un patrimonio mondiale da difendere
Sono da
poco rientrati in Italia i ricercatori partiti lo scorso novembre alla volta
del Madagascar per seguire sul luogo e da vicino il progetto di conservazione
sugli anfibi sostenuto dall’Unione Italiana giardini Zoologici e Acquari (UIZA)
e promosso nel 2006 dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) e
dall’Amphibian Specialisti Group dell’IUCN.
La
missione ha consentito al pool di esperti composto da Franco Andreone (MRSN),
Angelica Crottini, James Harris, Daniele Salvi (ricercatori del CIBIO
Portogallo), Gonçalo Rosa (Università di Lisbona e del Kent), Emanuele
Scanarini (Italian Gekko Association) di effettuare ricerche sul campo nella
Riserva Naturale Integrale di Betampona e raccogliere informazioni tassonomiche
e di conservazione degli anfibi e dei rettili presenti nell’area. Oltre al team
scientifico, ha partecipato alla missione il disegnatore naturalistico Stefano
Faravelli, che ha realizzato uno specifico “cahier de voyage”, utilizzando le
tecniche e le sensibilità degli esploratori-illustratori ottocenteschi.
Sul posto
l’attività è stata sostenuta e facilitata dal Madagascar Fauna and Flora Group
e dall’Università di Antananarivo. Dal 2013 l’UIZA contribuisce all'allevamento
in cattività degli anfibi in Madagascar sostenendo l'attività del Madagascar
Fauna and Flora Group e, tramite l'Amphibian Specialist Group, sostiene la
pubblicazione di materiale informativo sugli anfibi e sulla loro conservazione.
Lanciato
nel 2006, il programma mira a promuovere attive azioni di salvaguardia sugli
anfibi dell’isola, oggi noti con oltre 290 specie pressoché tutte endemiche
(oltre 100 sono ancora in via di descrizione). La deforestazione e
l’alterazione ambientale, insieme al commercio per il mercato della
terraristica, sono fra le principali minacce per gli anfibi malgasci. Il Madagascar è stato fino a tempi recenti uno
dei pochi luoghi al mondo ove non era ancora stato segnalato il fungo chitridio
che ha portato all’estinzione molte specie e popolazioni di anfibi.
Un
recente studio ha dimostrato che esemplari di anfibi esportati negli Stati
Uniti dal Madagascar erano affetti da questo patogeno, cosa che è stata anche
confermata nell’ambito del programma di monitoraggio che è attualmente condotto
in 8 siti. In programma per il 2014 un workshop sulla conservazione degli
anfibi, denominato ACSAM2 che avrà luogo in Madagascar nel Parco Nazionale di
Ranomafana dove s’incontreranno oltre 50 ricercatori e conservazionisti.
Per
contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
Articoli correlati
Antalaha , ad oggi si presentava come una profumata
e spensierata meta assolutamente fuori dalle già poco frequentate rotte
turistiche dell’isola rossa
Nosy Komba rappresenta in poche parole una
descrizione dell’Eden. Bellissime le sue spiagge, cristallina l’acqua, favolosa
la vita sottomarina, tra pesci, tartarughe e coralli colorati.
Nessun commento:
Posta un commento