Informazioni
Paese
LINGUA - Le lingue ufficiali sono il malgascio e il
francese.
VALUTA - La moneta ufficiale è l’Ariary (MGA). Il tasso di
cambio è molto variabile. Indicativamente 1 euro = 2800 MGA circa.
FUSO ORARIO - +2 rispetto all’Italia (+1 quando in Italia
vige l’ora legale).
DOCUMENTI - È necessario il passaporto valido almeno 6 mesi,
con due pagine libere, e il visto turistico ottenibile all'ingresso in
Madagascar.
AVVERTENZE SANITARIE (VACCINAZIONI PROFILASSI) E PRECAUZIONI
- Nessuna vaccinazione obbligatoria. Fortemente consigliata la profilassi
antimalarica.
Come
arrivare
Air Italy effettua un volo diretto da Milano e da Roma per
Nosy Be, con tempo di percorrenza di circa 11 ore. Con Air France si raggiunge
Antananarivo facendo scalo a Parigi.
Periodo
migliore per partire
Le stagioni sono invertite rispetto a quelle del nostro
emisfero. Il periodo migliore va da aprile a ottobre, mentre da novembre a
marzo si va incontro al rischio di uragani.
La
capitale: cosa vedere
Gli edifici storici della capitale Antananarivo, tra i quali
quello che rimane di Rova, il Palazzo della Regina distrutto in un incendio, si
trovano quasi tutti nella parte alta della città. Più sotto ci sono le vecchie
case di legno dal tetto aguzzo e infine, nella parte bassa, le zone più
commerciali. Una tra le zone più vivaci è quella intorno a Kianja ny
Fahaleovantena (Place de l'Indépendance), dove si concentrano anche ristoranti
e locali. Nella parte sud dell’abitato si aprono le acque del lago di Anosy,
circondato da alberi di jacaranda, in mezzo al quale sorge un monumento ai
caduti della prima guerra mondiale. Da non perdere la visita dei tanti
variopinti mercati che si svolgono in città, il più grande dei quali è quello
di Zoma, dove viene venduto il meglio dell’artigianato locale. Un’”assaggio”
della grande natura malgascia si può trovare nel Parc Botanique et Zoologique
de Tsimbazaza, dove si trovano tra l’altro varie specie di lemuri.
I
luoghi da non perdere in Madagascar
Quando arrivano in Madagascar, gli amanti del mare e delle
immersioni puntano solitamente su Nosy Be, una bella isola con tante spiagge e
fondali incontaminati, divenuta il principale centro turistico del Paese. Ma il
richiamo unico è esercitato dai grandi parchi naturali che costellano il
Madagascar. La Montagne d’Ambre è una vasta area di vegetazione lussureggiante,
popolata da diverse specie di lemuri, intorno a un massiccio vulcanico. Il Parc
National de Ranomafana si raggiunge con due ore di pista accidentata. Nella
foresta pluviale al suo interno, tra torrenti e cascate, si possono fare safari
sia diurni che notturni per andare alla ricerca di lemuri, farfalle, orchidee e
felci arboree. Un’altra straordinaria area, dichiarata Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco, è il Parc National des Tsingy de Bemaraha, Gli “tsingy” sono
pinnacoli calcarei, attorno ai quali sono state costruite passerelle e ponti in
legno per consentirne la visita da distanza ravvicinata.
Feste
ed eventi
In maggio a Nosy Be si svolge il Donia, uno dei più grandi
festival africani di musica tradizionale, che richiama decine di migliaia di
persone nell’arco di cinque giorni di concerti e spettacoli. Si cambia musica,
invece, per il Madajazzcar, grande festival internazionale di jazz che ha luogo
in ottobre nella capitale con artisti da tutto il mondo. Sempre ad
Antananarivo, tra novembre e dicembre è il momento del Gasytsara, interessante
festival di musica contemporanea. Tra gli appuntamenti legati al folklore
religioso, ha rilevanza a Majunga, tra luglio e agosto, la cerimonia del
Fitampoha, una immersione rituale di reliquie sacre nell’acqua del fiume.
Un’altra cerimonia di purificazione è il Fisemana, organizzata a giugno dalla
popolazione antakàrama. La festa nazionale principale è il Giorno dell'Insurrezione
con cui, ogni 29 marzo, si ricorda la rivolta contro la Francia, avvenuta nel
1947.
In
valigia
Per lui: abbigliamento leggero, come pantaloni lunghi in
cotone o lino e camicie con le maniche lunghe. Costume da bagno se si punta al
mare e tutto l’occorrente per il trekking se si va nei parchi, compreso una
k-way. Un golfino o giubbino per le serate fresche o i soggiorni in altura.
Per lei: se la destinazione sono le spiagge, telo mare,
costume, occhiali da sole e crema solare. Per escursioni nella natura
scarponcini da trekking o arrampicata, pantaloni lunghi e camicie con maniche
lunghe, di colori non troppo vivaci. Cappello e felpe.
Da non dimenticare, oltre ai soliti medicinali di uso
corrente, compresse contro i disturbi gastro-intestinali e repellenti per le
zanzare.
Cosa
mangiare
Il riso è il protagonista indiscusso della cucina malgascia.
Viene solitamente accompagnato nei piatti da carne di zebù, pollo, maiale o al
pesce e ai crostacei nelle zone costiere. Il tutto insaporito da spezie e salse
varie. Molto gustosa è la frutta, soprattutto ananas, lytchees, mango e banane.
Piatti tipici sono il ravitoto (uno stufato con germogli di manioca e pezzi di
zebù o maiale) e il mosakiky (spiedini di carne accompagnati da mango condito e
tagliato a sottili filamenti oppure da patate o altro ancora). Da assaggiare la
betsabetsa, una bevanda alcolica prodotta con la canna da zucchero, che viene
servita soprattutto nelle zone costiere.
Cosa
comprare
L’artigianato malgascio è molto ricco. I legni sono rinomati
per la loro qualità e vengono intagliati abilmente per la produzione di diversi
oggetti. Molto particolari sono anche i fogli, le buste, le bomboniere, i
portafoto ottenuti con la carta chiamata papier antaimoro, ricavata dalla
lavorazione di una pianta e poi decorata a mano. Altri acquisti tipici sono
quelli dei batik, di cesti e borse in rafia e sisal, di piccoli oggetti
ottenuti dal corno di zebù, come posate e monili. Gli appassionati di minerali
possono trovare parecchie occasioni per acquistare a buon prezzo pietre e
fossili di grande bellezza e rarità.
Da
leggere sulla destinazione
Per una introduzione al Paese, Madagascar, l'Isola dei
contrasti (ed. Velar) di Luciano Nervi e Madagascar (ed. Clup) di Elvio Annese.
Per conoscere i più famosi protagonisti della fauna locale, Io e i Lemuri. Una
spedizione in Madagascar (ed. Adelphi) di Gerald Durrell, mentre un insolito
approccio all’isola è quello di Aldo Busi in La camicia di Hanta (Viaggio in
Madagascar) (ed. Mondadori).
Indirizzi
e link utili
Office National du Tourisme de Magadagascar: 3, rue Elysée
Ravelontsalama – Ambatomena, 101 Antananarivo. Tel. 00261.202266115, www.madagascar-tourisme.com.
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