La compagnia porterà
in scena, al teatro Annibale Di Francia, una riduzione in dialetto siciliano di
Miseria e nobiltà, la celebre commedia scritta da Eduardo Scarpetta. Sarà
possibile dare un aiuto a chi ne ha bisogno, per il tramite della Onlus Progetto
Madagascar e della Mensa di Sant’Antonio
E’ ormai un appuntamento quello che I
Cricchimiddi rinnoveranno il 5, il 6 e il 7 aprile con il loro pubblico, a
quasi 23 anni dalla fondazione della compagnia che, nel tempo, si è rinnovata
attorno al nucleo storico, costituito da Antonietta Del Dotto, Enzo Ferraro,
Carmelo Manuli e Dionigi Marani, con l’infaticabile animatore Armando Di
Stefano. Saranno insieme a loro Nancy Barbaro, Fortunato Baviera, Filippo
Contino, Carmelo La Monaca, Aldo Liparoti e Rosaria Romano, via via aggiuntisi
nel tempo ed esordiranno Ivana Cammà, Gianni Curcio e il giovanissimo Giovanni
Ionata, nonché Pina Morasca, ora anche attrice oltre che elegante e geniale
costumista.
La compagnia porterà in scena, al teatro
Annibale Di Francia, una riduzione in dialetto siciliano di Miseria e nobiltà,
la celebre commedia scritta da Eduardo Scarpetta.
Si sono così rinnovati negli anni I
Cricchimiddi, restando però sempre ancorati al forte spirito di gruppo (formato
originariamente da dipendenti del Banco di Sicilia e oggi di Unicredit), alle
fondamenta del volontariato amatoriale e alle finalità benefiche. Infatti, pure
questa volta sarà possibile dare un aiuto a chi ne ha bisogno, per il tramite
della Onlus Progetto Madagascar e della Mensa di Sant’Antonio.
Il Progetto Madagascar, fondato nel
2003, promuove iniziative in campo scolastico e sanitario a Marovoay, presso
una missione di Carmelitani. Con le adozioni a distanza vengono garantiti
l’istruzione a centinaia di bambini e il sostegno delle loro famiglie. Il
Progetto ha anche avviato il microcredito tra gli agricoltori più poveri e sta
realizzando un reparto di maternità, dopo aver fatto pozzi d’acqua, un
dispensario medico e una scuola.
La Mensa di Sant’Antonio è curata dai padri
Rogazionisti che, con un centinaio di volontari, portano avanti il progetto
della “caldaia del povero” avviato da Sant’Annibale Maria Di Francia
nell’allora diseredato rione Avignone di Messina. Ormai, ogni sera la Mensa
appronta 150 pasti per bisognosi.
Fonte: Tempo
Stretto
Articoli correlati
Nessun commento:
Posta un commento