lunedì 24 novembre 2014

Madagascar: il paradiso è qui




Un tocco leggero sulla spalla, piccole dita delicate prendono la banana. Lei la mangia con calma e si fa accarezzare la folta pelliccia, basta non toccarle la lunga coda che fa da bilancere nei balzi sui rami. Una lemure Macaco  accoccolata sulla spalla è un’emozione che si prova solo qui, a Nosy Be, isola-paradiso a circa 8 km dalla costa nord-occidentale del Madagascar, nel canale di Mozambico. È l’Africa che non ti aspetti, selvaggia e gentile, odorosa per le coltivazioni di ylang-ylang la cui essenza viene usata nell’industria dei profumi.


È l’Africa povera dove si vive in capanne di palma ma non si muore di fame perché la natura è generosa, prodiga di frutti tutto l’anno e di acque pescose, e la gente non chiede niente ma ti regala sempre un sorriso. La foresta è un cuore verde che sembra pulsare e lambisce un mare di una bellezza mozzafiato popolato da pesci, tartarughe, squali, delfini, balene.Non c’è da stupirsi se Nosy Be è una rinomata meta turistica. Le strutture ricettive sono mimetizzate nella natura, come il resort SeaClub Amarina di Alpitour, le cui ville, una quindicina, si affacciano sulla romantica spiaggia privata di Ambohiday. Una bella piscina, un ristorante con chef italiano, due bar completano il complesso. L’animazione è soft, perfetta per sportivi e… pigroni.



Ma qui la pigrizia viene dimenticata perché l’Amarina è base ottimale per escursioni che emozionano: ve ne sono tante in programma ma le organizzano anche su misura. In mattinata si può andare sull’isola con sabbia corallina, ideale per i sub, quasi di fronte all’hotel. E in barca in un solo giorno si scoprono tre isole: Sakatia con il villaggio di pescatori, Tany- Kely con un parco marino dove lo snorkelling è fantastico, e Nosy Komba famosa per la sua popolazione di lemuri Macaco, specie endemica di Nosy Be. È qui che si incontra la lemure ghiotta di banane dalla pelliccia bionda (i maschi sono tutti neri), buffo animale che sembra uscito da un film di Walt Disney ma che invece è reale. Come lo è quest’isola: la prova che anche in terra può esistere un piccolo lembo di paradiso.


Quando andare
Nosy Be ha un micro clima privilegiato, con temperature fra 25 e 30 gradi tutto l’anno. La maggior parte dei resort chiude da gennaio ad aprile perchè è la stagione estiva, la più piovosa. Sul sito www.alpitourworld.com si trovano interessanti offerte per Seaclub Amarina: ad esempio per partenze del 30 dicembre da Milano Malpensa (volo Neos), 8 notti, tutto incluso, due adulti spendono 4.985 euro, contro i 5.845 da listino.

Zebù, simbolo di ricchezza
Dello zebù non si butta niente, la carne è pregiata e con corna e ossa si realizzano dei souvenir. Gli zebù sono sinonimo di ricchezza e si mangiano solo in occasioni importanti. La dieta quotidiana prevede riso, frutta (ananas, cocco, banana, mango, papaia, jak fruit, ecc.), pesci, gamberetti, granchi (le donne dei villaggi sono bravissime a cucinare). Il mercato di Hell Ville (nella foto a sinistra), la capitale, è un tripudio di frutta e spezie : da comprare la tipica e profumatissima vaniglia

I bambini
Come tutti i bambini del mondo hanno il sorriso pronto, ma a differenza di quello che accade nella maggior parte dell’Africa non chiedono danaro, penne o altro. Però se si regala  loro qualcosa sono molto contenti: i loro abiti sono modestissimi, spesso vanno scalzi e non è impresa da poco, dal villaggio  più lontano alla scuola c’è un’ora a piedi. partono alla mattina alle 8 dopo aver mangiato, se va  bene, un piatto di riso. Per fortuna che gli alberi di mango regalano lungo la strada frutti saporiti. E poiché per una famiglia l’ideale è avere sette maschi e sette femmine, non tutti vanno a scuola: la retta è di 12 euro al mese, una fortuna per una famiglia di pescatori. Chi lavora nel turismo si porta a casa  500 euro al mese, alcuni molto di più,  ma la  maggior parte non ha tanta fortuna. Quando si passa in bus lungo la strada percorsa dai bambini, dar loro un passaggio è una gioia: salgono a frotte contenti e si fa subito amicizia.


Incontri nella riserva
Nella riserva di Lokobe si arriva dopo quasi un’ora di piroga (non si è obbligati a pagaiare ma viene spontaneo sfidarsi fra equipaggi…). La guida è abilissima a scovare gli animali, quindi
si fanno incontri con famiglie di lemuri (compresi quelli notturni che dormono con gli occhi aperti), serpenti boa (arrotolati sui rami a caccia dei poveri lemuri), uccelli, e la rana e il camaleonte più piccoli del mondo. Si pranza sulla spiaggia, il barracuda grigliato è da favola

Gita al faro
Il faro è il punto più alto dell’isola di Nosy Iranja, o isola delle tartarughe, con un’acqua che va dal turchese allo smeraldo. In realtà sono due isole, unite da una lunga lingua di sabbia bianca di quasi due chilometri, che appare e scompare a seconda della marea. Nell’isola più grande c’è un villaggio di pescatori dove si possono comprare tovaglie ricamate.
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Se credete nel turismo responsabile e siete in cerca
di una destinazione quasi del tutto incontaminata,

Tolagnaro è una cittadina tranquilla dall’aria coloniale un po’ decadente.

Dal villaggio si può poi raggiungere la vicina isola di Lokaro, ma anche rimanendo sulla penisola, ci sono belle opportunità per passeggiare, girare in piroga, nuotare e fare un buon snorkeling

Nonostante il Madagascar sia una Repubblica, ogni tribù presenta un re
che simboleggia un collegamento tra la divinità e l’uomo ed inoltre tra il
presente ed il passato. Tra le tribù è presente quella

immaginate un universo a parte che accoglie paesaggi estremamente
variegati, con una vegetazione e una fauna rare

Madagascar vacanze: il mio racconto
di viaggio ricco di consigli e dritte utili

la natura è regina, spiagge da sogno

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