mercoledì 11 giugno 2014

L’avventura di Emanuela

Un’ostetrica qui ha di sicuro il lavoro assicurato

Dopo una partenza turbolenta, anzi, rinviata, a causa dei capricci della signora Etna, regina della mia terra di provenienza, sono partita per il lungo viaggio che mi avrebbe portato in Madagascar.
Quel giorno lo ricordo bene, ricordo la sensazione di entusiasmo e anche la “paura” sana del nuovo.
Arrivata in Madagascar avevo l’impressione di vivere uno di quei viaggi che spesso vediamo alla tv, nei vari documentari africani.. ma stavolta c’ero io che percorrevo quelle strade. Subito mi sono sentita accolta, coccolata dal paesaggio stupendo che offriva questo territorio. La mia destinazione? Ambanja, villaggio al nord del Madagascar.
Cosa faccio qui? Diciamo che la mia presenza è speciale. Sono la terza volontaria del VIS in Madagascar - con Stefano e Paola che già conoscete, e come professionista della salute, in particolare, materno infantile, mi occupo di questo settore anche qui, prestando servizio presso la clinica St. Damien di Ambanja.
Un’ostetrica qui ha di sicuro il lavoro assicurato! Presso la clinica sto imparando ad entrare in contatto con il loro modo di vivere e soprattutto di nascere, profondamente diverso dal nostro. Vita e morte fanno parte dello stesso percorso e ciò che per noi è inaccettabile per loro è Naturale. In clinica il lavoro degli operatori è ben fatto, con le poche risorse a loro disposizione fanno il possibile, ed io adattandomi a queste provo ad essere modello, cercando quando e dove è possibile di migliorare, con tecniche e conoscenze nuove per loro, la qualità del servizio.
Sono molto fortunata, sapete? Ho la possibilità di apprendere molto, di conoscere molto, di ricevere molto. Spero di essere altrettanto brava a ricambiare nel mio piccolo il dono grande che sto ricevendo. 
Pian piano anche la comunicazione migliora… il mio Franco-Malgascio-Italiano risulta ormai comprensibile ai più ma va di certo migliorato, in attesa del prossimo step, cioè la tournée nella brousse e l’incontro con le levatrici dei villaggi vicini.
Potrei scrivere ancora molto, ma vi lascio con la riflessione che in questi giorni mi ha accompagnata: quando qualcuno mi chiede come sto, cosa faccio di speciale, come vivo questa esperienza, mi rendo conto che per me il termine “missione” ha assunto e assume sempre di più i connotati della normalità; una normalità molto diversa dalla nostra, ma che rende giustizia alle vere priorità e non si lascia trascinare dagli eventi.. qui ogni giorno si fa una scelta, quella di vivere in pieno.
Alla prossima news!
Manuela VIS in Madagascar
Volontaria internazionale in Madagascar
Continua..........
Eravamo rimasti ai miei due quasi mesi di permanenza e ci ritroviamo ai miei quasi cinque! Il termine "quasi" mi contraddistingue. L’unica cosa certa è l’immensa ricchezza che questa “avventura” mi sta regalando. A quasi cinque mesi sono tante le cose cambiate, in me, sopratutto.
I progetti avviati si stanno concretizzando ed é “quasi una gravidanza”, per rimanere nel mio campo d’azione. Il mio lavoro presso la clinica St.Damien si colora ogni giorno di ricchezza professionale, di scambio, di relazioni, non sempre facili, ma di certo vere.
Siamo riusciti ad integrare una nuova cartella di “presa in carico” per le pazienti della maternità, per avere una conoscenza globale delle nostre pazienti ed essere consapevoli di tutte le sfaccettature della loro situazione di salute e dunque poter ovviare ai rischi e alle problematiche che nell’emergenza sono spesso non risolvibili.
É un grande passo avanti, che anche se porta con sé le difficoltà intrinseche in ogni cambiamento, ma sono contenta perché adesso è ben accettato e praticato con convinzione dagli operatori. Piccola vittoria, ma grande soddisfazione! Stiamo inoltre programmando un’autoformazione per gli operatori, in modo partecipativo: credo che sia importante costruire il percorso insieme, che possa sopravvivere in assenza dello “straniero" e questa è la mia più grande sfida in questi ultimi mesi di permanenza.
Avrò la possibilità di partecipare ad una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione sul cancro al collo dell’utero, a partire da metà giugno per due settimane. E’ per me un grande onore far parte di questa spedizione, insieme al personale della clinica e ad un esperto dall’università di Ginevra. Un onore, un piacere, ma sopratutto un’occasione, per me e per il VIS con me, di scoprire la realtà dei villaggi vicini ad Ambanja, una zona rurale e decisamente poco raggiungibile attraverso i nostri interventi.
Personalmente sono molto felice di tutto, risultati in termini professionali, relazionali, crescita personale, questa é di certo un’esperienza che cambia la vita!
A presto,
Manuela
Ostetrica, Volontaria Internazionale del VIS in Madagascar

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