Di Marco
Oliva
Marco
Oliva, odontoiatra di Giaveno, nostro affiliato, ci ha inviato gli appunti concernenti
il suo ultimo viaggio in Madagascar. Una nuova tappa del suo impegno a favore
dei bimbi di Ampefy. Finalmente, infatti, dopo anni di lavoro è stato
inaugurato il Centro Sanitario Saint Paul.
I "suoi" bimbi hanno voluto inviare un saluto a DAI IMPRESA, un saluto che contraccambiamo con tanto affetto a tutti i piccoli malgasci, augurando loro e all'amico Marco che questo ospedale sia il primo passo concreto verso quel diritto alla salute che ogni bimbo di questo pianeta deve avere.
I "suoi" bimbi hanno voluto inviare un saluto a DAI IMPRESA, un saluto che contraccambiamo con tanto affetto a tutti i piccoli malgasci, augurando loro e all'amico Marco che questo ospedale sia il primo passo concreto verso quel diritto alla salute che ogni bimbo di questo pianeta deve avere.
Aprile
2014, si avvicina la data della prossima missione, qualche telefonata ai
colleghi che partiranno con me per inventariare i materiali e farmaci raccolti
durante l'anno cosi' da sfuttare al massimo i 40 kg di bagaglio che Air France
ci concede e poi via si parte. Non è più la prima volta, ora so quali emozioni
travolgeranno il mio cuore per questo sono ancora piu' carico e non vedo l'ora
di rivedere Ampefy, il paese dove la nostra associazione da anni opera offrendo
servizi pediatrici, odontoiatrici, oculistici, distribuendo farmaci tramite un
piccolo dispensario.
Questa nuova missione é ancor più speciale perché durante la nostra permanenza si inaugura il Centro Sanitario Saint Paul. Sì, dopo anni e anni di sforzi il sogno del nostro presidente Paolo Mazza diventa una realtà: Ampefy avrà un ospedale.
Arrivati ad Antananarivo veniamo accolti da padre Noè nostro punto di riferimento nella capitale le ore di viaggio sono state tante e siamo tutti molto stanchi una cena insieme poi un buon riposo per affrontare l'indomani altri trecento Km per raggiungere Ampefy, li tutto e' rimasto come era l'anno prima, bimbi che corrono per le strade e tanti sorrisi di benvenuto, le bancarelle così povere ma piene di colore, cresce impetuosa la voglia di scendere dal pulmino e cominciare subito.
Nel villaggio si respira aria di festa ormai tutti sanno che ci sarà l'inaugurazione del nostro ospedale noi corriamo come tante formichine ognuno col proprio compito tutto deve essere perfetto ed eccoci arriva la domenica alle otto di mattina.
Cominciano ad arrivare grosse macchine; dalla capitale arriva il Ministro alla Sanità con tanti altri funzionari, fotografi e giornalisti; nel frattempo il Fucuntani, cioè il capo villaggio, sgozza lo zebù in segno di buon auspicio, la sua carne viene poi cotta e distribuita con un piatto di riso a tutti; verso le dieci il piazzale della missione è pieno di gente, cominciano i discorsi dei politici, poi finalmente si taglia il nastro: l'ospedale è aperto! Gli occhi della gente lasciano trapelare stupore felicità e riconoscenza che rende tutti noi orgogliosi di far parte di questo bel progetto.
Arriva la sera, la gente torna a casa, i colori e i pensieri del tramonto ci avvolgono, ora piùche mai dobbiamo spremere le nostre forze Ampefy si merita questo ospedale.
I nostri dieci giorni di missione passano veloci, è già ora di tornare in Italia. Al rientro il nostro impegno è quello di trovare altre persone che vogliano aiutarci.
Marco Oliva, volontario Change Onlus
Questa nuova missione é ancor più speciale perché durante la nostra permanenza si inaugura il Centro Sanitario Saint Paul. Sì, dopo anni e anni di sforzi il sogno del nostro presidente Paolo Mazza diventa una realtà: Ampefy avrà un ospedale.
Arrivati ad Antananarivo veniamo accolti da padre Noè nostro punto di riferimento nella capitale le ore di viaggio sono state tante e siamo tutti molto stanchi una cena insieme poi un buon riposo per affrontare l'indomani altri trecento Km per raggiungere Ampefy, li tutto e' rimasto come era l'anno prima, bimbi che corrono per le strade e tanti sorrisi di benvenuto, le bancarelle così povere ma piene di colore, cresce impetuosa la voglia di scendere dal pulmino e cominciare subito.
Nel villaggio si respira aria di festa ormai tutti sanno che ci sarà l'inaugurazione del nostro ospedale noi corriamo come tante formichine ognuno col proprio compito tutto deve essere perfetto ed eccoci arriva la domenica alle otto di mattina.
Cominciano ad arrivare grosse macchine; dalla capitale arriva il Ministro alla Sanità con tanti altri funzionari, fotografi e giornalisti; nel frattempo il Fucuntani, cioè il capo villaggio, sgozza lo zebù in segno di buon auspicio, la sua carne viene poi cotta e distribuita con un piatto di riso a tutti; verso le dieci il piazzale della missione è pieno di gente, cominciano i discorsi dei politici, poi finalmente si taglia il nastro: l'ospedale è aperto! Gli occhi della gente lasciano trapelare stupore felicità e riconoscenza che rende tutti noi orgogliosi di far parte di questo bel progetto.
Arriva la sera, la gente torna a casa, i colori e i pensieri del tramonto ci avvolgono, ora piùche mai dobbiamo spremere le nostre forze Ampefy si merita questo ospedale.
I nostri dieci giorni di missione passano veloci, è già ora di tornare in Italia. Al rientro il nostro impegno è quello di trovare altre persone che vogliano aiutarci.
Marco Oliva, volontario Change Onlus
Fonte: http://www.daiimpresa.it/
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