L'operazione
firmata dai Rotary
Sono in viaggio per la comunità che don Mazzi gestisce sull'isola
Sono in viaggio per la comunità che don Mazzi gestisce sull'isola
Una goccia
nel mare, ma la goccia sta arrivando: 200 quintali di riso sono in viaggio
verso il Madagascar per aiutare la comunità Exodus di don Antonio Mazzi, il
prete veronese fondatore della comunità stessa, che, recentemente, ha aperto
una propria sede anche sul colle di San Giacomo a Vago di Lavagno. La richiesta
di aiuto don Mazzi l'aveva rivolta agli amici rotariani del Triveneto durante
l'assemblea distrettuale del 25 maggio scorso presieduta dal governatore
Roberto Xausa, per la comunità Exodus di Ambalakilonga, nella diocesi di
Fianarantsoa in Madagascar, che accoglie bambini adolescenti e giovani orfani,
garantendo loro istruzione, cibo e alloggio, in difficoltà per l'aumento
sconsiderato del costo del riso, principale fonte di sostentamento per la
popolazione. La richiesta è stata subito accolta dal governatore e girata a
Giorgio Vallicella, socio del Rotary club Verona Soave e presidente della
commissione distrettuale «Risorse idriche, salute e fame». E' partito così il
service denominato «un chicco di riso per un sorriso in Madagascar». «Per prima
cosa, spiega Vallicella, mi sono attivato per reperire i fondi necessari all'acquisto
del riso, rivolgendomi ai club della provincia e non, e ad amici rotariani che
in brevissimo tempo mi hanno permesso di completare la raccolta. Il secondo
passo è stato l'acquisto del riso con la consulenza di Ariella Stubelj, già
presidente del mio club. Grazie a lei ho contattato l'azienda risicola Riccò di
Isola della Scala che generosamente ha messo a disposizione un carico di 20
tonnellate di riso ad un prezzo minimo». A fine giugno il riso risultava pagato
e pronto alla spedizione. «La partenza del carico, però, è stata ritardata
dalle difficoltà burocratiche legate al trasporto, ma superate grazie alla
collaborazione Giulio Bresaola del Rotary club Villafranca, titolare di
Alitrans, azienda di trasporti internazionali. Bresaola ha offerto gratuitamente
il container di 12 metri per poter stivare il riso, accollandosi, oltre alle
spese per il trasporto, anche tutta la trafila dei permessi necessari alla
spedizione in Madagascar. Il 26 settembre il container ha raggiunto il porto di
Venezia e l'arrivo nel porto di Tamatave è previsto per il 3 novembre». «Il mio
ringraziamento più sincero», prosegue Vallicella, «va al distretto Rotary 2060
che ha partecipato al service, al Rotary club Verona Soave, ai componenti della
mia commissione per la collaborazione, a tutti i club veronesi e non e a agli
amici rotariani che, con l'usuale generosità, hanno permesso la felice
conclusione dell'iniziativa. Un particolare ringraziamento va agli amici Giulio
Bresaola e Roberto Riccò. Ora siamo in attesa che don Mazzi intervenga a una
nostra serata conviviale, come ha promesso», conclude il responsabile del
club.G.C.
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