sabato 17 gennaio 2015

«Il lavoro non c'è? Allora bisogna inventarlo»

Chi se ne frega della crisi. Se il lavoro non c'è, lo si inventa. Detto fatto, un imprenditore di Cossato abbandona l’attività e si dedica alla popolazione del Madagascar, lasciandosi ispirare dalla passione. Oggi si occupa di commercio sostenibile a favore dell’economia biellese e di quella malgascia.
Autore di questa coraggiosa decisione è Alberto Mandruzzato. "L'idea di avviare una nuova esperienza lavorativa nasce da una personale propensione, quella per i viaggi, e dall’insaziabile desiderio di conoscere, di scoprire culture e modi di vivere diversi dal nostro - spiega -. La curiosità mi ha stimolato positivamente. Oggi posso coniugare sfera professionale e passioni. L’obiettivo che mi sono preposto è di creare un’economia redditizia nel paese di origine dei prodotti, nello specifico in Madagascar, distribuendoli in tutto il mondo. Colto dall’entusiasmo ho riscoperto anche un amore che con il tempo si era sopito: il mondo dei minerali".
E’ così che Alberto inizia a dialogare in modo più attento con la popolazione malgascia, scoprendo i dettagli del lavoro artigianale. E’ quel toccare con mano le materie prime, il viverle, in un mondo in cui ormai tutto si realizza meccanicamente, che fa scattare in lui la scintilla. "L'esplorazione ben presto si è trasformata in un nuovo stile di vita. Dopo venticinque anni di lavoro nel Biellese, nel 2010 decido di rimettermi in gioco, fondando MadaManga, con sede a Cossato in via Pietro Maffei 375, che commercia solo prodotti originali".
Inizialmente Alberto lavora soltanto tramite internet, poi si rende conto dell’importanza di poter raccontare la storia del prodotto, di toccarlo. Dal desiderio di diffondere cultura, non solo di fare business, scaturisce la seconda idea. "Decido di unire il design malgascio all’abilità produttiva italiana. E’ così che nasce anche una linea d’arredo unica nel suo genere. Il Madagascar offre esperienze uniche - conclude Alberto Mandruzzato -. Se non lo si conosce invito a farlo, anche tramite noi, perché ne vale la pena. E’ una terra lontana dal Biellese, non solo geograficamente, ma ricca di colori, di storia e di tradizioni. Non è paragonabile a nessun altro paese al mondo".
Anna Arietti

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