Con
il tema "A la découverte de la biodiversité: se nourrir sainement et
durablement", il Paese mette al centro la biodiversità perché è una terra
che ospita il 5% delle specie vegetali e animali del mondo, ha un'economia in
gran parte basata sull'agricoltura e l'allevamento ed è il primo produttore di
vaniglia del mondo
Il Madagascar,
la quarta isola più grande del mondo, regno della biodiversità nell'Oceano
Indiano, con la firma del contratto di partecipazione a Expo
Milano 2015, completa il Cluster Isole, mare e cibo.
La
presenza del Madagascar nell'innovativa area collettiva che si estende su
un’area di 2.535 metri quadri, prevede uno spazio espositivo di 60 metri
quadrati. Alla sigla del contratto hanno partecipato il direttore generale della
direzione partecipanti Stefano Gatti, con la delega del Commissario unico Giuseppe
Sala, e il commissario generale del Madagascar, Ratsimbarison
Tovonirina che ha sottolineato l’importanza dell’Esposizione Universale
come prima occasione del suo Paese per tornare nel consesso internazionale dopo
un periodo di forte instabilità politica.
Con A
la découverte de la biodiversité: se nourrir sainement et durablement, il
Madagascar intende dare un contributo al tema della biodiversità perchè è una
terra che ospita il 5% delle specie vegetali e animali del mondo, ha
un'economia in larga parte basata sull'agricoltura e l'allevamento ed è il
primo produttore di vaniglia a livello mondiale.
Del
Cluster fanno parte Guinea Bissau, Comore, Capo Verde, Maldive, Madagascar e
gli otto Paesi del Caricom (Dominica, Saint Lucia, Saint Vincent and The
Grenadine, Suriname, Grenada, Barbados, Belize, Guyana) e la stessa
organizzazione internazionale. Tre aree del mondo
rappresentate: Caraibi, isole del Pacifico e isole africane,
diverse tra loro ma legate da da sovranità e sostenibilità alimentare,
vulnerabilità, biodiversità marina e specificità della produzione
agroalimentare.
Il
Cluster è diviso in due grandi padiglioni uniti da una copertura
in bambù, lo spazio espositivo accoglie i visitatori all’interno di un ambiente
unico per atmosfera, colori e suggestioni. Il concept alla base del progetto
è nutrire l’anima attraverso i suoni e gli odori tipici del paesaggio
marino che crea la sensazione di trovarsi sott’acqua e di percepire
sensibilmente il mistero delle isole e il piacere del viaggio che evocano.
Film LGBT della storia del cinema: Madagascar Skin, 1995
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