Un
isolotto sacro e poco abitato nel canale del Mozambico. Bordato da spiagge
bianche coralline e promontori rocciosi che si tuffano nel mare turchese.
Viaggio a Tsarabanjina, l'"isola bella da vedere" in malgascio, e
nell'arcipelago delle Mitsio. Tra foreste abitate da lemuri, villaggi di
pescatori e immersioni tra giardini di corallo
«Bisogna solo inspirare ed
espirare lentamente e poi lasciarsi trasportare dai colori e i suoni del mondo
sottomarino».
Poche nozioni precise e dopo
alcuni minuti di pratica a riva anche i principianti si trovano a pinneggiare
tra pesci pagliaccio, stelle marine, gorgonie e coralli colorati.
Una mattina di febbraio a
Tsarabanjina, isoletta vulcanica nell'arcipelago delle Mitsio, una quindicina
di isole e scogli a pochi chilometri dalla turistica Nosy Be, nel nord del
Madagascar. A istruire sub più o meno debuttanti è Riccardo, quarantenne
palermitano, e proprietario di Akio ("squalo" in malgascio), centro
immersioni di quest'isola nel canale del Mozambico.
Inizia sempre dal mare una
vacanza a Tsarabanjina, nome che in malgascio significa "isola bella da
vedere". L'isola, che dista poco più di un'ora di barca dal Nosy Be dove
ha sede l'aeroporto internazionale, non ha né porto né molo.
La goletta si ferma a qualche
metro dalla riva. Buttata l'ancora si tolgono le scarpe, si arrotolano i
pantaloni e si raggiunge la battigia mentre i bagagli vengono portati a spalla.
Ecco l'inizio dello stile
informale e rilassato che sarà la costante di tutta la settimana.
Bordata da spiagge di un
bianco accecante e aspre scogliere di roccia nera che si tuffano nel mare
Tsarabanjina è un isolotto sacro per la tribù locale dei Sakalava. Qui, tra le
rocce, è custodito il corpo di un re sakalava che riposa in una barca di legno
nascosta tra i massi. La tomba viene visitata periodicamente dagli abitanti
delle isole vicine che portano in dono monete, miele e rum in segno di
rispetto.
Per il resto Tsarabanjina
ospita poche capanne di pescatori seminomadi e i 25 bungalow del resort
Constance Tsarabanjina. I villini, interamente in legno e con il tetto di
paglia, si mimetizzano tra le alte palme di cocco e la vegetazione tropicale.
Le camere, affacciate tutte sul mare, non hanno televisione, telefono né
connessione a internet.
Coerentemente con lo spirito
selvaggio dell'isola il wifi si trova solo alla reception. Oppure al bar sulla
spiaggia dove la sera si gustano i rum locali aromatizzati alla cannella, al
caffè e alla vaniglia. E poi al ristorante al piano superiore.
Al resort si vive in
un'atmosfera piacevolmente rilassata grazie al personale che ha il raro talento
di creare un ambiente familiare.
I visitatori lo apprezzano e
ritornano. Ne sono testimoni le tante targhette di metallo del bancone del bar.
Chi viene a Tsarabanjina più di tre volte ha diritto a un cartellino con il suo
nome inciso.
Giardini di corallo e il passaggio delle balene
Sull'isola le giornate si passano
scalzi e in pareo, immersi nella natura. Rito del mattino è il tuffo in acqua
prima di doccia e colazione. Con poche bracciate si avvistano già le prime
creature sottomarine come pesci fucilieri, damigelle colorate, pesci farfalla,
pesci angelo, pesci palla e poi acropore e gorgonie. Sono tanti i punti vicini
all'isola dove fare snorkeling e immersioni, tutti raggiungibili
con pochi minuti di barca. Come per esempio le due rocce verticali
chiamate Le Due Sorelle che ospitano coralli morbidi e dove si
avvistano le tartarughe. Oppure a Kasimo, due chilometri di
barriera corallina con grotte abitate da pesci colorati e una
profondità massima di 12 metri. Oppure i faraglioni indicati come i Quattro
Fratelli, a quindici minuti di navigazione.
Tra gli incontri subacquei più spettacolari si contano quelli con gli innocui squali balena, animali che superano i 12 metri e si nutrono solo di plancton, che nuotano in queste acque verso ottobre. E poi le grandi star del canale del Mozambico: le balene che passano anche per il mare di Tsarabanjina tra giugno e ottobre.
