giovedì 17 ottobre 2013

Madagascar a rischio estinzione

Era uno dei più grandi scrigni della biodiversità mondiale. Oggi la quarta isola più grande del mondo rischia di perdere alcune delle sue principali eccellenze naturali…
Il Madagascar, bellissima terra circondata dall’Oceano Indiano, la quarta isola più grande al mondo, è da sempre considerato il centro per eccellenza della biodiversità: qui si conta circa l’80% di flora e fauna uniche al mondo. Eppure, secondo Mitsinjo, associazione ambientalista impegnata nella salvaguardia della sua biodiversità, "almeno il 25% delle specie di anfibi del Madagascar sono minacciate di estinzione". E quell’almeno" mette i brividi.



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IL LUOGO 
Appena due anni fa il Madagascar era al dodicesimo posto della classifica stilata dall’International Union for Conservation of Nature (Iucn) sulla ricchezza di specie di anfibi, che ospita più di 286 specie di rane, rospi e raganelle. Il 95% di questi non si trova in nessun’altro angolo del mondo. La loro sopravvivenza è a rischio per colpa dell’alterazione degli habitat e della possibile comparsa, fortunatamente ancora non verificatasi, di epidemie come quella del fungo chitridio, che altrove ha fatto migliaia di vittime. Egual discorso anche per tutte le specie di lemuri: secondo studi recenti il 91% di questi primati devono essere inserite nella Lista Rossa Iucn delle specie a rischio estinzione, rendendoli il gruppo di mammiferi più minacciato del mondo.
NATURA 
Fra le specie vegetali, si trovano sull'isola circa 170 specie di palme, tra cui la palma rafia, una delle più tipiche. Numerose anche quelle di felci e bambù, mentre se ne contano un migliaio tra le orchidee e tante altre carnivore. Delle otto specie di baobab note ben sei sono endemiche di quest’isola. Tutte le specie di Lemuri esistenti al mondo vivono qui o nelle zone limitrofe, così come i due terzi delle specie note di camaleonti e numerose specie di tartarughe e di gechi. Troppi gli animali di cui, nel Madagascar, rimane solo il ricordo, come l’ippopotamo pigmeo, il lemure gigante e l’uccello elefante. E la cui esistenza potrebbe essere dimenticata nell’arco di qualche anno anche in tutto il resto del mondo.

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IL CONSIGLIO 
Sul sito di Planet Viaggi Responsabili è possibile prenotare un viaggio indimenticabile alla scoperta del Madagascar. Un itinerario in un vero e proprio museo vivente, attraversando le strade dell’isola, o navigando su fiumi e canali in barca e in piroga. Si parte daAntananarivo, la vivace capitale dell’isola,  prima tappa verso est per visitare uno dei più famosi parchi nazionali, quello di Andasibe-Mantadia, per ascoltare il canto dei lemuri. Poi si arriva in volo presso la città  di Maroantsetra e la penisola di Masoala, dove tradizioni immutate, mari cristallini e foreste incontaminate regalano momenti magici. I lemuri saranno i vostri compagni di viaggio, insieme a gechi, camaleonti, uccelli, rane, farfalle e tartarughe. Durante l’itinerario si collabora direttamente con alcune associazioni locali che da anni lottano per mantenere intatto il loro patrimonio naturale e per salvaguardare ogni forma di biodiversità.

MADAGASCAR: ON THE ROAD LUNGO LA ROUTE NATIONAL 7
DINTORNI
Antananarivo, precedentemente nota come Tananarive, oggi chiamata Tana, è la capitale, nonché la più grande città del Madagascar. È anche capoluogo della provincia di Antananarivo e della regione di Analamanga. Conquistata dalla Repubblica Francese nel 1625, è rimasta sotto il suo protettorato fino al 1960, quando la nazione raggiunse finalmente l'indipendenza. Una metropoli frenetica, così distante dal paradiso naturale di cui è circondata. Il suo centro può essere diviso in due zone: Haute-Ville, la parte alta, più bella e tranquilla, e Basse-Ville, la città bassa, più caotica ed inquinata. Ricco il centro, con tante attrazioni interessanti: due fortezze, molte chiese, tre cattedrali, una moschea musulmana e due università. Inoltre centri commerciali, tanti alberghi e ristoranti vi aiuteranno a ritrovare il “profumo” dell’urbanizzazione tipicamente occidentale. Qualora ne sentiste il bisogno.
Fonte: La stampa it FRANCESCO SALVATORE CAGNAZZO (NEXTA)
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