La CANTINE di AMBOKALA
L’attività della cantine di Ambokala è ufficialmente
iniziata il mezzogiorno del 17 giugno
scorso. Da allora tutti i giorni cuciniamo e distribuiamo 3 pasti caldi al
giorno agli ammalati più poveri e alle loro famiglie che li assistono. Attualmente
71 ammalati (su un totale di 90) e 46 familiari beneficiano della
cucina. Occorre circa un’ora per distribuire a tutti riso e laoka (accompagnamento al riso) . Poi ancora
un'altra mezz’ora per la ranomapango che
è la tipica ’acqua da tavola’ in
Madagascar: praticamente è acqua fatta bollire nelle pentole ancora sporche di
riso bruciacchiato. Non siete invogliati? in realtà è molto digestiva ..e poi qui non è salutare per il corpo bere acqua fredda
né, per le tasche, bere acqua in
bottiglia Il nostro menù è molto vario, a parte il riso che è il piatto forte
di tutti e tre i pasti della giornata.
Approfittando delle
attività della cucina, abbiamo seguito (o forse precorso?..) le ‘ Linee della nuova politica sanitaria
nazionale per il trattamento e il reinserimento sociale dei malati mentali’
cercando di affidare loro qualche
semplice attività quotidiana da fare insieme ai gardmalades:
Ogni giorno c’è un primo gruppo
che pulisce il riso dalla pula e dai sassi: e c’é da lavorare… pensate che
mangiamo circa 70 kg di riso al giorno! Ogni mattina,quando arrivo all’ospedale
è bellissimo vedere donne, uomini e
bambini assorti in questo lavoro di
precisione: sono tutti seduti vicini vicini all’ombra di un albero, alcuni
con gli
occhiali più improbabili … visti
da lontano sembra stiano facendo una cernita di pietre preziosissime.
Un secondo gruppo attinge acqua al pozzo per la cucina, cioè mattina, mezzogiorno e sera… in attesa di trovare un serbatoio capiente. L’altro giorno un gruppo ha chiesto di fare una piccola riunione con noi responsabili, perché la discussione era questa: “Isahay reraky ny fanafody!”dicevano i giovani ammalati,”Ary isahay reraky ny fahanteranay!!”rispondevano le gardmalades. Che significa: “Noi siamo stanchi a causa delle medicine”, “E noi per la vecchiaia!” … in effetti hanno le loro ragioni. Anche io, che non sono né malata, né anziana faccio una gran fatica a sollevare a mano una quindicina di secchi di 10 l da 17 m di profondità … La soluzione, per ora, è stata comprare secchi più piccoli e fare in modo che la stessa persona non sollevi più di 2 secchi di fila … in attesa di sistemare il pozzo. Comunque non possiamo lamentarci perché , grazie a Dio, l’acqua pulita non ci manca.
Un altro gruppo è addetto ad aiutare le cuoche a preparare la laoka: uccidere i polli, pulire e tagliare il pesce, preparare le verdure, tagliare gli spaghetti(…qui vanno di moda della lunghezza degli stuzzicadenti). A parte qualche litigio con le cuoche direi che su questo fronte andiamo piuttosto bene..
Un secondo gruppo attinge acqua al pozzo per la cucina, cioè mattina, mezzogiorno e sera… in attesa di trovare un serbatoio capiente. L’altro giorno un gruppo ha chiesto di fare una piccola riunione con noi responsabili, perché la discussione era questa: “Isahay reraky ny fanafody!”dicevano i giovani ammalati,”Ary isahay reraky ny fahanteranay!!”rispondevano le gardmalades. Che significa: “Noi siamo stanchi a causa delle medicine”, “E noi per la vecchiaia!” … in effetti hanno le loro ragioni. Anche io, che non sono né malata, né anziana faccio una gran fatica a sollevare a mano una quindicina di secchi di 10 l da 17 m di profondità … La soluzione, per ora, è stata comprare secchi più piccoli e fare in modo che la stessa persona non sollevi più di 2 secchi di fila … in attesa di sistemare il pozzo. Comunque non possiamo lamentarci perché , grazie a Dio, l’acqua pulita non ci manca.
Un altro gruppo è addetto ad aiutare le cuoche a preparare la laoka: uccidere i polli, pulire e tagliare il pesce, preparare le verdure, tagliare gli spaghetti(…qui vanno di moda della lunghezza degli stuzzicadenti). A parte qualche litigio con le cuoche direi che su questo fronte andiamo piuttosto bene..
C’è poi chi ha il compito di
lavare i pentoloni: in genere
usiamo acqua e sapone , ma quando sono molto unti mi hanno insegnato che è più efficace la
sabbia… Infine c’è da fare legna, cioè cercarla e tagliarla
adeguatamente. E’ di certo l’attività più ambita per gli uomini perché ”Questo sì che è un lavoro da uomini, mica
pulire il riso o lavare le pentole” mi ha detto Roman e poi se riesci a
tagliare la legna sei già considerato tra quelli che stanno bene .. ma è anche
il lavoro più difficile perché richiede
molte energie e perché la legna qui
intorno comincia a scarseggiare. Pensate che qualche settimana fa, esasperati
dalla infruttuosa ricerca , Jean Baptist, suo fratello Jean Noel e Fiacre, 3
malati giovani e aitanti , hanno abbattuto un bellissimo palo della luce di
legno! Fortunatamente non era ancora stata attivata la corrente..
