mercoledì 3 aprile 2013

Beneficenza - La Lupa Piacenza sbarca in Madagascar


Il cuore del Piacenza Calcio, dopo Unicef e le diverse iniziative destinate alle donne, arriverà nelle prossime settimane anche in Africa: più precisamente in Madagascar. Il club biancorosso dei fratelli Gatti ha deciso di sposare il progetto dell'Associazione "I bambini di Manina", onlus che opera proprio in Madagascar e che si occupa principalmente di raccogliere fondi per la salvaguardia, l'istruzione, la salute e l'assistenza sociale dei bambini del luogo. Insieme allo sponsor tecnico Cosepi Sport, il Piacenza donerà una completo per giocare a calcio ai bambini della capitale insieme al materiale per poter disputare le partite. L'iniziativa è stata presentata nella sede dello stadio Garilli dal presidente Stefano Gatti seduto al fianco di Manina Consiglio, fondatrice dell'Associazione, Claudio Salvini, responsabile Cosepi Sport, Lidia Fummi delle pubbliche relazioni in rosa del Piacenza Calcio e Giancarlo Losi che collabora con l'associazione "I bambini di Manina". Presenti anche i calciatori Francesco Volpe e Stefani Tignonsini, il diretto sportivo Marzio Merli e il tecnico William Viali. A coordinare gli interventi il consulente del Piacenza Calcio, Marco Scianò. «Abbiamo sposato subito questa iniziativa - ha spiegato il numero uno biancorosso Stefano Gatti - perché è nostra intenzione regalare un sorriso a chi è più sfortunato e questa volta andremo in Africa». Parole sposate da Claudio Salvini, della Cosepi Sport che in collaborazione con la Macron manderanno ai bambini africani tutto il materiale. «In un recente viaggio in Madagascar - ha spiegato Manina Consigli - ho visto che questi bimbi non hanno nemmeno il pallone per poter giocare, usano le bottiglie di plastica riempite con la terra, e così ci siamo attivati trovando terreno fertile nel Piacenza Calcio che si è preso a cuore questa iniziativa». Ha chiuso la serie di interventi Giancarlo Losi: «Voglio esprimere il più sentito ringraziamento al Piacenza e al suo presidente per aver sposato il nostro progetto».
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