Tra gli incontri subacquei più spettacolari si contano quelli con gli innocui squali balena, animali che superano i 12 metri e si nutrono solo di plancton, che nuotano in queste acque verso ottobre. E poi le grandi star del canale del Mozambico: le balene che passano anche per il mare di Tsarabanjina tra giugno e ottobre.
Arcipelago delle
Mitsio tra lemuri e villaggi di pescatori
Tsarabanjina è anche il punto di partenza per esplorare le isole dell'arcipelago. In barca si raggiunge Canne d'Organo, chiamata così per le formazioni di basalto naturali che riproducono la forma di questo strumento. Oppure Nosy Ankarea isola deserta coperta di foreste e conosciuta per i suoi baobab. Un'altra tappa è la Grande Mitsio. È la più grande dell'arcipelago, è coperta da foreste e circondata da lunghe spiagge punteggiate da villaggi di pescatori.
Tsarabanjina è anche il punto di partenza per esplorare le isole dell'arcipelago. In barca si raggiunge Canne d'Organo, chiamata così per le formazioni di basalto naturali che riproducono la forma di questo strumento. Oppure Nosy Ankarea isola deserta coperta di foreste e conosciuta per i suoi baobab. Un'altra tappa è la Grande Mitsio. È la più grande dell'arcipelago, è coperta da foreste e circondata da lunghe spiagge punteggiate da villaggi di pescatori.
E poi una delle mete più
conosciute: Nosy Komba, famosa anche come l'isola dei lemuri.
Queste scimmiette sono ormai abituate ai turisti ed è facile attirarle con
qualche banana.
Passeggiando poi
per i villaggi di Nosy Komba si respira atmosfera d'Africa. È la vita di tutti i giorni
con i campetti di pallacanestro dove i ragazzini si sfidano
sotto un sole infuocato che porta la temperatura a superare i 30 gradi. E i
piccoli negozi dove le donne vendono ai pochi turisti di questo periodo
dell'anno maschere in legno, tovaglie, dipinti e olii essenziali di
ylang-ylang. Poco più in là, in una casetta con le pareti di lamiera, va in
scena una messa che più che una cerimonia religiosa sembra un concerto con
bambini che ballano e una donna che canta al microfono.
La visita a Nosy Komba si può
concludere in giornata. Tornati a Tsarabanjina alla sera c'è un esperienza che
non si può non fare almeno una volta prima di partire: il bagno
notturno nelle acque calde dell'Oceano Indiano. Sotto il cielo illuminato
di stelle di questa estate australe ci si lascia galleggiare tra le onde
illuminate dal plancton fosforescente che manda lampi di luce dal mare
scuro. Ultimo luminoso ricordo di Tsarabanjina.
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L'isola di Tsarabanjina emerge
come un gioiello prezioso
Nosy Komba rappresenta in
poche parole una descrizione dell’Eden.
Bellissime le sue spiagge,
cristallina l’acqua, favolosa la vita sottomarina,
tra pesci, tartarughe e
coralli colorati.
Ile Sainte Marie
Qui lo sguardo si perde tra il
blu dell’oceano ed il verde
dei curatissimi giardini,
nella lussureggiante vegetazione
che circonda questo Resort da
sogno. Davvero impagabile.
Il nostro tempo libero trascorre in fretta impegnati con
trecking, snorkeling,
pesca d’altura e immersioni. È veramente una vacanza di quelle che non
si
dimenticano facilmente.Una vacanza da raccontare agli amici
Per sentirsi Robinson Crusoe nell'arcipelago delle Mitsio,
tra pesci pagliaccio e coralli. E fuori, lemuri e baobab
di
Angelica Ratti
Atolli da sogno, isole da fine del mondo di proprietà francese
«dimenticate»
nel canale del Mozambico: ora sono diventate molto ambite dai paesi
africani
La vegetazione lussureggiante, gli splendidi
fondali corallini,
le bellissime spiagge e un clima perfetto
praticamente tutto
l’anno fanno di Nosy Be la località più nota e turistica
spiagge non contaminate dal turismo di massa,
lambite da un mare cristallino
Europa e Bassas da India, due piccole isole incastonate
tra il Madagascar e il continente africano