lunedì 28 ottobre 2013

Duecento quintali di riso per i bambini del Madagascar

L'operazione firmata dai Rotary
Sono in viaggio per la comunità che don Mazzi gestisce sull'isola
Una goccia nel mare, ma la goccia sta arrivando: 200 quintali di riso sono in viaggio verso il Madagascar per aiutare la comunità Exodus di don Antonio Mazzi, il prete veronese fondatore della comunità stessa, che, recentemente, ha aperto una propria sede anche sul colle di San Giacomo a Vago di Lavagno. La richiesta di aiuto don Mazzi l'aveva rivolta agli amici rotariani del Triveneto durante l'assemblea distrettuale del 25 maggio scorso presieduta dal governatore Roberto Xausa, per la comunità Exodus di Ambalakilonga, nella diocesi di Fianarantsoa in Madagascar, che accoglie bambini adolescenti e giovani orfani, garantendo loro istruzione, cibo e alloggio, in difficoltà per l'aumento sconsiderato del costo del riso, principale fonte di sostentamento per la popolazione. La richiesta è stata subito accolta dal governatore e girata a Giorgio Vallicella, socio del Rotary club Verona Soave e presidente della commissione distrettuale «Risorse idriche, salute e fame». E' partito così il service denominato «un chicco di riso per un sorriso in Madagascar». «Per prima cosa, spiega Vallicella, mi sono attivato per reperire i fondi necessari all'acquisto del riso, rivolgendomi ai club della provincia e non, e ad amici rotariani che in brevissimo tempo mi hanno permesso di completare la raccolta. Il secondo passo è stato l'acquisto del riso con la consulenza di Ariella Stubelj, già presidente del mio club. Grazie a lei ho contattato l'azienda risicola Riccò di Isola della Scala che generosamente ha messo a disposizione un carico di 20 tonnellate di riso ad un prezzo minimo». A fine giugno il riso risultava pagato e pronto alla spedizione. «La partenza del carico, però, è stata ritardata dalle difficoltà burocratiche legate al trasporto, ma superate grazie alla collaborazione Giulio Bresaola del Rotary club Villafranca, titolare di Alitrans, azienda di trasporti internazionali. Bresaola ha offerto gratuitamente il container di 12 metri per poter stivare il riso, accollandosi, oltre alle spese per il trasporto, anche tutta la trafila dei permessi necessari alla spedizione in Madagascar. Il 26 settembre il container ha raggiunto il porto di Venezia e l'arrivo nel porto di Tamatave è previsto per il 3 novembre». «Il mio ringraziamento più sincero», prosegue Vallicella, «va al distretto Rotary 2060 che ha partecipato al service, al Rotary club Verona Soave, ai componenti della mia commissione per la collaborazione, a tutti i club veronesi e non e a agli amici rotariani che, con l'usuale generosità, hanno permesso la felice conclusione dell'iniziativa. Un particolare ringraziamento va agli amici Giulio Bresaola e Roberto Riccò. Ora siamo in attesa che don Mazzi intervenga a una nostra serata conviviale, come ha promesso», conclude il responsabile del club.G.C.
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