La
vegetazione lussureggiante, gli splendidi fondali corallini, le bellissime
spiagge e un clima perfetto praticamente tutto l’anno fanno di Nosy
Be la località più nota e turistica del Madagascar. Il suo nome,
“isola dei profumi”, è dato dalle fragranze delle spezie e piante di
Ylang-Ylang, vaniglia, frangipane, cacao, caffè, cannella… E’ un delitto
arrivare fin qui e limitarsi a un soggiorno in resort, senza scoprire le
meraviglie delle numerose isole dell’arcipelago vulcanico di cui fa parte, tra
le quali le splendide Nosy Tanikely, Nosy Mitsio, Nosy Komba, Nosy Iranja, Nosy
Radama.
Arriviamo
in aereo da Talognaro a Hell Ville, il capoluogo
dell’isola, una cittadina piacevole dallo stile coloniale che evoca il passato,
mercati colorati e vivaci, un susseguirsi di negozi e ristoranti concentrati
nella via principale. Ci fermiamo appena fuori dal centro di Hell Ville,
al Bungalows d’Ambonara con un bel giardino tropicale di
bouganville, ibiscus, palme e profumatissimi ylang-ylang. Il lodge si trova a
10′ a piedi da una bella spiaggia e vicino al porto, in posizione strategica
per visitare le isole vicine. L’atmosfera allegra di Hell Ville è tipica di una
località turistica di mare piena di vita sia di giorno che di notte. A dire il
vero, quasi scioccante, dopo la calma, la solitudine e i ritmi lenti che ci
hanno accompagnati nella scoperta dell’estremo sud del paese.
E’
possibile noleggiare una moto o un’auto per girare l’isola, oppure spostarsi in
taxi brousse (molto economici ma non molto frequenti), anche se solo le strade
principali sono in buone condizioni. Se cercate un punto panoramico da cui
ammirare l’intera baia, i laghi sacri e la fitta vegetazione dell’isola,
raggiungete il monte Passot(329 m), nell’entroterra. Percorrendo la
costa ovest di Nosy Be, invece, incontrerete, a pochi di km di distanza le une
dalle altre, le più belle spiagge dell’isola. La maggior concentrazione
di alberghi, ristoranti e locali si trova tra Ambatoloaka e Madirokely, zona
pittoresca e più cara, mentre la vicinissima spiaggia diAmbondrona,
raggiungibile a piedi, è più rilassante e tranquilla con le donne che ricamano
tovaglie sulla spiaggia, esponendo sotto l’ombra delle palme i loro prodotti
colorati. Procedendo verso nord, la strada termina con la meravigliosa spiaggia
di Andilana dove con la bassa marea affiorano qua e là piccoli
atolli di sabbia bianchissima e una lingua lunga e sottile consente di raggiungere
a piedi l’isolotto di fronte. Qui sorge un villaggio turistico che ha
reso l’isola una delle mete più ambite dell’oceano indiano.
Per
organizzare una gita alle isole dell’arcipelago, appena fuori dal
resort, piccole agenzie gestite da ragazzi del luogo propongono le stesse
escursioni a prezzi molto più competitivi. Ogni giorno dal porto di Hell Ville
partono collegamenti con Nosy Komba, riserva naturale del maki
(lemure) Macaco, con la bella spiaggia di Anjiabe, gita spesso combinata con la
vicina Nosy Tanikely, parco marino protetto, famosa per i bei
fondali e le escursioni al vulcano. O ancora la paradisiaca Nosy Iranja (isola
delle tartarughe), divisa tra Iranja Be e Kely, collegate tra loro da un banco
di sabbia bianca di 1,5 km che emerge con la bassa marea, e Nosy
Sakatia (3 km2) meno turistica delle precedenti, che offre un buon
diving e passeggiate nella foresta.
