Uno degli
obiettivi importanti indicato negli statuti della Fondazione Svizzera
Madagascar è la preservazione dell’ambiente. La Fondazione è dunque molto
sensibile in quest’ambito, nel senso che tutti i suoi progetti tengono conto di
questo parametro. All’inizio dell’attività umanitaria in Madagascar (1994), i
responsabili della FSM s’interessarono subito alla protezione e preservazione
della Riserva integrale del Lokobe, l’unico lembo di foresta primaria
dell’isola di Nosy Be, situato sulla sua parte sud-orientale, al confine col
villaggio di Ambatozavavy e alle spalle della collina sulla quale è situato il
villaggio eco-turistico “Fihavanana”, attualmente ristrutturato a Centro di
formazione turistico-alberghiera (CFTH).
Era il
1995 quando il biologo Ottorino Pedrazzini redasse il rapporto “Salvariko”, un
progetto per un intervento naturalistico in favore di detta foresta.
Contemporaneamente all’avanzamento del progetto CFTH, la FSM decise, correva
l’anno 2006, di rilanciare questa proposta per una gestione sostenibile della
Riserva integrale del Lokobe, anche per sottolineare la complementarietà dei
due progetti, che assieme potranno contribuire pienamente a uno sviluppo
armonioso e durevole di questa preziosa parte dell’isola.
La Riserva
del Lokobe, avendo una superficie assai ridotta (740h), è sotto minaccia di
estinzione e ciò in conseguenza del bracconaggio (palme e animali), della
svendita di grandi superfici limitrofe per il turismo e dell’abbattimento
selvaggio di alberi per l’agricoltura e il commercio. Se dunque si vuole
salvare questo ultimo pezzo ancora intatto di foresta primaria dell’isola, è
assolutamente necessario intervenire con dei progetti atti a sensibilizzare ed
educare la popolazione locale tramite una strategia turistica sostenibile. Una
proposta per raggiungere l’obiettivo è dunque quella di organizzare un
programma di cultura e di riforestazione: un’operazione che deve poter durare
nel tempo. Per trovare i mezzi necessari a mantenerla attiva e operazionale, si
potrebbe decidere di aprire la riserva all’eco-turismo; la via più semplice
sarebbe di classificare il Lokobe come Parco nazionale, naturalmente gestito da
un’organizzazione malgascia.
Riassumendo, il biologo Ottorino
Pedrazzini ha accettato l’invito della Fondazione ad attualizzare il suo
progetto redatto nel 1995, i cui costi di realizzazione, valutati nell’estate
2006, ammontano a Fr. 170'290.-, suddivisi in Fr. 13'950.- per lo studio del
progetto finale, Fr. 13'340.- per la realizzazione del progetto “palma”, Fr.
136'000.- per quella del progetto “turistico” e Fr. 7'000.- per i costi
amministrativi. Il progetto può essere visionato nella sua interezza presso la
sede della FSM di Lugano (Svizzera).
La
FSM, essendosi fatta carico della promozione di questo progetto, delle
procedure per sottometterlo ad approvazione delle autorità politiche e tecniche
malgasce e del monitoraggio durante la sua realizzazione, sta cercando i fondi
necessari per realizzarlo. Si tratta di un progetto che non solo darebbe lustro
alla regione interessata, ma completerebbe pure un’opera di grande levatura,
vagheggiata da 15 anni, come l’apertura di un Centro di formazione
professionale a favore della gioventù malgascia per i mestieri del settore
alberghiero e turistico nelle strutture, debitamente rinnovate, del suo
eco-villaggio “Fihavanana”, e alle porte della riserva integrale del Lokobe:
protetta, preservata e, una volta classificata come Parco nazionale, aperta
all’eco-turismo. Decisione, quest’ultima, di competenza dell’apparato politico
e che potrebbe essere presa, è lecito sperarlo, nel corso del 2009. anni parecchie organizzazioni internazionali
s’interessano alla protezione e salvaguardia di questa riserva. La FSM,
fortemente impegnata nella gestione, sviluppo e visibilità (nazionale e
internazionale) del Centro di formazione CFTH, che offre corsi specializzati
nelle tecniche di guida e per la conoscenza della ricchissima flora e fauna dei
parchi nazionali malgasci, è una Ong non profit pronta a soddisfare pienamente
i requisiti per la salvaguardia di questo ultimo lembo ancora intatto di
foresta umida dell’isola di Nosy Be.
Purtroppo
a tal proposito la buona volontà, la serietà dell’impegno e un buon progetto
non bastano: per la sua realizzazione è pure necessaria una certa somma di
denaro, valutata nell’estate 2006, in Fr. 170'290.-
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