domenica 14 dicembre 2014

Cluster Isole, mare e cibo completo con la firma del Madagascar

Con il tema "A la découverte de la biodiversité: se nourrir sainement et durablement", il Paese mette al centro la biodiversità perché è una terra che ospita il 5% delle specie vegetali e animali del mondo, ha un'economia in gran parte basata sull'agricoltura e l'allevamento ed è il primo produttore di vaniglia del mondo

Il Madagascar, la quarta isola più grande del mondo, regno della biodiversità nell'Oceano Indiano, con la firma del contratto di partecipazione a Expo Milano 2015, completa il Cluster Isole, mare e cibo.
La presenza del Madagascar nell'innovativa area collettiva che si estende su un’area di 2.535 metri quadri, prevede uno spazio espositivo di 60 metri quadrati. Alla sigla del contratto hanno partecipato il direttore generale della direzione partecipanti Stefano Gatti, con la delega del Commissario unico Giuseppe Sala, e il commissario generale del Madagascar, Ratsimbarison Tovonirina che ha sottolineato l’importanza dell’Esposizione Universale come prima occasione del suo Paese per tornare nel consesso internazionale dopo un periodo di forte instabilità politica.
Con A la découverte de la biodiversité: se nourrir sainement et durablement, il Madagascar intende dare un contributo al tema della biodiversità perchè è una terra che ospita il 5% delle specie vegetali e animali del mondo, ha un'economia in larga parte basata sull'agricoltura e l'allevamento ed è il primo produttore di vaniglia a livello mondiale.

Del Cluster fanno parte Guinea Bissau, Comore, Capo Verde, Maldive, Madagascar e gli otto Paesi del Caricom (Dominica, Saint Lucia, Saint Vincent and The Grenadine, Suriname, Grenada, Barbados, Belize, Guyana) e la stessa organizzazione internazionale. Tre aree del mondo rappresentate: Caraibi, isole del Pacifico e isole africane, diverse tra loro ma legate da da sovranità e sostenibilità alimentare, vulnerabilità, biodiversità marina e specificità della produzione agroalimentare.

Il Cluster è diviso in due grandi padiglioni uniti da una copertura in bambù, lo spazio espositivo accoglie i visitatori all’interno di un ambiente unico per atmosfera, colori e suggestioni. Il concept alla base del progetto è nutrire l’anima attraverso i suoni e gli odori tipici del paesaggio marino che crea la sensazione di trovarsi sott’acqua e di percepire sensibilmente il mistero delle isole e il piacere del viaggio che evocano.
Film LGBT della storia del cinema: Madagascar Skin, 1995
Scritto da: Giorgio - martedì 25 novembre 2014

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