mercoledì 3 aprile 2013

Vaniglia, l'aroma poliedrico


Se non è il più conosciuto è certamente un aroma molto noto per il suo uso non solo in cucina, ma anche in profumeria. Ed è il frutto di una orchidea.
E' uno degli aromi più diffusi e più conosciuti al mondo, usato, al contrario di molti altri che trovano una unica area di utilizzo, viene usato sia in cucina che in profumeria. 
Ma questo aroma viene ricavato dai frutti, da dei baccelli di una orchidea originaria del Messico. 
Come molte altre spezia il suo valore a peso è enorme ed è quindi diventata una coltivazione fondamentale per determinate zone. 
Distribuite in diverse zone, ne esistono diverse varietà in base alle dimensioni ma anche alla rarità e all'intensità dell'aroma.

Caratteristiche
Questa orchidea, dai cui frutti viene derivata la vaniglia, è una orchidea rampicante, i fiori nascono in gruppi di 8 o 10 dal colore delicato bianco, giallo o verdastro, a seguito dell'impollinazione nasce un pendente lungo sino a 25 centimetri su cui nascono i baccelli che raccolti non ancora maturi, vengono poi fatti maturare artificialmente o seccati (questo in base alla procedura scelta) e da cui si ottiene la vaniglia.

Coltivazione

Questa orchidea vive nei climi tropicali umidi, dal Messico dove nasce spontaneamente nel sottobosco, si è poi diffusa in tutta la fascia tropicale sino ad est per la possibilità di coltivarla. Ha bisogno di ombra, deve quindi essere posizionata o nel sottobosco o in luoghi appositi e con la possibilità di avere un appoggio come altri alberi (nelle coltivazioni parzialmente spontanee) o le canne da zucchero nelle colture intercalari oppure in serra con appoggi artificiali. Senza l'attività di api particolari presenti solo in Messico, l'impollinazione deve avvenire manualmente ed è quanto avviene in tutte le coltivazioni al di fuori della zona di origine.

Storia
La fortuna della vaniglia la dobbiamo al Re Sole Luigi XIV che affascinato dal profumo e anche perché una delle sue tante amanti ne abusava, la importò per primo nell'Isola Bourbon (Réunion) ma sino a quando non si scoprì l'impollinazione manuale, non iniziò la coltura intensiva. Venne anche poi portata in Madagascar e in tempi più recenti in Indonesia e poi in India. E' a oggi coltivata nei paradisi tropicali come le Seychelles, Mauritius e Tonga e anche in Cina.

Lavorazione e derivati
Il costo di questa essenza è dovuto alla particolare lavorazione a cui sono sottoposti i baccelli che vengono essiccati e lavorati per ben 10 mesi prima di ottenere il tipico bastoncino che viene commercializzato. I baccelli migliori vengono venduti interi, altrimenti si può ottenere l'estratto di vaniglia per macerazione in alcool oppure la polvere di vaniglia viene creata tramite la frantumazione dei baccelli.

Varietà
Tra le varietà principali rinomate e pregiate per la qualità troviamo la vaniglia Bourbon e la vaniglia Tahitensis.

Impiego
La vaniglia o meglio la sua essenza è impiegata in cucina in diverse preparazioni, nei dolci soprattutto e anche in una semplice torta margherita l'essenza di vaniglia riesce a profumare e a dare un gusto particolare, è anche usata nei budini, in questo caso si usa il vero e proprio bastoncino, nello yogurt e nel gelato ma aromatizza anche té e tisane. E' anche presente in diversi profumi, tra i più recenti è ingrediente in Manifesto di Yves Saint Laurent, La vie est belle di Lancôme e Dot di Marc Jacobs.
Articoli correlati








Nessun commento:

Posta un commento