venerdì 25 luglio 2014

Nosy Be le splendide isole del Madagascar

La vegetazione lussureggiante, gli splendidi fondali corallini, le bellissime spiagge e un clima perfetto praticamente tutto l’anno fanno di Nosy Be la località più nota e turistica del Madagascar. Il suo nome, “isola dei profumi”, è dato dalle fragranze delle spezie e piante di Ylang-Ylang, vaniglia, frangipane, cacao, caffè, cannella… E’ un delitto arrivare fin qui e limitarsi a un soggiorno in resort, senza scoprire le meraviglie delle numerose isole dell’arcipelago vulcanico di cui fa parte, tra le quali le splendide Nosy Tanikely, Nosy Mitsio, Nosy Komba, Nosy Iranja, Nosy Radama.

Arriviamo in aereo da Talognaro a Hell Ville, il capoluogo dell’isola, una cittadina piacevole dallo stile coloniale che evoca il passato, mercati colorati e vivaci, un susseguirsi di negozi e ristoranti concentrati nella via principale. Ci fermiamo appena fuori dal centro di Hell Ville, al Bungalows d’Ambonara con un bel giardino tropicale di bouganville, ibiscus, palme e profumatissimi ylang-ylang. Il lodge si trova a 10′ a piedi da una bella spiaggia e vicino al porto, in posizione strategica per visitare le isole vicine. L’atmosfera allegra di Hell Ville è tipica di una località turistica di mare piena di vita sia di giorno che di notte. A dire il vero, quasi scioccante, dopo la calma, la solitudine e i ritmi lenti che ci hanno accompagnati nella scoperta dell’estremo sud del paese.

