lunedì 11 agosto 2014

Villaggio Amarina

Un’altra volta a Nosy Be, riserva di Lokobe, escursione a Nosy Iranja e Nosy Antsoha

L’isola profuma dell’aroma dell’ylang-ylang e di vaniglia, il ritmo è lento come ricordano gli abitanti con il loro mora mora e i tramonti sono i più belli che si possano vedere. La discesa del disco rosso verso il mare inizia verso le 17.30 e dura quasi un’ora. L’unico neo è che le giornate purtroppo sono corte e invece si vorrebbe non finissero mai. E’ fine maggio, inizia l’inverno, l’umidità è bassa, il clima perfetto e sole tutto il giorno. Poche zanzare ma terribili. Volo Neos e alloggio al Sea Club Amarina 4 stelle. Ristrutturato di recente riapre con l’ottima gestione Francorosso. E’ un piccolo resort raffinato e raccolto, affacciato nella laguna di Ambohiday, si trova direttamente sulla spiaggia di Anporaha, riservata ai soli ospiti dell’hotel. Dista 18 km dall’aeroporto e si raggiunge in 40 minuti di minibus, l’ultima parte di strada è molto dissestata. Nel tragitto s’incontrano due villaggi, quello più vicino al resort usufruisce gratuitamente dell’elettricità per concessione dello stesso. Inoltre gli abitanti possono rivolgersi all’infermeria dell’hotel ed essere curati gratuitamente. Ottima idea! Il resort è composto da 58 camere disposte in ville a due piani, 3 sotto e 1 sopra, tutte vicinissime alla spiaggia. Sono arredate in modo raffinato, in veranda divani e cuscini colorati. Non manca niente, tv, bollitore, cassetta di sicurezza, aria condizionata tutto curato nei particolari. Le prime 5 ville sono vicine alla piscina e allo spazio animazione, per altro molto soft, quindi c’è la musica in alcune ore della giornata, se volete invece un totale silenzio dalla 6 in poi è perfetto. Noi abbiamo richiesto proprio questo e siamo stati accontentati, camera 7. Le unità dispari sono ancora più vicine al mare, anche se stiamo parlando di una differenza di pochi metri. Sulla spiaggia lettini di legno con morbidi materassini e teli mare e chi va poi a fare attività con gli animatori. Io no…e poi tra un libro e un massaggio, bello quello con l’olio di ylang-ylang, non avevo tempo!! In ogni caso organizzano yoga, acqua gym, pallavolo, il “mitico” gioco dimenticato e molto altro, ma sempre con discrezione.

Ci sono due bar, uno piccolo per bibite veloci e cambio teli mare e quello principale aperto fino a mezzanotte con tavolini e comodi divani. Grande e ventilato offre ottimi cocktail, alle 17.00 è l’ora del the time con i waffle fatti al momento e alle 19.00 l’aperitivo con musica dal vivo…… volete altro!!!!!!!!! Il ristorante a buffet combina ricette esotiche e piatti italiani, tutto perfettamente gestito dallo chef Francesco. Dalla colazione alla cena si mangia benissimo, alta la qualità del cibo. Di sera si può mangiare a bordo piscina romanticamente illuminata. Tutto è perfetto e curato, il personale completamente malgascio è sempre gentile e sorridente. Lo sono di natura e li invidiamo molto per queste qualità. Ci sono anche molte escursioni alle quali partecipare, non sono gestite da Francorosso ma da un’agenzia esterna presente però nel resort. Nel briefing di presentazione il giorno dell’arrivo, il responsabile dell’escursioni non fa opera di terrorismo contro i beach boy come all’Andilana ma comunque vi dirà di stare attenti nelle vostre scelte, questo per i molti beach boys che organizzano gite molto simili, alcune addirittura migliori e più economiche. Per contattarli basta andare sugli scogli davanti al resort e loro arrivano con la canoa oppure attraversato il prato alla fine della spiaggia dell’Amarina verrete contattati da Bernard. In ogni caso anche se non siete interessati all’ escursioni merita la lunga passeggiata sulla bella spiaggia al di fuori del resort, c’è anche una spettacolare casa sull’albero. C’è molta concorrenza tra i beach boy e Eric Hubert ha la meglio, anche perché lo si può contattare da casa tramite facebook e vi aspetterà poi in aeroporto con una simcard malgascia così da tenersi in contatto per tutta la vacanza, oppure lo trovate dalle 16 alle 17 fuori dal resort alle seconda stanga, praticamente vicino alle bancarelle, dove per altro ho comprato un sacco di cose bellissime . E’ una persona molto affidabile, precisa, puntuale, seria e di parola, anche se a volte è un po’ sbruffone, ma è giovane e molto intraprendente.

