti,
crackers, croissant, tramezzini, grissini ecc., consumati in Italia e in tutto
il mondo) sono previsti come cibo eventuale o raro nelle altre Piramidi
"della salute", come quella di Willett.
Non potevo, perciò, essere più accomodante, visto che l’antica e fondamentale
norma naturista dei cereali completi è oggi approvata e fatta propria dalla
ricerca sperimentale, e come tendenza è accettata a denti stretti anche dai
nutrizionisti. Tutte le piramidi – ma ipocritamente solo nei testi di
spiegazioni a margine – ne fanno cenno.
L’unica piramide, però, che fa la scelta decisa e coraggiosa di inserire i
cereali integrali nella prima fascia è, appunto, quella di Willett (Università
di Harvard), che per coerenza confina i cereali raffinati (pasta bianca,
prodotti di farina bianca, pane bianco, riso raffinato: il 99,9% dei cereali
consumati dagli Italiani) nell’ultima fascia, cioè tra i cibi da consumare di
rado o il meno possibile, come le carni rosse! Peccato che poi la piramide di
Willett cada nell’errore di inserire verdure e frutta in seconda posizione,
dietro ai cereali, e spinga la rivalutazione degli oli fino all’assurdo di
metterli in primo piano, nonostante che si consumino a decine di grammi.
Le squisite ma troppo diffuse patate, le più utili patate dolci o americane e le castagne non hanno trovato posto nella Piramide
per motivi di spazio. Ma hanno meno fibre e sono meno protettive degli stessi
cereali raffinati. L'amido delle patate ha un indice glicemicomolto alto
(anche 110), addirittura più della pasta raffinata o del pane bianco, perché
per la forma delle sue particelle ha la proprietà di trasformarsi
immediatamente e totalmente in glucosio. Alta risposta insulinica e nessuna
protezione epidemiologica da malattie cardio-vascolari e tumori al colon-retto.
Castagne e patate costituiranno una piacevole variazione di tanto in tanto,
specialmente se cotte e condite in modo sano. Per esempio, basta con le
fritture: proviamo le patate al forno, tagliate a tocchetti grossi, con tutta
la buccia (che ha interessanti antiossidanti) e
cosparse di rosmarino, sale e olio crudo: deliziose.
I legumi,
invece, sono messi in evidenza come uno dei gruppi di alimenti più preventivi e
protettivi esistenti, e perciò consigliati anche 1 volta al giorno, al posto o
accanto ad altri cibi proteici. Anche dietologicamente sono utili, perché
possono sostituire i cereali, troppo abbondanri in Italia, contribuendo a far
dimagrire per le note proprietà antinutritive, anti-colesterolo e
anti-diabete.
Gli oli vegetali, secondo le
attuali tendenze, non devono essere risparmiati a favore dei cereali, ma
aumentati perché molto protettivi. Devono essere presenti in ogni pasto per
condire verdure, cereali e legumi, sostituiti o affiancati dai semi oleosi
(noci, mandorle, nocciole, pinoli, sesamo ecc).
Verdure e frutta sono appena più abbondanti della
piramidi non naturiste, secondo gli studi che hanno provato vantaggi maggiori
sopra le 6 porzioni. La cosa non è difficile: è chiaro che una insalata mista abbondante (200-250 g) vale per 2 porzioni. E poi c'è l'enorme varietà di minestre, minestroni e zuppe, ma anche sottoforma di torte rustiche ripiene di verdure e come contorni.Insomma,
non è impossibile arrivare - senza fare stranezze - alle 10 porzioni al giorno, tra verdure e frutta.
Latte e latticini (latte, yogurt, ricotta, formaggi
molli e duri) sono consigliati dalla Piramide Alimentare Italiana (quella
ufficiale) in poco più di 2 pz (cioè 2-3). Esattamente 2 pz al giorno tra latte
e yogurt, più 4 pz a settimana di formaggi, tra molli e duri. Qui, invece,
nella Piramide dell'Alimentazione Naturale ho preferitoridurli un poco (1-2 pz al giorno), perché
altrimenti molti - specialmente i nei-vegetariani - si sentirebbero autorizzati
a consumare grandi quantità di formaggi, cibo molto ricco di grassi saturi, il
cui eccesso sembra collegato statisticamente a malattie cardio-vascolari e
tumorali. Si consigliano quindi soprattutto latte e yogurt (1-2 pz al giorno). ma di queste una porzione può essere
sostituita da formaggio 3-4 volte la settimana. Chi invece sceglierà di
consumare solo 1 pz al giorno di latticini, potrà farlo anche usando sempre
formaggi (100g i molli e la ricotta, 50g i duri).
Vino e dolci naturali, per Tradizione cibi
complementari ed eccezionali, sono stati giustamente messi tra parentesi perché
dotati di antiossidanti ma dannosi in eccesso: volendo se ne può benissimo fare
a meno.
