giovedì 28 agosto 2014

Suor Nunziatina racconta 26 anni da missionaria in Madagascar

Grande partecipazione di pubblico alla solennità del Santissimo Salvatore, presso l’omonima chiesetta di campagna (risalente al XII secolo) che quest’anno ha visto la toccante testimonianza della missionaria in Madagascar suor Nunziatina Lo Bartolo. Al termine della Messa, organizzata dalla Pro loco per la riapertura di questo antico bene architettonico, celebrata da don Antonino Russo con l’animazione del coro Exultate in Laetitia della parrocchia “San Francesco”, i presenti hanno ascoltato le parole della salesiana (oggi 67 anni) tornata nella terra natia per qualche giorno dopo aver partecipato agli esercizi spirituali a Colle San Rizzo a Messina, prima di ripartire per l’Africa (Fianarantsoa, a sud del Madagascar) dove opera da 26 anni. A suor Nunziatina sono andate anche le offerte raccolte durante la Messa, dove erano presenti il vice sindaco Christian Spalletta, il presidente della Pro loco Salvatore Casabona e i consiglieri Filippo Bonifaco e Enzo Zito e tanti emigrati mazzarinesi che hanno apprezzato la manifattura della chiesa di scuola sveva.
“Ringrazio Mazzarino per la generosità delle offerte – ha detto suor Nunziatina – qui ci sono le mie radici, provengo da una famiglia povera che viveva nella preghiera incessante. Qui, dove sono vissuta fino all’età di 15 anni, è nata la mia vocazione. Sono nata nel ‘47 e ho fatto professione di fede nel ‘67; ora ho 67 anni e ho compiuto 47 anni di professione di fede. Devo la mia vocazione a mio papà e mia mamma, al mio parroco Paolo Bognanni, alla mie catechiste, la mia insegnante Giuseppina Toscano, francescana, suor Anna e don Franco Solarino che per me era don Franco “Sole”; ringrazio i parroci semplici della nostra Mazzarino, tra tutti don Antonino Russo, sacerdote, amico, papà, fratello. Tutti siamo chiamati ad essere generatori di corrente, a prescindere dall’età, non sono gli anni che devono diminuire il nostro coraggio, la nostra gioia di essere cristiani, di appartenere a un Cristo non solo morto ma risorto. Ogni battezzato è inviato e io sono una donna inviata da Dio in Africa, una donna felice e realizzata al 100% perché lui ha fatto di me grandi cose. L’Africa è una terra bellissima, dove c’è tanta stregoneria, ma è anche un popolo pieno di missionari. Non è semplice vivere lì, io lavoro in una scuola materna, elementare e media insieme a 25 insegnanti laici autoctoni, insieme a me ci sono suore della Slovenia e della Colombia. Ho 700 figli che sostengo grazie all’aiuto di tutti, anche dei vostri aiuti. I salesiani educano i giovani attraverso la scuola, l’oratorio, il grest e noi facciamo tutto questo. Molti bambini sono senza genitori, sono stati abbandonati alla nascita e mi chiedono di fare loro da mamma; sono bambini splendidi e io sono per loro la mamma e una suora deve essere madre altrimenti è acida, è zero”.
(Concetta Santagati – La Sicilia)

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