Il
governo del Madagascar ha istituito il primo santuario per gli squali
dell'Oceano Indiano in un’area famosa per la sua biodiversità marina.
Molte specie di squalo stanno
gradualmente scomparendo a
causa della perdita di habitat, della pesca eccessiva e del mercato illegale
delle pinne. Qualcuno potrebbe sorriderne, lo squalo è probabilmente (e
irrazionalmente) l’animale più temuto dall’uomo, tuttavia la scomparsa di
questi predatori determinerebbe un’inevitabile rottura dei delicati equilibri
marini.
A soffrire maggiormente sono le specie
che vivono negli oceani, nelle acque circostanti le isole. Per invertire questa
preoccupante tendenza il Madagascar ha istituito una riserva per gli
squali, situata nella Baia d’Antongil, che si trova nella parte
settentrionale della costa orientale dell’isola.
È la più grande baia del Madagascar ed
è famosa per la sua ricca biodiversità, per le sue barriere
coralline, per il transito delle megattere e, naturalmente, per le numerose
specie di squalo presenti.
Le misure di protezione della baia, volte
a migliorare la gestione delle risorse marine, comprendono la
restrizione dei permessi per i pescherecci internazionali, l’istituzione di
aree marine gestite a livello locale, le cosiddette Locally-Managed Marine Area (LMMAs), e la concessione dei diritti di
gestione alle comunità locali.
“La nuova legge autorizza le
comunità locali a gestire le zone di pesca costiere – si legge in un
comunicato della Wildlife Conservation Society (Wcs) – e mira a cambiare la fruizione
delle risorse marine, i pescherecci internazionali pescano intensivamente e a
breve termine a discapito della sostenibilità, mentre i pescatori locali
possono raccogliere i benefici di una gestione oculata a lungo termine”.
Secondo il Wcs la legge sarà fondamentale
per proteggere il prezioso ecosistema e le 19 specie di squali che
cacciano nelle acque della Baia d’Antongil.
“Questa iniziativa ridurrà il degrado
della barriera corallina, tutelerà gli squali in via di estinzione e garantirà
la sicurezza alimentare per le popolazioni locali”, ha dichiarato Ambroise
Brenier, responsabile del programma del Wcs in Madagascar.
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Nosy Komba rappresenta in
poche parole una descrizione dell’Eden.
Bellissime le sue spiagge,
cristallina l’acqua, favolosa la vita sottomarina,
tra pesci, tartarughe e
coralli colorati.
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