un viaggio che cambia la vita
Rientrata
4a equipe di Volontari dal Madagascar. Prosegue Progetto di Cooperazione
Sanitaria in Madagascar con le Suore Ospedaliere della Misericordia
Pochi
giorni fa sono rientrati i volontari della missione nell'isola dell'oceano
Indiano. Ecco il resoconto del viaggio e una fotogallery
Ci sono
tanti modi di viaggiare e alcuni viaggi hanno il potere di cambiare la vita.
Chiedetelo al gruppo di volontari che pochi giorni fa è rientrato dalla quarta
missione del progetto "Miulli for Madagascar". Vi diranno di esser
tornati diversi. "Miulli for Madagascar" è un progetto di
cooperazione sanitaria con le suore missionarie ospedaliere della Misericordia
e in collaborazione con l'associazione Onlus La cometa coordinato da don Tommaso
Lerario, il cappellano dell'ospedale di Acquaviva. I viaggi missionari di
"Miulli for Madagascar" si svolgono principalmente nell'ospedale di
Henintsoa e nel preventorio di Itatsy, nel sud-est dell'isola. Quest'anno
insieme a don Tommaso Lerario sono partiti un gruppo di supporto sanitario
formato dagli ostetrici-ginecologi Michele Pontrelli e Francesco Miglionico,
dall'anestesista Peppino Carnevale e dall'infermiera Emiliana Maziliano e un
gruppo di supporto educativo e assistenziale in cui c'erano Maria Giacò, Francesca
Pastore e Lucia Valentini Dell'Aera.
L'ospedale
di Henintsoa e il preventorio di Itatsy si trovano nella provincia di
Fiaranantsoa, la più povera del Madagascar. Una zona costellata di tanti,
popolosi villaggi fatti di piccole case con i pavimenti di terra battuta e i
muri e i tetti di foglie intrecciate. Niente acqua, niente elettricità, niente
scarpe, pochi vestiti, pochissimo cibo e qualche strada sterrata per muoversi
da un centro abitato all'altro. Vivere nella provincia di Fiarantsoa significa
lottare contro la malaria, la denutrizione, la tubercolosi, la parassitosi e le
infezioni causate dalla scarsa igiene e dall'acqua carica di batteri. L'estrema
povertà però non ha cancellato il sorriso dai volti dei bambini e la dignità
dall'animo degli adulti. "Tutte le persone che ricevono assistenza
sanitaria - ci racconta don Tommaso - cercano in qualche modo di ripagarla. Col
lavoro, con una gallina, oppure, quando non hanno proprio niente, con un
sorriso colmo di gratitudine. Quella gratitudine e quei sorrisi te li porti
dentro per sempre. Ti cambiano la vita".
Le
principali attività del gruppo di supporto sanitario nell'ospedale di Henintsoa
e nel preventorio di Itatsy sono state diagnosi preventive, terapeutiche e
assistenziali ma anche prestazioni d'urgenza. L'equipe di specialisti che ha
accompagnato don Tommaso Lerario ha effettuato numerosi interventi di chirurgia
ginecologica: isterectomie, colpo-isterectomie, parti cesari d'urgenza,
assistenza a parti spontanei difficoltosi e revisioni della cavità uterina post
abortum. Non meno faticose sono state le attività svolte del gruppo di supporto
educativo e assistenziale. Durante la missione sono stati organizzati corsi di
rieducazione motoria, di igiene infantile, di italiano per gli operatori
dell'ospedale, di formazione al lavoro e di cucito.
L'attività
di "Miulli for Madagascar" non si limita alla regione di
Fiaranantsoa. Durante i primi giorni di viaggio, il gruppo di volontari ha
fatto un sopralluogo all'ospedale di San Francesco a Belo Sur Tsiribihina, nel
nord ovest del Madagascar, dove sono cominciati i lavori per la cotruzione di
una sala parto chirurgica. Qui il comitato "Leonardo... per una vita in
più", rappresentato da Lucia Vantini Dell'Aera, ha donato una cospicua
somma di denaro per l'acquisto di un potente fuoristrada, indispensabile per
spostarsi nella zona. All'ingresso dell'ospedale di San Francesco è stata
affissa una targa in ricordo del compianto ginecologo Leonardo Dell'Aera,
presidente del comitato. Carica di significato è stata anche l'affisione di una
targa alla memoria del preside Stefano Pietroforte, "uomo ed educatore
paterno, autorevole, sempre disponibile con insegnanti, alunni e
genitori". La targa è stata realizzata dalla vedova del preside, Francesca
Pastore, che ha voluto, insieme a tanti parenti e amici, compiere un gesto
d'amore a sostegno dell'ospedale di Belo e per la sua popolazione, bisognosa
non solo di cure ma anche di formazione ed educazione
Il gruppo
infine ha visitato la stazione radio di Belo dove è stato installato un nuovo
trasmettitore acquistato grazie al programma degli "Interventi caritativi
a favore del Terzo Mondo" attivato da "Miulli for Madagascar" e
promosso dalla Cei.
Presto don
Tommaso si rimetterà a lavoro per organizzare la prossima missione. Chiunque
voglia partecipare al prossimo viaggio con "Miulli for Madagascar"
può chiamare il numero 3388598049 o scrivere un'email all'indirizzo
tomler@libero.it. C'è bisogno dell'aiuto di tutti.
Potrebbe interessarti anche
la storia di due
amiche volontarie nel Madagascar
vengono citati tre operatori italiani che lavorano in Madagascar
da parecchi anni e che si sono conquistati un posto di prestigio per la
qualità,la professionalità e il
lodevole impegno che usano nel loro lavoro.
Come mi sono trovato a
fare il volontario in Madagascar?
Eravamo in 12 Volontari alcuni alla
prima esperienza,
altri con tante altre volte alle
spalle.
L'esperienza estiva
in Madagascar
la
testimonianza di un carmelitano
Vi riportiamo l’intervista rilasciata da padre Bruno Dall’Acqua
Vi riportiamo l’intervista rilasciata da padre Bruno Dall’Acqua
“Siamo in un posto bellissimo e viviamo a
piedi nudi. Coraggiosi noi? No, il coraggio serve per restare in Italia ora”
Nessun commento:
Posta un commento