mercoledì 11 giugno 2014

Considerazioni sulla politica italiana

di un italiano residente all’estero

A febbraio scorso il M5S ha incassato molto di più di quanto avessero loro stessi sperato. A parte quel 10-12% di cittadini informati e coscenti del voto che stavano dando, le urne si sono riempite di voti di gente che si é "divertita" a votarli, un pó per protesta - in alternativa alla solita astensione - un pó per provocazione e comunque non temendo alcun tipo di conseguenza risultante dalla loro scelta, convinti del fatto che il Movimento fosse giovane e troppo "naif" e improvvisato, per poter ottenere un risultato tangibile.
Dopo qualche settimana si é avuta la prova di questo, quando sono cominciate le prime critiche e i primi scherni contro gli eletti, accusati per colpe esistenti solo agli occhi di gente che dimostrava di non conoscere assolutamente la forza politica che avevano votato. Affermerei anzi che più della metà degli elettori non avessero la benché minima idea di quello che fosse il Movimento.
L'esempio più evidente: "Errore non allearsi col PD! Che delusione! Che stupidaggine!" C'é voluto un anno abbondante per far capire a chi voleva capire che fu sacrosanta saggezza, nel completo spirito - e programma - del gruppo, quella decisione. Anche persone del calibro e della consapevolezza politica di Borsellino ci hanno messo tutto questo tempo per capirlo e ammetterlo.
E via di questo passo per qualche mese. Perdendo voti e consensi in maniera inesorabile.
Ridimensionamento fisiologico, giusto e spiegabile.
Gli elettori che ieri hanno votato il M5S sono invece degli elettori convinti. Quanto meno la maggior parte lo é. Grazie al lavoro svolto dagli eletti, alle azioni ed ai risultati in Parlamento ed in Senato, alle innumerevoli agorà ed alla maturità e competenza acquisita che hanno permesso e giustificato una presenza progressivamente sempre più importante in televisione, il Movimento ha acquisito e confermato la posizione quantificabile col voto di ieri: un 21% di qualità e sostanza nettamente superiore alla qualità e sostanza che rispecchiava il 25% dell'anno scorso.
E questa é una prima ed importante riflessione, che da speranza.
Ma la seconda riflessione, subdola, arrivata accompagnata dalla fortissima delusione di quest´ultimo risultato elettorale, é che, con questa scelta, otto italiani su dieci votanti, più tutti gli astenuti, hanno confermato proprio quello che il sogno offerto da Grillo e Casaleggio ci avevano fatto sperare di esserci messi, almeno parzialmente, alle spalle: la loro sfrontata vigliaccheria e ignavia.
Suppongo che la stragrande maggioranza di chi si interessa di questi argomenti, abbia rivolto la propria attenzione sulle possibili ragioni che abbiano causato questa cocente disillusione di tutti gli attivisti del M5S. E so già, prima ancora di leggere le reazioni su Internet, in quale direzione si andranno a cercarne le cause. I toni di Grillo, l'imparzialità dei media, il successo di Renzi e degli 80 euro, ecc. Personalmente la mia attenzione si é subito rivolta su una conclusione più inquietante e disperata, che ritengo la vera causa della marcata vittoria del PD. 
Vivendo all'estero da tanti anni, ma avendo frequentissime occasioni di confrontarmi con italiani di ogni tipo ed estrazione, é per me facile notare una pressocché uniforme muta e confortevole ignavia, che porta la stragrande maggioranza della gente ad accontentarsi del benessere di cui gode - oggi e sicuramente ancora per qualche annetto - il proprio cerchio ristretto di persone amate, il proprio giardinetto. Quanto eticamente e civilmente questo costi, risultato di quali e quanti putridi compromessi sia questo anestetizzante benessere, poco importa. "Tanto, é così... non sta certo a me prendere il rischio di cambiar le cose, non sia mai!"...
Premesso e stabilito questo, chiedo a voi di riflettere su questo: l'anno scorso molti si sono permessi di votare il Movimento perché considerato innoquo. Ma quest´anno, dinanzi a centinaia di ferratissimi eletti ed un Grillo più visibile che mai, tutti protesi a convincere la gente che si, questa é la volta buona, possiamo cambiare il Paese! Convincentissimi. La gente ha cominciato a crederci sul serio...! E quindi? E quindi si sono spaventati! Si sono tutti tirati indietro! Si saran detti : "Oh, ma non é che questi PAZZOIDI vanno al governo e cambiano davvero le cose? E dove ci portano se mandano davvero tutti a casa? Ma non é che fanno sul serio???"
E tutti giù ad astenersi, a votare il personaggio nuovo più simile al passato democristiano e piduista, o addirittura al vecchio democristiano e piduista: Renzusconi o Berluschenzi.
La stampa ha passato tutto un anno a demonizzare il M5S, quando alla fine ci rendiamo quindi conto che non era nemmeno necessario: con un popolo così, bastava dir loro la pura e semplice verità, cioé che il M5S é il sogno di tutti i popoli del mondo, che può realizzarsi attraverso la più naturale e necessaria delle rivoluzioni, che abbatte le vecchie e rassicuranti logiche di mercato con una nuova concezione di progresso economico, civile e ambientale, a tutto vantaggio dei popoli e a discapito degli attuali poteri forti.
Detto questo, nessuno avrebbe mai dubitato sulla consacrazione appena partorita col voto di ieri, di un bellissimo, rassicurantissimo nuovo ventennio Berlusconiano.
E, detto questo, scendo defintivamente dal treno Italia, per mai piú dedicarmi al suo destino.
Veloma!
Paolo P.
Cittadino italiano residente all'estero
Fonte: facebook
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le informazioni basate sugli stessi fatti possano essere redatte in modo da
far intendere i fatti stessi in maniera ben diversa, se si ha interesse a farlo.

Non penso scandalizzare nessuno affermando che il nostro Paese é a giusto titolo famoso per la sua corruzione a livello sproporzionato rispetto al resto del nord del mondo

torno saltuariamente in Italia, mi sono reso conto che i media italiani hanno distrutto il nostro Bel Paese.

Orgoglio italiano di non essere preso in giro dai politici
del mio paese che mi impongono di leggere e ascoltare quello
che loro desiderano e che ci tengono ben nascosta la verità.

Come si fa ad essere orgogliosi di essere italiani.
Orgoglio italiano sempre presente in me anche se vivo
lontano dieci ore di volo dal mio Paese natio


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