Nell’ultima riunione mensile con tutti ammalati Theogene si è fatto portavoce di questa proposta: “ Siamo pronti a rinunciare al pollo per una domenica e a sostituirlo con i fagioli, così con la differenza puoi comprare un po’ di legna e riempire la legnaia, prima che comincino le piogge “ . Non ho potuto accettare per questioni di ‘dieta’ dei malati…ma mi sono quasi commossa , per l’intenzione… devo dire che è una delle proposte più lungimiranti e volte al bene comune che ho sentito da quando sono qui….e vogliamo chiamarli malati mentali???
Nell’ultima riunione mensile con tutti ammalati Theogene si è fatto portavoce di questa proposta: “ Siamo pronti a rinunciare al pollo per una domenica e a sostituirlo con i fagioli, così con la differenza puoi comprare un po’ di legna e riempire la legnaia, prima che comincino le piogge “ . Non ho potuto accettare per questioni di ‘dieta’ dei malati…ma mi sono quasi commossa , per l’intenzione… devo dire che è una delle proposte più lungimiranti e volte al bene comune che ho sentito da quando sono qui….e vogliamo chiamarli malati mentali???
Alle nostre attività ordinarie, da circa un mese, si è
aggiunta una grande novità: con il preziosissimo aiuto dei campisti (gruppo di
giovani venuti dall’Italia per conoscere le attività di RTM… e accompagnati
dalla Leti) ora possiamo dire di avere un orto!
Pensate che in un giorno i
campisti(16)+ servi della chiesa(3)+ noi volontarie Manakara(4)+ ammalati +
amici vari , armati di vanghe, rastrelli..e
tanta buona volontà, sotto la guida esperta dell’equipe tecnica di Ampa (6), abbiamo recintato,pulito e
dissodato un terreno usato fino ad allora come discarica. Poi è stato diviso in
parcelle, creato un piccolo semenzaio e sono stati piantati cetrioli,
fagiolini, pomodori e bietole. Abbiamo anche fatto una buca per fare il
compost (..per la verità qui da noi i resti organici sono giusto le
bucce ‘trasparenti’ delle verdure). Gli
ammalati sono rimasti molto impressionati da tutta questa gente che non
conoscevano e che ha lavorato sodo.. e hanno preso sul serio l’impegno
dell’orto.
Per ora ho dato l’incarico a 4 malati di fiducia: Gitorix, Zakafeno, Pascalin e Arsene di innaffiarlo tutti i pomeriggi, verso le cinque. Sono talmente “mazoto”(diligenti )che a volte bisogna fermarli… innaffiano anche sotto alla pioggia!! Ad oggi, i cetrioli crescono bene, i pomodori e le bietole sono stati trapiantati e vanno a meraviglia e ogni volta che passa a Manakara qualcuno dell’equipe tecnica di Ampa, ne approfittiamo per fare una piccola formazione. Lunedì scorso ci hanno insegnato come si tolgono le erbacce. I malati erano serissimi nel seguire le indicazioni degli insegnanti e contenti di avere qualche piccola responsabilità..già immagino la soddisfazione quando vedremo i primi frutti!!!
Per ora ho dato l’incarico a 4 malati di fiducia: Gitorix, Zakafeno, Pascalin e Arsene di innaffiarlo tutti i pomeriggi, verso le cinque. Sono talmente “mazoto”(diligenti )che a volte bisogna fermarli… innaffiano anche sotto alla pioggia!! Ad oggi, i cetrioli crescono bene, i pomodori e le bietole sono stati trapiantati e vanno a meraviglia e ogni volta che passa a Manakara qualcuno dell’equipe tecnica di Ampa, ne approfittiamo per fare una piccola formazione. Lunedì scorso ci hanno insegnato come si tolgono le erbacce. I malati erano serissimi nel seguire le indicazioni degli insegnanti e contenti di avere qualche piccola responsabilità..già immagino la soddisfazione quando vedremo i primi frutti!!!
La struttura della cucina continua a ‘farmi tribolare’ un pò
: abbiamo sostituito con mattoni e
cemento una delle pareti di chinino,
dopo che ha seriamente rischiato di prendere fuoco…adesso il problema è
risolto, ma i forni a legna sono a fuoco massimo per 12 ore al giorno… e qui non è facile
trovare mattoni che non si sbriciolino dopo una settimana…In sostanza ci sono
spesso dei lavori in corso, ma non ci hanno mai impedito di cucinare…Anzi,
anche gli operai sono diventati dei nostri…no,non si sono ammalati, ma mi hanno
confessato che i malati mentali visti da vicino non fanno poi quella paura …
Fonte: http://ilsicomoro.jimdo.com
·
Sosteniamo
il progetto AMBOKALA
·
in Madagascar gestito da Enrica
Salsi
·
·
A
partire dal mese di gennaio 2012, la
·
nostra
Unità Pastorale si è impegnata a
·
sostenere
il progetto che Enrica Salsi
·
sta
portando avanti a Manakara in Madagascar.
·
Si
tratta di dare un aiuto alla mensa
·
dell’ospedale psichiatrico di Ambokala per gli
·
ammalati più poveri, lì ricoverati
assieme alle
·
loro
famiglie come è consuetudine in Madagascar.
·
Sono
quasi 150 le persone da assistere, compresi
·
gli
adulti ed i bambini, per cui l’impegno economico
·
è
considerevole, dal momento che
·
l’intervento
dello Stato è pressoché inesistente.
·
La raccolta di fondi verrà effettuata l’ultima
·
domenica di ogni mese e il Centro Missionario
·
Diocesano provvederà ad inviare quanto raccolto
·
ad Enrica.
·
Si
chiede un libero contributo costante ogni mese
·
per
dare continuità al servizio svolto. Questo
·
progetto
sostituisce il sostegno per le famiglie
·
povere
in Albania, preso in carico da altre Comunità
·
parrocchiali.
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