E’ possibile noleggiare una moto o un’auto per girare l’isola, oppure spostarsi in taxi brousse (molto economici ma non molto frequenti), anche se solo le strade principali sono in buone condizioni. Se cercate un punto panoramico da cui ammirare l’intera baia, i laghi sacri e la fitta vegetazione dell’isola, raggiungete il monte Passot(329 m), nell’entroterra. Percorrendo la costa ovest di Nosy Be, invece, incontrerete, a pochi di km di distanza le une dalle altre, le più belle spiagge dell’isola. La maggior concentrazione di alberghi, ristoranti e locali si trova tra Ambatoloaka e Madirokely, zona pittoresca e più cara, mentre la vicinissima spiaggia diAmbondrona, raggiungibile a piedi, è più rilassante e tranquilla con le donne che ricamano tovaglie sulla spiaggia, esponendo sotto l’ombra delle palme i loro prodotti colorati. Procedendo verso nord, la strada termina con la meravigliosa spiaggia di Andilana dove con la bassa marea affiorano qua e là piccoli atolli di sabbia bianchissima e una lingua lunga e sottile consente di raggiungere a piedi l’isolotto di fronte. Qui sorge un villaggio turistico che ha reso l’isola una delle mete più ambite dell’oceano indiano.
Per organizzare una gita alle isole dell’arcipelago, appena fuori dal resort, piccole agenzie gestite da ragazzi del luogo propongono le stesse escursioni a prezzi molto più competitivi. Ogni giorno dal porto di Hell Ville partono collegamenti con Nosy Komba, riserva naturale del maki (lemure) Macaco, con la bella spiaggia di Anjiabe, gita spesso combinata con la vicina Nosy Tanikely, parco marino protetto, famosa per i bei fondali e le escursioni al vulcano. O ancora la paradisiaca Nosy Iranja (isola delle tartarughe), divisa tra Iranja Be e Kely, collegate tra loro da un banco di sabbia bianca di 1,5 km che emerge con la bassa marea, e Nosy Sakatia (3 km2) meno turistica delle precedenti, che offre un buon diving e passeggiate nella foresta.
Noi optiamo per un tour di Nosy Mitsio, uno splendido arcipelago a 55 km da Nosy Be, gita adatta a chi ama il mare, i grandi spazi, la tranquillità e un po’ di avventura, tra atolli di spiagge bianchissime e deserte. Diverse agenzie, diving center e hotels propongono tours alle Mitsio, ma per chi ha un budget più limitato è meglio raggiungere la costa di Sirana e organizzarlo da qui (noi ci siamo appoggiati alla Societé Cama). Su una piccola, ma nuova imbarcazione a motore, con tanto di capitano e cuoco, salpiamo per un bivacco di 3 giorni in tenda tra le isole dell’arcipelago. Il viaggio è piacevole, ci cimentiamo anche con la pesca e ad abboccare è niente di meno che un grosso marlin…. Ovviamente dei principianti come noi non possono avere la meglio e la lenza si spezza, ma l’emozione la ricordiamo comunque.
La prima isola che incontriamo dopo circa 3 ore di navigazione è Nosy Tsarabajina, rallentiamo solo per ammirare i 4 Fratelli, 4 grandi rocce che emergono dall’acqua, dove nidificano migliaia di uccelli cormorani, fregate, sterne dal becco blu. Proseguiamo per Grande Mitsio, finché avvistiamo le sue splendide spiagge bianche e deserte che si estendono per km. La prima sorpresa allo sbarco è che il terreno dove piantare le tende, è stato nel frattempo scelto da zebù e compagnia bella, per una sosta. Senza scomporsi più di tanto, al nostro arrivo ci lasciano il posto, ma urge con pale alla mano un’accurata pulizia! Ci accampiamo con le nostre piccole tende in riva al mare, nella vegetazione ci sono taniche d’acqua piovana, per improvvisare una doccia. E’ ormai il tramonto e il cuoco sta preparando una cena di pesce che si rivelerà superlativa, considerando che cucina tutto lì al momento e ci serve su una grande stuoia posata sulla sabbia. Siamo emozionati e felici, al cospetto di una stellata da brivido.
I due giorni successivi navighiamo tra le splendide isole, molte delle quali ancora totalmente inesplorate, tra meravigliose lagune e vegetazione lussureggiante, sempre con la speranza di avvistare al largo il passaggio delle megattere e dei delfini. In direzione nord, aggirando la punta sud ovest della Grande Mitsio, incontriamo Nosy Antaly, una delle maggiori attrazioni del tour per l’impressionante formazione basaltica a strapiombo sul mare, unica al mondo, che per la particolare forma geometrica viene chiamata Le canne d’Organo. Di fronte a Grande Mìtsio c’è la splendida Nosy Ankarea, un blocco basaltico nero con una spiaggia di sabbia bianca, paradiso per gli amanti delle immersioni. L’unico contro è che in questa stagione, ad agosto, il mare è quasi sempre mosso e c’impedisce di apprezzare al meglio le splendide barriere coralline. La sera ci accampiamo e dopo un’altra gustosa cenetta in spiaggia, notiamo alcuni ragazzini di un piccolo villaggio di pescatori poco distante, che cantano intorno al fuoco.
Sulla via del ritorno a Nosy Be ci fermiamo nella splendida isola diTsarabajina conosciuta come “isola dalla bella spiaggia”. Sabbia di borotalco in un vero e proprio paradiso circondato da bassi fondali, con il solo difetto di essere una proprietà privata dell’unica struttura alberghiera dell’isola, dove peraltro consigliamo di alloggiare per la qualità e l’organizzazione delle immersioni. Attracchiamo con il pretesto di informarci presso la reception. Possiamo muoverci liberamente per il resort tra sentieri di sabbia che collegano i curatissimi bungalows alla terrazza panoramica. Abbiamo anche il tempo per girare la piccola isola che è un vero gioiello e ammirare da una diversa prospettiva i 4 Fratelli, che ci avevano dato il benvenuto all’inizio di questa splendida crociera alle Mitsio. Purtroppo il tempo passa veloce in questo paradiso dove vorremmo poter stare più a lungo.

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