martedì 18 dicembre 2012

Manina, i bambini e il miracolo di Nosi Be


Viene costruito  il primo liceo. «In principio ho alimentato tutto questo, dice Manina, con soldi miei: in fondo per pagare un’intera classe bastano 600 euro all’anno». Per proseguire l’attività man mano  che si estende si avvia una No profit «I bambini di Manina del Madagascar», ora divenuta Onlus, con tanto di sito internet che mostra via via  le realizzazioni. «Ma avviare non basta, dice Manina. Occorre proseguire l’opera e per questo è necessario che ad un certo punto siano i malgasci stessi a gestirsi e proseguire: non i politici ma le persone che sentono questa missione».

Nel 2009 nasce così l’Associazione Malgascia TsakiTsara. «Così salute, istruzione e assistenza sociale sono interamente nelle loro mani». Le Minacce Amata dalla gente (è  fantastico vederla passare su un vecchia macchina sgangherata - mentre il sindaco qui ha un Bmw 4x4 - tra due ali di folla, «ciao Manina»), Manina dà fastidio a tutti coloro che si arricchiscono sulla povertà. Ogni tanto arriva qualche avvertimento mafioso: un manifesto abbattuto, due scuole incendiate, un’ambulanza che è ferma senza motivazioni all’aeroporto della capitale. «Io comunque, dice con una risata solare, vinco sempre perché la gente è con me: dove si distrugge si ricostruisce… magari  il doppio».  

Qualcuno anche tra i politici è cosciente del beneficio portato dal lavoro di Manina: nel 2004 viene nominata Chevalier de l’Ordre National de la Republique de Madagascar. Anche in Italia il Presidente della Repubblica, con una commovente lettera personale, la nomina Ufficiale della Repubblica Italiana per Meriti. «Ora, dice Manina, non ho proprio più tempo per andare a pesca: la mia vita non è tranquilla ma finalmente ha un senso».

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