mercoledì 19 febbraio 2014

Lo sportivo vagabondo

 Il viaggio intorno al globo di Manuel Herrero

Dal Sud America all’Africa, Manuel approda in Madagascar, terra dalle varie influenze che mescola tratti africani ad aspetti indiani, oltre alle eredità francesi di cui il paese è stato per lungo tempo colonia. Ad Antananarivo lo ‘sportivo vagabondo’ segue il selezionatore della squadra nazionale di rugby.
Il linguaggio universale dello sport per raccontare paesi e popoli: dodici paesi, dodici episodi e un’ottica inedita per raccontare il mondo. Laeffe (canale 50 del digitale terrestre) presenta, a partire da giovedì 13 febbraio ore 20.00 Lo Sportivo Vagabondo (Planet Sport), nuova serie in dodici puntate che parla del mondo attraverso lo sport.
Protagonista il giornalista Manuel Herrero che racconta paesi diversi e popoli lontani tra loro utilizzando il linguaggio universale dello sport. Uno sguardo inedito su culture e tradizioni antiche, un modo originale per conoscere e capire le diversità e i punti di contatto tra gli abitanti del Pianeta.  Un percorso ricco di suggestioni e di immagini spettacolari come quelle raccolte in Cile, paese lungo 6.000 km e largo appena 120 km che mescola un favoloso mix di paesaggi. Dal deserto di Atacama, con l’incontro di alcuni giovani che hanno scelto di stabilirsi qui in questo paradiso selvaggio degno di un film western per soddisfare la passione per il surf su sabbia. Alla storia dei Mapuche, la minoranza indiana da secoli ribelle, e ancora il mito del rodeo per gli Huasos nella campagna cilena dove il contadino, che regna padrone nei ‘campi’, è considerato una figura elegante, cavaliere senza pari, legato alla sua terra e alla sua storia.
Dal Sud America all’Africa, Manuel approda in Madagascar, terra dalle varie influenze che mescola tratti africani ad aspetti indiani, oltre alle eredità francesi di cui il paese è stato per lungo tempo colonia. Ad Antananarivo lo ‘sportivo vagabondo’ segue il selezionatore della squadra nazionale di rugby, dal perimetro di un grande stadio in tripudio alle bidonville presenti nella metropoli. Con 350 squadre in città, il pallone ovale è lo sport nazionale. Lasciata la capitale il viaggio prosegue a Tuléar presso i lottatori di Ringa, poi nella regione di Ambustra dove i cowboy delle risaie praticano un rodeo sui dorsi degli zebù, la Savika.

 Dopo aver seguito il torero nelle arene cittadine, Manuel torna nella capitale in sella ad una bici di fortuna per l’ultima tappa del tour del Madagascar, gara che, dopo 1.000 km attraverso l’isola, viene trionfalmente accolta dalla folla con una grande festa.
Nel corso del suo lungo tour Lo sportivo vagabondo toccherà moltissimi paesi come: Cina, Mongolia, Messico, India, Stati Uniti, Brasile, Tahiti, Etiopia, Turchia, Giappone, Indonesia, oltre a Cile e Madagascar.

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