nella
realtà missionaria promossa dalla Diocesi
In particolare il vescovo visiterà la casa d´accoglienza “Casa speranza” al servizio dei poveri e dei senza tetto realizzata con le iniziative missionarie degli ultimi anni, l’ospedale di Isoamala dove sono state ristrutturate 14 abitazioni per i malati di lebbra, le carceri di Manakara, l’ospedale della foresta di Ampasimanjeva e altre missioni come quella delle suore di Zazafotsy dove sono in corso diverse “adozioni a distanza” da parte di fedeli della Diocesi.
“Mi
sento fin d’ora in comunione con quanti sono partiti dal nostro territorio
verso l’Africa e hanno fatto esperienza dell’Africa, questo gigante fragile
segnato dalla povertà, dalla schiavitù continuata, dai ritardi della politica,
un gigante povero che ha delle risorse immense anche per l’Europa – dice mons.
Fragnelli – ogni vescovo è chiamato alla sollecitudine per tutte le chiese e il
nostro viaggio è un viaggio ecclesiale per prendere coscienza del bene fatto,
incoraggiare e verificare il nostro cammino perché sia sempre evangelico, nella
giustizia e accompagnare la chiesa di Fianarantsoa ad una sua autonomia di
percorso. A livello personale per me sarà una grande occasione spirituale: mi
viene donata, in preparazione all’Avvento, la possibilità di guardare
all’umanità con lo sguardo della periferia; non si tratta di fare turismo o di
fare un viaggio come fossimo rappresentanti di istituzioni o di una ong. Questa
esperienza di Africa sarà per me opportunità per rinnovare la fede nella pietra
scartata dai costruttori, nei poveri, in coloro che non hanno altro giudice o
altra salvezza se non in Dio stesso. Io mi auguro che ogni prete della nostra
Diocesi possa non solo sostenere l’opera missionaria della Chiesa con la
raccolta dei fondi ma fare un’esperienza di periferia o in Africa o in America
Latina”.
Il viaggio si concluderà a dicembre.
Il viaggio si concluderà a dicembre.
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della Conferenza episcopale
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“La felicità non
è reale se non è condivisa”…
e allora mi fermo e racconto con cura e attenzione
Per quanto riguarda gli uomini, una divinità buona ha creato gli uomini
buoni, mentre una divinità cattiva ha creato gli uomini cattivi. Se un uomo ha
un aspetto sgradevole è la prova che una divinità dall’aspetto sgradevole l’ha
creato
Guidati da Don Mario Bonura, direttore del Ufficio Missionario
Le
monache coltivano un’alga per realizzare un integratore
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