martedì 18 giugno 2013

L'invasione delle locuste nel Madagascar

Sciami di milioni locuste invadono i campi coltivati, divorando ogni cosa. Un fenomeno terrificante per noi, che i malgasci affrontano con grande serenità.
Sopraffazione, interazione, collaborazione. Nel ciclo vitale della natura niente va perduto, ma la convivenza tra specie diverse a volte è difficile.
In Madagascar periodicamente si ripresenta l'arcaico antagonismo tra uomo e locusta migratoria, in un circolo vitale dove le due specie cercano spazi e cibo per la propria sopravvivenza.
Complice la deforestazione, i campi coltivati sono obiettivo di sciami di locuste volanti che ricoprono a miliardi cieli e vegetazione, distruggendo le produzioni agricole, il lavoro dell'uomo, i pascoli del bestiame, col rischio di procurare gravi carestie alla popolazione.
Il loro istinto di sopravvivenza trova il nutrimento che occorre loro per vivere.
"Di necessità virtù" recita un proverbio e il popolo malgascio per rimpinguare lo scarso menù cattura le stesse locuste adoperando mani e reti intrappolandone quanto basta per molti pasti discretamente nutrienti. 
L'evento viene vissuto con preoccupazione, ma anche in giocosa armonia con la natura che da un lato toglie e dall'altro offre.
Donne e ragazze si inoltrano nei campi in mezzo agli sciami vorticosi di locuste, e con perizia girano e stendono le reti cercando di accaparrarsi le prede, gli uomini le seguono agevolmente con i pesanti sacchi sulle spalle, fino a che lo scenografico evento naturale non volge al termine.

(Questo reportage è stato svolto in Aprile del 2013 nel sud del Madagascar nei pressi dell'Isalo National Park e la cittadina di Ranohira).
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