Bere molta
acqua, infine, a meno che l'intera dieta - come dovrebbe essere - non sia di
per sé molto idratata, a base cioè di
insalate, verdure, ortaggi, zuppe e frutta fresca, e con i cereali assunti non
allo stato secco come biscotti e grissini, ma ben idratati (cereali bolliti,
fiocchi ammollati, pastasciutta ecc).
.
CHE COSA S'INTENDE PER "PORZIONE". Esistono differenze tra i vari
autori, e oggi, vista la riluttanza generale a consumare verdure e frutta,
molti nutrizionisti hanno calato le brache. La "scienza" della
nutrizione è come la politica: non vuole essere impopolare. Così, ho dovuto
leggere, addirittura, sulla grande stampa (Favaro sul Corriere della Sera) che
una porzione di insalata cruda sarebbe di soli 50 g. Certo, meglio di niente.
Ma con questa logica non si va lontano. Seguiamo, invece, le quantità utili a
prevenire, secondo i veri esperti: gli oncologi. In questo senso la lista più
accreditata (Sculati e altri nutrizionisti collegati ai progetti di prevenzione
oncologica) potrebbe essere la seguente, in grammi o millilitri calcolati prima dell'eventuale cottura:.
Cereali integrali, fiocchi, polente, bulgur,
semole, cus-cus, pasta e riso integrali, 80 g, Pane integrale 50 g, Pizza o
torta rustica integrale 120-150 g, Patate, patate dolci e castagne (con la
precisazione di cui sopra) 200 g, Ortaggi da cuocere 250 g, Insalata cruda 100
g, Frutta fresca 150 g, Legumi secchi 30 g, Legumi freschi 100 g, Uova 1, Pesce
150 g, Latte 125ml, Yogurt 125 ml, Formaggio fresco 100 g, Ricotta 100 g,
Formaggio stagionato 50 g, Olio 10 ml, Frutta succosa essiccata 10 g, Noci e
semi oleosi 15 g, Miele 10 g, Zucchero scuro 5 g, Vino 100 ml, Birra 330 ml.
.
ATTIVITA' FISICA, PRIMO CIBO NATURALE. L'alimentazione, da sola, anche la più
naturista possibile, non basta alla buona salute.Serve il movimento. La macchina
Uomo è stata selezionata nei milioni di anni per muoversi, camminare, correre,
nuotare, spostare rami, sollevare pietre, insomma lavorare. Oggi che il lavoro
fisico non fa più parte (quasi) del lavoro professionale, dobbiamo inventarci
dei lavori sostitutivi per vivere. Intanto cerchiamo di star seduti solo in
casi di assoluta necessità, e mai quando non abbiamo niente da fare o per
convenienze sociali. Ma per sedentarismo oggi si intende qualcosa di più: il
non far movimento.
Il sedentarismo è una malattia,
anche quando non provoca obesità. E tra i suoi mali minori c'è anche quello di
falsare la dieta, perché siamo costretti a mangiare pochissimo per non
ingrassare, con rischi di squilibri nutritivi e carenze. Perciò, non solo per
star bene e abbassare tutti i rischi, ma perfino per poter mangiare di più e
meglio dobbiamo ogni giorno fare esercizio fisico o sport. E' dall'Antichità
che i Naturisti ne hanno fatto un cardine della vita sana. Solo ora la scienza
ci dà ragione. Ma tutti la ignorano, specialmente i pigri Italiani, tanto più
nel Centro-sud.
Eliminate le ironie iniziali, i famosi 10 mila passi al giorno (solo all'inizio, per curiosità,
contati col contapassi, ma poi le distanze si imparano) servono almeno a
passare dal girone infernale dei sedentari al paradiso degli eletti non
sedentari. E' incredibile quanti passi e passetti si facciano senza
accorgersene quando non si sta seduti e si fa vita attiva: anche 2000 o 3000 al
giorno.
Ma sono i restanti 7000-8000 passi che fanno la differenza, e questi devono
essere fatti appositamente, applicando la volontà, cambiando abitudini,
camminando di buon passo anziché usare l'auto o il bus: basta un'ora al giorno.
Così si pratica un'attività fisica vera e propria, molto benefica, che può
anche diventare uno sport aerobico leggero o medio. In città, l'ideale è la
camminata spedita (parchi, lungomare, lungofiume, strade poco frequentate),
ogni giorno da 45 a 60 minuti. Le alternative possono essere la bicicletta o la
cyclette (30 minuti o più), il jogging lento o il nuoto. In più, nella natura
selvaggia e specialmente tra boschi e montagne o lungo coste marine rocciose,
l'ideale è l'escursionismo sportivo (1 giorno a settimana, minimo 3 ore)
praticato con la giusta andatura e senza che ne derivi un'eccessiva fatica,
produttrice di radicali liberi..
Nico Valerio http://alimentazione-naturale.blogspot.it