. Ha preso
il via questa mattina dal piazzale antistante il Santuario della Madonnina
delle lacrime di Siracusa il viaggio in bicicletta di Matteo Blundo, il 52enne
commerciante priolese, che si è prefissato di raggiungere il Madagascar
coprendo in questo modo 40 mila chilometri. Alla partenza, oltre alla moglie, i
figli ed alcuni amici, c’era anche l’assessore comunale allo Sport, Maria
Grazia Cavarra. Un viaggio che ha lo scopo di sensibilizzare la gente a
contribuire alla costruzione di una scuola in Madagascar dove è diffusa la
povertà.
Matteo
Blundo ci riprova, insomma, e si cimenta nella sua terza e più importante
prova. “Questa volta mancherò da casa per un anno e mezzo – spiega mentre prova
la bicicletta ed il carrellino che gli faranno compagnia per i prossimi
diciotto mesi – Mi sono preparato per questo lungo viaggio soprattutto
mentalmente. Da oltre un anno medito quest’impresa che va oltre ogni limite
sportivo ed è soprattutto una competizione con me stesso. Non mi preoccupa il
fatto di non avere alcuna sovvenzione. Pazienza, significa che farò leva solo
ed esclusivamente sulle mie forze”.
Il
viaggio che intraprende partendo dal Santuario della Madonnina delle lacrime di
Siracusa conduce Blundo a risalire l’Italia ad affrontare il Medio Oriente, e
proseguire verso le terre lontane dell’emisfero australe. “Appartengo ad un
ordine cavalleresco – dice Blundo – e questa prova sarà per me importante
perché dovrò davvero contare solo sulle mie forze. Se è il caso dovrò vivere
come se fossi nel Medioevo, cacciando la selvaggina nutrendomi dei frutti della
terra, chiedendo lavoro e perché no, anche elemosina. Questa è una dimensione
estrema che però forma ancora di più il carattere e ci fa comprendere come i
nostri avi affrontavano viaggi in terre lontane accontentandosi di poco”. La
sfida con se stesso è cominciata. Blundo conta molto sull’appoggio della
famiglia. “Nelle precedenti esperienze, escursione a Capo Nord e ritorno,
viaggio in Terra Santa – afferma Blundo – sono stato appoggiato da tutta la mia
famiglia. Oggi ho chiesto a mia moglie un sacrificio ulteriore, ed è grazie a
lei se oggi salgo in bici per il viaggio della mia vita”.
Siracusa, Matteo Blundo ha interrotto bruscamente il
viaggio per il Madagascar
Ha dovuto interrompere
bruscamente il viaggio in bicicletta Matteo Blundo, per rientrare
precipitosamente a casa, appena in tempo per assistere la madre morente in ospedale.
Blundo era giunto ieri a Torre Annunziata,
accolto da numerose
persone, incuriosite dalla presenza di quel ciclista con il carrellino in
transito per la loro città. Poi la notizia che le condizioni della madre,
Giovanna Riscica di 67 anni, si erano aggravate nelle ultime ore. Così ha preso
la decisione di ritornare. Ha preso il treno e questa mattina è giunto appena
in tempo per renderle l’ultimo saluto.
“Sono con il morale a pezzi – dice Blundo - Sapevo che mia madre
non stava tanto bene. Difatti, prima di partire per questo lungo viaggio, avevo
fatto tappa all’ospedale Cannizzaro di Catania dove si trovava ricoverata. Ma
pensavo riuscisse a superare la crisi. Invece, è peggiorata in maniera
repentina fino a spirare”.
Blundo aveva appreso nel 2010 la morte del padre mentre si
trovava in viaggio sempre in bicicletta verso la Terra Santa. “Allora ero
troppo lontano per potere tornare a casa e rendere l’estremo saluto a mio padre
- dice Blundo – In questa circostanza ero partito da qualche giorno e ho deciso
di tornare indietro”.
Il commerciante priolese (che ha lasciato la sua speciale
bicicletta a Torre Annunziata presso alcune persone che lo hanno generosamente
accolto) vuole, comunque, continuare la propria avventura in bici. “Per il
momento sono con il morale a pezzi. Ma sono pronto a tornare più motivato di
prima”. Lunedì molto probabilmente si svolgeranno i funerali alla chiesa di San
Giuseppe a San Focà, frazione di Priolo Gargallo. Subito dopo Blundo
raggiungerà con mezzi pubblici Torre Annunziata da dove ripartirà per il
programmato viaggio verso il Madagascar”.
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