Parlando con gli ospiti del resort qualsiasi escursione fatta con Eric ha avuto risultati positivi. Fa anche da tramite nelle spese, noi ci siamo fatti comprare la vaniglia, altri addirittura i souvenir per tutti i parenti, poi il giorno della partenza, mattino prestissimo ci si incontra in aeroporto, Eric con tutti gli acquisti da distribuire e un’omaggio malgascio per ogni coppia. Essendo già stati a Nosy Be tanti posti li avevamo già visti quindi abbiamo fatto sole due escursioni, una con il resort e una con Eric.

Riserva di Lokobe.

L’escursione dura una giornata intera ed è stata interessante e divertente. Si parte dal resort in bus fino a raggiungere il villaggio di Ambatozavavy per poi imbarcarsi su delle piroghe fino alla spiaggia al limitare della foresta di Lokobe. Non siete obbligati a pagaiare visto il caldo e la distanza consistente tra il villaggio e la spiaggia, ci vuole quasi un’ora ma l’abbiamo fatto tutti chi con più entusiasmo fino a farsi venire le vesciche, ma mi sono divertita un sacco e la nostra piroga è sempre arrivata per prima, la sfida parte automaticamente, grazie sicuramente al barcaiolo dal fisico bestiale che da solo faceva per tre. Arrivati alla riserva si lasciano gli zaini e armati di repellente e macchina fotografica, con una guida si va alla ricerca di animali e piante medicinali.

. La guida è molto esperta sia nella conoscenza delle piante con relativa spiegazione dell’uso che si può fare, sia nello scovare gli animali. Abbiamo visto uccelli vari, rane e camaleonti più piccoli del mondo, pitoni, lemuri che vivono in totale libertà, perché questa è una riserva e non un parco. In assoluto la cosa più bella è stata vedere il lemure notturno che dormiva nel buco di un albero, sembrava quasi impossibile fosse vero. Bellissimo. Dopo un paio d’ore nella foresta e qualche dolorosa puntura di zanzara si torna sulla spiaggia per il pranzo. Cucinato con la semplicità malgascia ma buonissimo abbiamo avanzato poco e fatto tanti complimenti alla cuoca che era poi la moglie della giuda. Molti i bambini di tutte le età anche piccolissimi, sempre sorridenti che ci hanno accompagnato per un tratto con i loro canti di benvenuto. Si torna poi a pagaiare per raggiungere il villaggio e fare ritorno al resort intorno alle 18.00. Abbiamo scelto di partecipare all’escursione dell’Amarina invece che con i beach boys perché la differenza di prezzo era solo di 10 euro e così saremmo stati in compagnia di persone che avevamo conosciuto i giorni precedenti.

Escursione a Nosy Iranja e Nosy Antsoha
Abbiamo fatto questa escursione con Eric lo stesso giorno di programmazione del resort così da poterle confrontare. Partenza alle 8,30 e in un’ora con un taxi attraverso villaggi e panorami bellissimi si raggiunge la città di Ambatoloaka, molto vivace con tanti locali e piena di turisti, ci sarebbe piaciuto fermarci un po’ per conoscere la vita dei locali, come facciamo nei nostri viaggi, ma la barca ci stava già aspettando. Partenza per Nosy Iranja. Oltre a Eric che accompagna sempre i suoi clienti anche altri italiani e una coppia di spagnoli, che avevano prenotato l’escursione in un’agenzia in città. Ah dimenticavo a bordo anche la cuoca. Dopo un’ora e trenta di navigazione arriviamo su questa splendida isola. In realtà le isole sono due Nosy Iranja Be, la più grande che è abitata e Nosy Iranja Kely, più piccola. Sono collegate da 2 Km di sabbia bianchissima, dove si possono fare rilassanti passeggiate, ma solo con la bassa marea perché poi la lingua viene sommersa. L’acqua è caldissima e trasparente, perfetta per un bagno in attesa del pranzo. Il nostro tavolo era proprio vicino a quello degli ospiti dell’Amarina così ci siamo scambiati un cordiale buon appetito. Verso le 14,30 si riparte per andare a Nosy Antsoha, un’isoletta abitata da tre specie di lemuri. Il guardiano li chiama e arrivano in molti a mangiare banane, frutto che preferiscono in assoluto. Qui vivono anche i lemuri sifaka di Verraux. Hanno una pelliccia folta, di colore bianco con strisce scure sui fianchi e sulla testa, fanno salti incredibili da un albero all’altro bilanciandosi con la lunga coda e hanno un’andatura a balzi laterali e per questo sono chiamati lemuri ballerini. Bellissimi. Con tutta calma si riprende la navigazione per il rientro. Arrivo in hotel verso le 18,30. L’escursione è stata molto piacevole e ben organizzata, migliore di quella dell’hotel e a un costo nettamente inferiore.

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