mercoledì 3 aprile 2013

“ Project Angonoka” - in Madagascar per salvare testuggini


di Agostino Montalti - Presidente Tarta Club Italia
 Partenza 26 marzo per la missione 2013 in Madagascar. Tutto è pronto per la partenza dei volontari del Tarta Club Italia per il Madagascar, ormai consueta meta di uno dei suoi progetti naturalisti, il “Progetto TCI Angonoka”, per salvare la testuggine più rara al mondo, l’Astrochelys yniphora, Angonoka per i locali, ma anche aiutare i bambini poverissimi di alcuni villaggi in mezzo alla foresta del parco di Ankarafantsika, nel nord-ovest dell’isola rossa.

L’impegno dell’associazione Tarta Club Italia è iniziato nel 2009 ed è di supporto ad un progetto già esistente denominato “ Project Angonoka”, gestito dall’associazione internazionale Durrell Wildlife Conservation Trust allo scopo di portare nuove energie per migliorare la salvaguardia di questa rarissima specie che purtroppo è ambitissima dai collezionisti di tutto il mondo.
L'isola rossa una volta era chiamata l’isola verde, ma dopo 50 anni di selvaggi disboscamenti la foresta si è ridotta ad un misero 20-25%, dovuti soprattutto alla scellerata scelta di creare pascoli per l’allevamento degli zebù con l’uso selvaggio degli incendi ed al bisogno di carbone per cucinare. Specialmente la parte sud dove gli allevamenti sono più intensivi, ormai si sta desertificando con conseguente diminuzione delle piogge stagionali e di pari passo con l’impoverimento delle popolazioni che sono ora veramente in condizioni pietose. Purtroppo in questo paese poverissimo c’è da tempo anche una forte crisi politica che sta sperperando le grandi risorse naturaliste ed energetiche a vantaggio dei paesi emergenti che sono affamati di materie prime e non sono minimamente rispettosi dell’immenso patrimonio di biodiversità che ancora resiste con grandi difficoltà in questo meraviglioso paese.
Solo 50 anni fa in tutta l’isola erano conosciuti solo 17 esemplari e si decise di costruire un piccolo centro di riproduzione dove fra impegno di alcuni “eroici pazzoidi” e furti, si è arrivato ad un numero attuale di circa 600 esemplari fra quelli in natura e quelli nel centro di riproduzione. L’azione del Tarta Club Italia si è da prima rivolta verso l’aspetto della sicurezza del centro, installando nuovi sistemi ad altissima tecnologia (italiana) che si sono rilevati molto efficienti, ma poi oltre alla donazione di molto materiale tecnico per il centro (microscopio, strumenti per rilevare il battito dentro le uova, fotocamere digitali, GPS e tanti prodotti medicinali e tecnici) si è impegnata anche nell’incubazione artificiale donando una incubatrice professionale per migliorare i risultati delle schiuse delle preziose uova.
Era però impossibile non farsi coinvolgere dai tanti bambini poverissimi di quella regione ed è nata così anche una raccolta fondi che ogni anno ci permette di portare personalmente aiuti concreti con materiali di cancelleria per permettere ai bambini di andare a scuola. Nel 2012, abbiamo anche consegnato a 4 villaggi, 4 cucine solari che permettono di cucinare il cibo (soprattutto riso) e diverse cucine a legna e carbone ad alta resa che permette il risparmio del 50% di carbone o legna; questo allo scopo di diminuire il disboscamento .
Ora, la nuova missione 2013 consiste il grandi linee nell’installare altri due sistemi di sicurezza, uno in un nuovo recinto di quarantena ed uno in un luogo remoto che viene usato come pre-rilascio degli esemplari sub-adulti, oltre ad una importante modifica dell’incubatrice per renderla sempre più efficiente. Inoltre, porteremo nella zona dove vivono in natura questi rari esemplari (parco di Soalala) un prezioso strumento (Data-logger) che memorizza i dati di temperature e umidità di tutto l’anno, allo scopo di ottimizzare i risultati della nostra incubatrice che è in un altro parco.
Articoli correlati

Nessun commento:

Posta un commento