Noi
optiamo per un tour di Nosy Mitsio, uno splendido arcipelago a 55
km da Nosy Be, gita adatta a chi ama il mare, i grandi spazi, la tranquillità e
un po’ di avventura, tra atolli di spiagge bianchissime e deserte. Diverse
agenzie, diving center e hotels propongono tours alle Mitsio, ma per chi ha un
budget più limitato è meglio raggiungere la costa di Sirana e organizzarlo da qui
(noi ci siamo appoggiati alla Societé Cama). Su una piccola, ma
nuova imbarcazione a motore, con tanto di capitano e cuoco, salpiamo per un
bivacco di 3 giorni in tenda tra le isole dell’arcipelago. Il viaggio è
piacevole, ci cimentiamo anche con la pesca e ad abboccare è niente di meno che
un grosso marlin…. Ovviamente dei principianti come noi non possono avere la
meglio e la lenza si spezza, ma l’emozione la ricordiamo comunque.
La prima
isola che incontriamo dopo circa 3 ore di navigazione è Nosy Tsarabajina,
rallentiamo solo per ammirare i 4 Fratelli, 4 grandi rocce che
emergono dall’acqua, dove nidificano migliaia di uccelli cormorani, fregate,
sterne dal becco blu. Proseguiamo per Grande Mitsio, finché
avvistiamo le sue splendide spiagge bianche e deserte che si estendono per km.
La prima sorpresa allo sbarco è che il terreno dove piantare le tende, è stato
nel frattempo scelto da zebù e compagnia bella, per una sosta. Senza scomporsi
più di tanto, al nostro arrivo ci lasciano il posto, ma urge con pale alla mano
un’accurata pulizia! Ci accampiamo con le nostre piccole tende in riva al mare,
nella vegetazione ci sono taniche d’acqua piovana, per improvvisare una doccia.
E’ ormai il tramonto e il cuoco sta preparando una cena di pesce che si
rivelerà superlativa, considerando che cucina tutto lì al momento e ci serve su
una grande stuoia posata sulla sabbia. Siamo emozionati e felici, al cospetto
di una stellata da brivido.
I due
giorni successivi navighiamo tra le splendide isole, molte delle quali ancora
totalmente inesplorate, tra meravigliose lagune e vegetazione lussureggiante,
sempre con la speranza di avvistare al largo il passaggio delle megattere e dei
delfini. In direzione nord, aggirando la punta sud ovest della Grande Mitsio,
incontriamo Nosy Antaly, una delle maggiori attrazioni del tour per
l’impressionante formazione basaltica a strapiombo sul mare, unica al mondo,
che per la particolare forma geometrica viene chiamata Le canne
d’Organo. Di fronte a Grande Mìtsio c’è la splendida Nosy Ankarea,
un blocco basaltico nero con una spiaggia di sabbia bianca, paradiso per gli
amanti delle immersioni. L’unico contro è che in questa stagione, ad agosto, il
mare è quasi sempre mosso e c’impedisce di apprezzare al meglio le splendide
barriere coralline. La sera ci accampiamo e dopo un’altra gustosa cenetta in
spiaggia, notiamo alcuni ragazzini di un piccolo villaggio di pescatori poco
distante, che cantano intorno al fuoco.
Sulla via
del ritorno a Nosy Be ci fermiamo nella splendida isola diTsarabajina conosciuta
come “isola dalla bella spiaggia”. Sabbia di borotalco in un vero e proprio
paradiso circondato da bassi fondali, con il solo difetto di essere una
proprietà privata dell’unica struttura alberghiera dell’isola, dove peraltro
consigliamo di alloggiare per la qualità e l’organizzazione delle immersioni.
Attracchiamo con il pretesto di informarci presso la reception. Possiamo
muoverci liberamente per il resort tra sentieri di sabbia che collegano i
curatissimi bungalows alla terrazza panoramica. Abbiamo anche il tempo per
girare la piccola isola che è un vero gioiello e ammirare da una diversa
prospettiva i 4 Fratelli, che ci avevano dato il benvenuto all’inizio di questa
splendida crociera alle Mitsio. Purtroppo il tempo passa veloce in questo paradiso
dove vorremmo poter stare più a lungo.
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turismo responsabile e siete in cerca
di una destinazione
quasi del tutto incontaminata,
Ha lavorato nel turismo a Nosy Be
L'isola di Tsarabanjina emerge come un gioiello
prezioso dalle acque
dell'Ocenao Indiano
chi come me si sente in un limbo e fino a quel
giorno non sapeva né da dove veniva e né dove voleva andare
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