Grandi
novità qui da noi all’ospedale questo Natale: i magi ci hanno portato in dono 3
suore trinitarie di Valence: Suor Augustine Marie, suor Marie Estel e
suor Rachel Maria. Sono le suore che da anni aspettavamo!
Quando ho deciso di tornare qui , in accordo con il vescovo, è stato
anche per preparare un po’ la strada alla presenza stabile di queste
suore..quindi grandissima gioia per
tutti noi e per me in particolare. Molto bello poter stare per una volta dalla
parte di chi accoglie… Il primo giorno abbiamo regalato loro un cappello per
ripararsi dal caldissimo sole ,una borsa fatta dagli ammalati, qualche frutto
tipico di qui e anche un ago..No, non per rattoppare i vestiti, ma per togliere le pulci penetranti dai piedi degli ammalati
…lavoro quotidiano qui da noi.. “Per farlo occorre inginocchiarsi ai piedi
degli ammalati” ha commentato suor Augustine Marie.
Le suore sono molto disponibili e soprattutto sono contente di stare insieme a noi all’ospedale. E’ un grande segno di attenzione e predilezione per i malati la loro presenza qui...di fronte soprattutto alle parrocchie che non sono ancora pronte ad investire le loro migliori energie nel servizio ai poveri e agli ammalati. Per ora le suore non hanno ancora una casa e sono accampate in una appartamento nella parrocchia di Tananbao, piuttosto lontana dall’ospedale. Ma vedo che si stanno “allenando” come podiste e stanno anche imparando ad andare in bici (..per arrivare un giorno ad usare uno scooter che il vescovo ha regalato loro!)
Il loro lavoro dovrebbe essere accompagnamento a livello sociale e spirituale degli ammalati. La superiora , Sr Augustine Marie è anche infermiera professionale, laureata in Francia, ma l’ospedale dice che non ha i soldi per assumerla,quindi per ora non entra nel merito delle cure. Ma qualche medicazione ci scappa lo stesso..
Purtroppo sul fronte degli aiuti da parte dello Stato ( Ambokala è un ospedale statale) siamo ancora messi male: siamo stati convocati dalle Direttrice Regionale della Salute per istituire una specie di Comitato di Pilotaggio dell’ospedale, ma in sostanza si tratta solo di organizzare insieme il lavoro che già noi facciamo, di rendicontare l’organizzazione della cucina e delle attività con i malati, di cui noi già ci occupiamo … di decidere insieme cosa fare con i soldi che noi mettiamo a disposizione. Alle nostre richieste di aumento di personale sanitario, di un guardiano, di una partecipazione per le medicine generiche, la risposta è sempre la stessa :” Ci dispiace, ma non ci sono soldi”. La DRS ha anche ammesso francamente che erano state inviate da Tanà due infermiere psichiatriche per Ambokala, ma le hanno trattenute alla maternità dell’ospedale di Manakara..” Sono molto brave.. e anche noi all’ospedale abbiamo carenza di personale”. Vita kabary. Cioè chiuso il discorso..per adesso.
Volendola vedere positivamente : almeno hanno dimostrato apprezzamento per il nostro lavoro e se n’è parlato insieme, si sono interessati ufficialmente. Già un passo avanti rispetto al “Come và ad Ambokala? Coraggio!!...”, che mi urlava la DRS quando ci si incrociava per strada.
Le suore sono molto disponibili e soprattutto sono contente di stare insieme a noi all’ospedale. E’ un grande segno di attenzione e predilezione per i malati la loro presenza qui...di fronte soprattutto alle parrocchie che non sono ancora pronte ad investire le loro migliori energie nel servizio ai poveri e agli ammalati. Per ora le suore non hanno ancora una casa e sono accampate in una appartamento nella parrocchia di Tananbao, piuttosto lontana dall’ospedale. Ma vedo che si stanno “allenando” come podiste e stanno anche imparando ad andare in bici (..per arrivare un giorno ad usare uno scooter che il vescovo ha regalato loro!)
Il loro lavoro dovrebbe essere accompagnamento a livello sociale e spirituale degli ammalati. La superiora , Sr Augustine Marie è anche infermiera professionale, laureata in Francia, ma l’ospedale dice che non ha i soldi per assumerla,quindi per ora non entra nel merito delle cure. Ma qualche medicazione ci scappa lo stesso..
Purtroppo sul fronte degli aiuti da parte dello Stato ( Ambokala è un ospedale statale) siamo ancora messi male: siamo stati convocati dalle Direttrice Regionale della Salute per istituire una specie di Comitato di Pilotaggio dell’ospedale, ma in sostanza si tratta solo di organizzare insieme il lavoro che già noi facciamo, di rendicontare l’organizzazione della cucina e delle attività con i malati, di cui noi già ci occupiamo … di decidere insieme cosa fare con i soldi che noi mettiamo a disposizione. Alle nostre richieste di aumento di personale sanitario, di un guardiano, di una partecipazione per le medicine generiche, la risposta è sempre la stessa :” Ci dispiace, ma non ci sono soldi”. La DRS ha anche ammesso francamente che erano state inviate da Tanà due infermiere psichiatriche per Ambokala, ma le hanno trattenute alla maternità dell’ospedale di Manakara..” Sono molto brave.. e anche noi all’ospedale abbiamo carenza di personale”. Vita kabary. Cioè chiuso il discorso..per adesso.
Volendola vedere positivamente : almeno hanno dimostrato apprezzamento per il nostro lavoro e se n’è parlato insieme, si sono interessati ufficialmente. Già un passo avanti rispetto al “Come và ad Ambokala? Coraggio!!...”, che mi urlava la DRS quando ci si incrociava per strada.
Fonte: http://ilsicomoro.jimdo.com
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