giovedì 2 maggio 2013

"Miseria e Nobilità". I Cricchimiddi per il Madagascar e la Mensa di S. Antonio


La compagnia porterà in scena, al teatro Annibale Di Francia, una riduzione in dialetto siciliano di Miseria e nobiltà, la celebre commedia scritta da Eduardo Scarpetta. Sarà possibile dare un aiuto a chi ne ha bisogno, per il tramite della Onlus Progetto Madagascar e della Mensa di Sant’Antonio
E’ ormai un appuntamento quello che I Cricchimiddi rinnoveranno il 5, il 6 e il 7 aprile con il loro pubblico, a quasi 23 anni dalla fondazione della compagnia che, nel tempo, si è rinnovata attorno al nucleo storico, costituito da Antonietta Del Dotto, Enzo Ferraro, Carmelo Manuli e Dionigi Marani, con l’infaticabile animatore Armando Di Stefano. Saranno insieme a loro Nancy Barbaro, Fortunato Baviera, Filippo Contino, Carmelo La Monaca, Aldo Liparoti e Rosaria Romano, via via aggiuntisi nel tempo ed esordiranno Ivana Cammà, Gianni Curcio e il giovanissimo Giovanni Ionata, nonché Pina Morasca, ora anche attrice oltre che elegante e geniale costumista.
La compagnia porterà in scena, al teatro Annibale Di Francia, una riduzione in dialetto siciliano di Miseria e nobiltà, la celebre commedia scritta da Eduardo Scarpetta.
Si sono così rinnovati negli anni I Cricchimiddi, restando però sempre ancorati al forte spirito di gruppo (formato originariamente da dipendenti del Banco di Sicilia e oggi di Unicredit), alle fondamenta del volontariato amatoriale e alle finalità benefiche. Infatti, pure questa volta sarà possibile dare un aiuto a chi ne ha bisogno, per il tramite della Onlus Progetto Madagascar e della Mensa di Sant’Antonio.
Il Progetto Madagascar, fondato nel 2003, promuove iniziative in campo scolastico e sanitario a Marovoay, presso una missione di Carmelitani. Con le adozioni a distanza vengono garantiti l’istruzione a centinaia di bambini e il sostegno delle loro famiglie. Il Progetto ha anche avviato il microcredito tra gli agricoltori più poveri e sta realizzando un reparto di maternità, dopo aver fatto pozzi d’acqua, un dispensario medico e una scuola.
La Mensa di Sant’Antonio è curata dai padri Rogazionisti che, con un centinaio di volontari, portano avanti il progetto della “caldaia del povero” avviato da Sant’Annibale Maria Di Francia nell’allora diseredato rione Avignone di Messina. Ormai, ogni sera la Mensa appronta 150 pasti per bisognosi.
Fonte: Tempo Stretto
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